Esperienze immersive: le 10 migliori per coinvolgere i tuoi clienti

Scritto da Kevin Molinari
Esperienze immersive
Esperienze immersive

Nel panorama attuale del marketing, l’attenzione del cliente è diventata il vero campo di battaglia.

Le tradizionali forme di pubblicità non bastano più, poiché i consumatori cercano esperienze più profonde e coinvolgenti.

Ecco perché le esperienze immersive sono diventate una delle strategie più potenti e innovative per aziende e marketer che vogliono creare un legame forte e duraturo con il loro pubblico.

Ma cosa si intende per “Esperienze immersive”?

Cosa le rende davvero efficaci nel catturare l’attenzione e generare un engagement superiore rispetto ai canali tradizionali?

E soprattutto, quali sono i migliori esempi da cui trarre ispirazione?

Se non mi conosci, lasciami presentare: sono Kevin Molinari, imprenditore digitale che ha lanciato negli anni diverse campagne di marketing innovative per diversi brand nazionali e internazionali.

Ho collaborato (e collaboro tutt’ora con la mia azienda Arweb), insieme ad aziende di rilevanza nazionale e internazionale del calibro di Cofidis, RCS Sport, IVS Group e Event’s Way (con cui abbiamo realizzato progetti in collaborazione per brand come ATP Finals e BPER Banca).

Su Linkedin, da ormai più di due anni condivido ogni Lunedì news, contenuti e curiosità su applicazioni pratiche di marketing immersivo (in particolare quello relativo alle nuove tecnologie immersive di Realtà Aumentata), quindi se ti interessa seguire i contenuti su questo nuovo mondo, ti lascio qui il link del mio profilo 😉

In questo articolo esploreremo a fondo il mondo delle esperienze immersive, dai concetti di base ai casi di successo, per aiutarti a scoprire come possono avere un fortissimo impatto nel marketing.

Cosa significa “Esperienze immersive”?

Quando parliamo di esperienze immersive, ci riferiamo a contenuti che vanno oltre la tradizionale fruizione di media come testi, immagini statiche o video lineari.

Le esperienze immersive, infatti, sfruttano la grafica 3D e i contenuti a 360 gradi per creare un ambiente virtuale in cui l’utente non è più soltanto un osservatore passivo, ma un vero e proprio protagonista che può interagire attivamente con ciò che lo circonda.

Questi contenuti permettono di entrare in un mondo ricreato digitalmente, dove ogni movimento, clic o scelta dell’utente influisce direttamente sull’esperienza che sta vivendo.

A differenza dei media tradizionali, le esperienze immersive sono molto più memorabili e impattanti. Questo perché coinvolgono una serie di sensi e stimolano l’utente in maniera totale.

Invece di limitarsi a guardare una foto o leggere un testo, il cliente può “vivere” il contenuto, rendendolo più tangibile e reale.

Questo tipo di coinvolgimento ha un impatto notevole sull’efficacia delle campagne di marketing: chi vive un’esperienza immersiva ha maggiori probabilità di ricordare il brand, interagire con esso e, soprattutto, di compiere azioni significative come un acquisto.

Le statistiche lo dimostrano: le esperienze immersive generano più clic verso gli acquisti, più condivisioni sui social media e una quantità di interazioni significativamente superiore rispetto ai media tradizionali.

Secondo recenti studi e i nostri case study, i contenuti immersivi possono aumentare il tempo di permanenza su un sito fino al 40% e migliorare le conversioni anche del 20%.

Non si tratta solo di intrattenere, ma di coinvolgere profondamente il consumatore, rendendolo parte attiva di un percorso che può culminare con l’azione desiderata: acquistare, condividere o continuare l’interazione con il brand.

Perché aziende e marketers dovrebbero utilizzare esperienze immersive all’interno delle proprie strategie di marketing?

Siamo immersi da una quantità enorme di annunci pubblicitari di ogni tipo, e per le aziende, catturare l’attenzione del cliente è diventato sempre più difficile.

I contenuti tradizionali come testi, immagini statiche e video standard non riescono più a coinvolgere i consumatori come una volta.

