CGI: cos’è e in che modo le aziende possono utilizzarla con successo nel marketing?

Scritto da Kevin Molinari
CGI nel marketing
CGI nel marketing

Quando pensiamo alla CGI (Computer Generated Imagery), spesso ci vengono in mente le spettacolari scene dei blockbuster hollywoodiani o le animazioni dettagliate nei videogiochi.

Tuttavia, il potere di questa tecnologia va ben oltre l’intrattenimento.

Sempre più aziende stanno sfruttando la CGI per creare campagne di marketing immersive e interattive che catturano l’attenzione del pubblico e lo coinvolgono in modi inaspettati.

Ma cos’è esattamente la CGI?

Come può essere utilizzata per potenziare le strategie di marketing?

Se non mi conosci, lasciami presentare: sono Kevin Molinari, imprenditore digitale che ha lanciato negli anni diverse campagne di marketing innovative per diversi brand nazionali e internazionali.

Ho collaborato (e collaboro tutt’ora con la mia azienda Arweb), insieme ad aziende di rilevanza nazionale e internazionale del calibro di Cofidis, RCS Sport, IVS Group e Event’s Way (con cui abbiamo realizzato progetti in collaborazione per brand come ATP Finals e BPER Banca).

Su Linkedin, da ormai più di due anni condivido ogni Lunedì news, contenuti e curiosità su applicazioni pratiche di marketing immersivo (in particolare quello relativo alle nuove tecnologie immersive di Realtà Aumentata), quindi se ti interessa seguire i contenuti su questo nuovo mondo, ti lascio qui il link del mio profilo 😉

In questo articolo, non solo esploreremo le basi della CGI, ma scopriremo anche come le aziende, grandi e piccole, possono adottare questa tecnologia per migliorare la loro comunicazione visiva, migliorare le performance delle proprie campagne di marketing e creare esperienze che restano impresse nella memoria dei consumatori.

Cos’è la CGI?

La CGI, o Computer Generated Imagery, è una tecnologia che consente di creare immagini, video e scene completamente generate al computer, utilizzando software specializzati per modellare oggetti e ambienti tridimensionali.

Si tratta di un processo che permette di simulare realtà, effetti speciali e animazioni impossibili o molto difficili da ottenere nel mondo fisico.

Originariamente utilizzata nel cinema e nei videogiochi, la CGI è ora ampiamente impiegata in numerosi settori, incluso il marketing, dove è diventata uno strumento essenziale per la creazione di contenuti visivi coinvolgenti e accattivanti.

La CGI consente alle aziende di dare vita a prodotti, concetti e ambienti con una precisione straordinaria, migliorando la presentazione di idee complesse o futuristiche.

Un esempio comune è la realizzazione di modelli 3D per campagne di marketing di prodotto: invece di limitarsi a fotografie statiche, le aziende possono offrire ai consumatori visualizzazioni dettagliate e interattive dei loro prodotti.

Queste rappresentazioni possono essere utilizzate in spot pubblicitari, siti web o sui social media, offrendo una percezione immersiva e di alta qualità che aiuta a differenziare il brand dalla concorrenza.

Differenze con Realtà Aumentata e Realtà Virtuale

Anche se CGI, Realtà Aumentata (AR) e Realtà Virtuale (VR) sono termini spesso utilizzati insieme, rappresentano tecnologie differenti.

  • CGI: È la creazione di immagini o animazioni completamente generate dal computer. Queste possono essere utilizzate in vari media, ma non richiedono un’interazione diretta dell’utente con lo spazio circostante. Per esempio, una pubblicità che mostra un’automobile iper-realistica è CGI.

  • Realtà Aumentata (AR): A differenza della CGI, l’AR sovrappone contenuti digitali al mondo reale. Attraverso uno smartphone o un dispositivo specifico, l’utente vede elementi CGI, come oggetti 3D o informazioni, integrati nell’ambiente fisico, e l’utente ha modo di interagire direttamente con il contenuto virtuale.

Esempio di un’esperienza di Realtà Aumentata nel settore dell’arredamento

  • Realtà Virtuale (VR): Al contrario della CGI e dell’AR, la VR immerge completamente l’utente in un ambiente digitale, escludendo il mondo reale. Con l’uso di visori speciali (come ad esempio i nuovi Meta Quest), la VR consente di interagire con spazi e oggetti generati dal computer in maniera immersiva, creando un’esperienza in cui tutto ciò che si vede è digitale, ma sembra reale.

Esempio di esperienza in Realtà Virtuale (VR) realizzata per Cofidis

Quali sono le opportunità della CGI nel marketing?

Nel mondo del marketing moderno, uno dei principali problemi è la difficoltà di catturare e mantenere l’attenzione del consumatore.

Le aziende si trovano di fronte a un pubblico sovrastimolato, dove le immagini statiche e i contenuti tradizionali spesso passano inosservati.

I metodi convenzionali di promozione, come la fotografia di prodotto o i classici video informativi, non sempre riescono a trasmettere l’unicità o le caratteristiche dettagliate di un prodotto.

Inoltre, creare contenuti visivi di alta qualità con la fotografia tradizionale può essere costoso, limitato dal tempo e dalle risorse logistiche.

Immagina di lanciare un nuovo prodotto e vedere che non riscuote l’interesse previsto perché i consumatori non riescono a coglierne tutte le sfumature attraverso i canali tradizionali.

Un’immagine statica non comunica la complessità o il design all’avanguardia che il tuo team ha faticosamente sviluppato.

L’impatto visivo nel marketing oggi non è più un lusso, è una necessità per rimanere competitivi.