Il risultato?

Bassi tassi di conversione, diminuzione dell’engagement e calo della brand awareness.

Questi problemi non si fermano qui.

Se un’azienda non riesce a differenziarsi e coinvolgere il suo pubblico, rischia di perdere visibilità e rilevanza sul mercato.

Le campagne pubblicitarie diventano solo rumore di fondo, incapaci di generare risultati concreti.

I consumatori, annoiati da contenuti simili tra loro, si rivolgono alla concorrenza, che può offrire esperienze più coinvolgenti e personalizzate.

In un mondo sempre più competitivo, non riuscire a innovare le proprie strategie di marketing significa rimanere indietro e lasciare spazio ai competitor.

La soluzione a questi problemi è integrare le esperienze immersive all’interno delle strategie di marketing.

Questi contenuti di grafica 3D, animazione 3D e a 360 gradi sono in grado di portare risultati signifiicativi in ogni fase della customer journey: dall’awareness, dove catturano immediatamente l’attenzione, alla conversione, aumentando significativamente l’engagement, fino al post-vendita, creando una relazione duratura e memorabile con il cliente.

Offrendo al pubblico esperienze immersive, le aziende non solo riescono a emergere dal rumore di fondo, ma costruiscono anche un coinvolgimento emotivo con i consumatori, spingendoli a interagire e compiere azioni, come l’acquisto o la condivisione del contenuto.

Nella prossima sezione, esploreremo insieme i migliori esempi di esperienze immersive nel marketing.

Esperienze immersive

I migliori esempi di Esperienze immersive

Le esperienze immersive stanno rivoluzionando il mondo del marketing, fornendo alle aziende nuovi strumenti per coinvolgere i clienti, risolvere problemi legati al coinvolgimento e migliorare l’efficacia delle loro strategie.

Di seguito, analizziamo alcune delle soluzioni più efficaci secondo la nostra esperienza come azienda:

1. Realizzazione di esperienze personalizzate di Realtà Aumentata (AR) e Realtà Virtuale (VR)

Uno dei problemi principali che le aziende affrontano è la mancanza di coinvolgimento emotivo. I clienti vedono centinaia di annunci al giorno, e pochi lasciano un’impressione duratura.

Con esperienze AR e VR personalizzate, si può immergere il cliente in un ambiente virtuale dove può interagire attivamente con il prodotto o servizio.

Questo non solo cattura l’attenzione, ma crea una connessione emotiva e memorabile che rende il brand indimenticabile.

Esperienza in Realtà Aumentata (AR) realizzata per Vivigolf, che materializza un ologramma persona all’interno dell’ambiente.

Esperienza in Realtà Virtuale (VR) realizzata per il nostro cliente Cofidis.

2. Bigliettini da visita in Realtà Aumentata

Il networking è un aspetto chiave per ogni azienda, ma spesso i bigliettini da visita tradizionali vengono messi da parte o dimenticati.

Grazie alla Realtà Aumentata, è possibile trasformare un semplice bigliettino in un’esperienza dinamica: scannerizzandolo, il cliente può accedere a contenuti interattivi come video di presentazione, schede prodotto o testimonianze.

Esempio di bigliettino da visita in Realtà Aumentata (AR) realizzato per il nostro cliente RCA Imballaggi Flessibili.

Questo elimina il rischio di essere dimenticati e offre un modo innovativo per prolungare il dialogo con il potenziale cliente.

3. Cataloghi, packaging, gadget e materiale cartaceo in Realtà Aumentata

Il marketing tradizionale basato su materiale cartaceo può risultare statico e poco coinvolgente. Integrando la Realtà Aumentata, cataloghi, packaging e gadget si trasformano in portali interattivi.

Esempio di esperienza in Realtà Aumentata (AR) che anima un etichetta di un vino.

Questo risolve il problema della comunicazione limitata offerta dai materiali stampati e consente di mostrare informazioni più dettagliate e coinvolgenti, aumentando il tasso di conversione.

4. Visualizzatori 3D e configuratori 3D

Uno dei maggiori problemi per le aziende è fornire ai clienti una visione realistica dei prodotti online.

I visualizzatori e configuratori 3D permettono di esplorarli in modo interattivo, ruotarli, zoomare su dettagli specifici e persino personalizzarli secondo le preferenze del cliente.

Esempio di configuratore di prodotto 3D con funzionalità di Realtà Aumentata.

Questo riduce drasticamente l’incertezza che può portare a decisioni di acquisto rimandate o abbandonate, aumentando il tasso di conversione e riducendo i resi.

5. Siti web 3D ed e-commerce immersivi con strategie SEO avanzate

I siti web tradizionali spesso non riescono a catturare l’attenzione dei visitatori, risultando piatti e poco coinvolgenti.

Integrare soluzioni immersive come il 3D e l’AR nei siti web e all’interno di e-commerce, unito a una strategia SEO avanzata, migliora l’esperienza utente e il posizionamento sui motori di ricerca.

I contenuti interattivi non solo mantengono il visitatore più a lungo sul sito, ma anche il ranking sui motori di ricerca ne trae vantaggio grazie all’aumento delle interazioni e delle sessioni prolungate.

6. Presentazioni di vendita in Realtà Aumentata

Le presentazioni tradizionali possono risultare monotone e faticose per i clienti.

Con la Realtà Aumentata, è possibile portare il prodotto o servizio direttamente davanti ai loro occhi, in un formato tridimensionale interattivo.

Questo risolve il problema dell’astrazione, permettendo ai clienti di vedere in tempo reale il valore di ciò che viene proposto, migliorando la comprensione e la fiducia nel prodotto.

7. Ledwall OOH & ADS immersivi

La pubblicità esterna (Out of Home o OOH) tradizionale può essere facilmente ignorata.

Con l’integrazione di Ledwall immersivi, le aziende possono creare contenuti visivamente sorprendenti che catturano l’attenzione dei passanti.

Esempio di Ledwall OOH con video in 3D.

Questi Ledwall possono essere arricchiti con esperienze interattive, aumentando la curiosità e l’engagement del pubblico, trasformando uno spot pubblicitario in un’esperienza memorabile.

Anche le ADS classiche online possono diventare interattive e coinvolgenti, proprio grazie alla grafica 3D e alla Realtà Aumentata, come vediamo nell’esempio di seguito:

Esempio di ADS che sfruttano le nuove tecnologie immersive.

8. Video animazione in 3D

I video tradizionali possono fallire nel comunicare efficacemente concetti complessi o prodotti innovativi.

Le animazioni 3D permettono di mostrare un prodotto in azione, evidenziando ogni dettaglio e funzionalità in un modo che i video tradizionali non possono fare.

Questo risolve il problema della comprensione limitata e fornisce ai clienti un quadro chiaro di ciò che il prodotto o servizio offre.

9. Stand fieristici immersivi

Gli stand fieristici tradizionali non riescono più a stupire o a distinguersi dalla massa.

L’integrazione di Realtà Aumentata o Virtuale, o l’utilizzo di Ledwall immersivi, permette ai visitatori di interagire con l’azienda espositrice in modo unico.

Esempio di stand fieristico immersivo che integra un ledwall con video 3D anamorfico.

Queste soluzioni trasformano lo stand in un’esperienza da vivere, non solo da vedere, risolvendo il problema della scarsa attenzione nelle fiere e aumentando l’engagement del pubblico.

10. Virtual Tour 360 e Video 360

In un mondo sempre più digitale, i tour fisici non sempre rappresentano l’opzione più efficiente per le aziende.

I Virtual Tour 360 e i Video 360 offrono la possibilità di visitare una sede, un negozio o uno stabilimento da qualsiasi parte del mondo, a qualsiasi ora.

Virtual Tour 360 realizzato per il Parco di Monza

Esempio di Video 360 che permette di fare una degustazione di vino virtuale.

Questo non solo risolve il problema della distanza, ma permette anche un’esplorazione più approfondita e personalizzata dei prodotti o dei servizi, aumentando la fiducia e l’interesse dei clienti.

Noi di Arweb, siamo uno studio di produzione di marketing immersivo con oltre 5 anni di esperienza nel settore. Se desideri approfondire una o più delle soluzioni elencate, puoi richiedere una consulenza gratuita al nostro team.

Esperienze immersive

Casi di successo di esperienze immersive nel marketing

1. Il caso studio IKEA

IKEA ha affrontato con intelligenza una delle principali problematiche del commercio online: il rischio elevato di resi.

Grazie all’app IKEA Place, l’azienda ha introdotto una soluzione innovativa basata sulla Realtà Aumentata, che consente ai clienti di visualizzare mobili in 3D direttamente nelle proprie case.

La problematica del mismatch tra aspettative e realtà viene risolta alla radice: l’app permette ai clienti di vedere esattamente come un mobile si adatta all’ambiente circostante.

La precisione del 98% nella rappresentazione delle dimensioni elimina dubbi e riduce drasticamente i resi.

L’esperienza d’acquisto diventa così più interattiva e informativa, aumentando la soddisfazione dei clienti e il tasso di conversione.

IKEA Place rappresenta un esempio perfetto di come l’AR possa risolvere problemi tangibili, offrendo una shopping experience fluida e personalizzata.

2. Saatchi Art – L’esperienza “View in a Room”

Saatchi Art ha risolto un problema critico per il mercato dell’arte online: l’incapacità dei clienti di visualizzare le opere d’arte nel proprio contesto abitativo.

Secondo un sondaggio, il 70% dei potenziali acquirenti esitava a comprare proprio per questo motivo.

Con l’introduzione della funzione “View in a Room”, basata sulla Realtà Aumentata, Saatchi Art ha trasformato questa sfida in un’opportunità.

Realtà aumentata e arte

Gli utenti possono selezionare opere dal sito e proiettarle virtualmente sulle pareti di casa, visualizzandole a grandezza reale, grazie a un sistema di ridimensionamento automatico.

Questa funzione risolve il problema dell’incertezza pre-acquisto, migliorando la fiducia degli acquirenti e portando a un aumento del 17% della spesa media dei clienti.

Saatchi Art dimostra come l’AR possa rendere più tangibile l’esperienza di acquisto online, trasformando l’incertezza in una decisione sicura.

3. Now Progetto Farmacia – L’esperienza di WebAR per Bully 3

Il nostro cliente Now Progetto Farmacia si è trovata di fronte alla sfida di dimostrare ai farmacisti come il prodotto Bully 3 si sarebbe integrato all’interno delle loro farmacie.

La difficoltà nel visualizzare il prodotto nello spazio reale portava spesso a indecisioni durante le trattative commerciali.

La soluzione è arrivata con la creazione di un’esperienza di Realtà Aumentata Web (che non richiede app da scaricare), che ha permesso ai farmacisti di posizionare virtualmente il Bully 3 nella loro farmacia e valutarne l’adattamento in modo dettagliato.

Questa esperienza, integrata anche con un visualizzatore 3D nel sito web di Now, ha consentito ai farmacisti di prendere decisioni più rapidamente e con maggiore sicurezza.

I risultati sono stati significativi: aumento delle conversioni nelle vendite, accelerazione del processo decisionale e un miglioramento del posizionamento organico del sito web grazie all’incremento del tempo di permanenza degli utenti.

Il caso Now Progetto Farmacia dimostra come la Realtà Aumentata possa risolvere problemi di visualizzazione spaziale e migliorare l’esperienza d’acquisto B2B.

Questi esempi di successo dimostrano il potenziale delle esperienze immersive nel risolvere problematiche concrete e migliorare l’efficacia delle strategie di marketing.

I principali falsi miti legati alle esperienze immersive

Mito 1: “Le esperienze immersive sono troppo costose per la mia azienda”

Uno dei miti più diffusi è che l’adozione di soluzioni immersive come la Realtà Aumentata (AR) e la Realtà Virtuale (VR) e altre soluzioni viste in precedenza richieda budget elevatissimi, riservati solo alle grandi aziende.

La realtà è ben diversa: grazie all’evoluzione tecnologica (in particolare quella legata all’intelligenza artificiale), i costi di sviluppo e implementazione si sono ridotti notevolmente, rendendo queste tecnologie accessibili anche a PMI e startup.

Inoltre, l’efficacia delle esperienze immersive nel migliorare le conversioni, aumentare l’engagement e ridurre i resi offre un ritorno sull’investimento spesso superiore rispetto alle campagne tradizionali.

Mito 2: “Le esperienze immersive sono solo per l’intrattenimento o i videogiochi”

Molti pensano che le nuove tecnologie immersive siano limitate al settore dell’intrattenimento o dei videogame.

Questo falso mito ignora il crescente impatto delle tecnologie immersive in settori come il marketing, l’e-commerce, l’educazione, la sanità e l’industria manifatturiera.

Aziende come IKEA, Saatchi Art e Now Progetto Farmacia hanno dimostrato come le esperienze immersive possano rivoluzionare il processo di vendita, rendendo l’interazione con il cliente più coinvolgente e significativa, risolvendo problemi pratici.

Mito 3: “Solo i giovani utilizzano le tecnologie immersive”

Si potrebbe pensare che le nuove tecnologie immersive siano apprezzate solo dalla generazione Z o dai millennials, ma i dati raccontano un’altra storia.

Sempre più professionisti e consumatori di diverse fasce d’età stanno scoprendo i vantaggi delle esperienze immersive, soprattutto nel contesto dell’acquisto online e dell’assistenza post-vendita.

Ad esempio, i visualizzatori 3D e i configuratori 3D sono utilizzati con successo anche da persone non particolarmente avvezze alla tecnologia, rendendo l’esperienza d’acquisto più intuitiva e sicura.

Mito 4: “Le esperienze immersive sono solo un trend passeggero”

Molte aziende esitano a investire in tecnologie immersive perché le considerano una moda del momento.

Tuttavia, l’adozione di queste nuove tencnologie è in crescita esponenziale e viene ormai vista come un pilastro fondamentale del marketing del futuro.

Le tecnologie immersive non solo stanno diventando sempre più mainstream, ma la loro capacità di offrire esperienze personalizzate e coinvolgenti continuerà a giocare un ruolo centrale nel miglioramento delle relazioni tra brand e consumatori.

Vantaggi e benefici delle esperienze immersive nel marketing

1. Aumento delle conversioni

Le esperienze immersive, come la Realtà Aumentata (AR) e i contenuti 3D, offrono alle aziende un vantaggio tangibile in termini di conversioni.

Secondo uno studio di Snap, l’integrazione di contenuti AR e 3D nelle strategie di marketing può portare a un incremento del 94% nelle conversioni rispetto ai classici contenuti bidimensionali come foto, video e testi.

Questo avviene perché le esperienze immersive permettono agli utenti di interagire direttamente con i prodotti, facendoli sentire più coinvolti e sicuri nelle loro decisioni d’acquisto.

2. Aumento delle vendite e acquisizione di nuovi clienti

La capacità delle esperienze immersive di aumentare le vendite e attirare nuovi clienti è ormai consolidata.

Sempre secondo Snap, 4 aziende su 5 che utilizzano la Realtà Aumentata indicano che essa ha un impatto significativo sulle vendite e sull’acquisizione di nuovi clienti.

La AR consente ai brand di trasformare il modo in cui i consumatori interagiscono con i loro prodotti, rendendo il processo decisionale molto più semplice e intuitivo.

3. Maggiore engagement

Le esperienze immersive non solo portano a più conversioni, ma migliorano anche il coinvolgimento dei consumatori.

4 aziende su 5 segnalano che l’utilizzo della Realtà Aumentata ha aumentato in modo considerevole l’engagement del pubblico.

Rispetto ai media tradizionali, la AR permette agli utenti di esplorare prodotti e brand in un modo più coinvolgente, rendendo l’interazione molto più memorabile e appassionante.

4. Miglioramento della memorabilità

Una delle caratteristiche distintive delle esperienze immersive è la loro capacità di lasciare un’impronta duratura nella memoria del consumatore.

Uno studio condotto da Neuro Insight ha rivelato che i contenuti di Realtà Aumentata stimolano una risposta cerebrale significativamente superiore rispetto ai contenuti tradizionali.

In particolare, l’AR e le esperienze immersive in generale stimolano le cellule della memoria con un +70% di efficacia rispetto ai contenuti basati su foto, video e testi statici.

I contenuti in Realtà Aumentata producono una risposta cerebrale nettamente più alta, stimolando le cellule della memoria di un +70% (Immagine sulla destra) rispetto invece ai contenuti normali quali testi, foto e video (Immagine sulla sinistra). Fonte: Neuro Insight

Questo impatto elevato sulla memoria aiuta i brand a rimanere impressi più a lungo nella mente dei consumatori, migliorando la fidelizzazione e la riconoscibilità del marchio.

5. Esperienze personalizzate e interattive

Le esperienze immersive permettono ai brand di offrire contenuti altamente personalizzati e interattivi.

Con la AR, gli utenti possono visualizzare prodotti nel loro ambiente reale, personalizzare configurazioni e scoprire nuove opzioni in base ai loro gusti e bisogni.

Questo livello di interazione, impossibile da raggiungere con i tradizionali media 2D, crea un legame emotivo più forte tra il consumatore e il prodotto, portando a una migliore esperienza d’acquisto.

6. Riduzione dei resi

L’interattività offerta dalle esperienze immersive riduce anche i tassi di restituzione dei prodotti.

La possibilità di visualizzare un prodotto in 3D o AR permette ai consumatori di valutare meglio le dimensioni, il design e il contesto di utilizzo, riducendo drasticamente le aspettative errate.

Aziende come IKEA, con la sua app IKEA Place, hanno dimostrato che questa tecnologia non solo migliora l’esperienza del cliente, ma riduce il rischio di resi, migliorando così i margini di profitto.

7. Incremento del tempo di permanenza sui siti web

Le esperienze immersive integrate nei siti web, come i visualizzatori 3D e i configuratori AR, non solo migliorano l’esperienza utente, ma aumentano anche il tempo di permanenza sul sito, un fattore fondamentale per il posizionamento SEO.

Nel caso di Now Progetto Farmacia, l’implementazione di un visualizzatore 3D all’interno del loro sito web ha aumentato del 40% il tempo medio speso dagli utenti sulla pagina del prodotto, migliorando di conseguenza anche il posizionamento organico sui motori di ricerca.

Esperienze immersive

Conclusioni

In un contesto sempre più competitivo, dove i consumatori sono bombardati da messaggi pubblicitari, le esperienze immersive offrono un vantaggio unico: coinvolgono il cliente in maniera interattiva, offrendogli un’esperienza personalizzata e memorabile.

Le aziende che investono in queste nuove tecnologie di comunicazione grafica 3D vedono risultati concreti, non solo in termini di conversioni immediate, ma anche nella fidelizzazione a lungo termine e nella riduzione dei resi.

Per chi è interessato a sfruttare il potenziale delle esperienze immersive, la Realtà Aumentata e il 3D offrono soluzioni adatte a ogni fase del funnel di marketing: dall’awareness fino alla conversione, e anche nel post-vendita.

I brand possono ora offrire ai loro clienti esperienze che vanno ben oltre i tradizionali contenuti statici, trasformando il modo in cui percepiscono e interagiscono con i prodotti.

Noi di Arweb, siamo uno studio di produzione di esperienze immersive applicate al marketing da più di 5 anni, con numerosi casi di successo realizzati.

Se sei il responsabile marketing di un’azienda, e vorresti aumentare le vendite e vincere sulla concorrenza con le nuove tecnologie immersive, richiedi una consulenza gratuita al nostro team.

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Scritto da Kevin Molinari

Divulgatore esperto del settore del Marketing 3D e delle nuove tecnologie immersive (XR) da oltre 10 anni.

Ha collaborato come consulente in progetti di digital innovation per aziende come Cofidis, RCS Sport, IVS Group e ATP Finals.

Da più di 5 anni condivide settimanalmente su LinkedIn casi d’uso, strategie e insight sulle tecnologie XR e Spatial Computing.

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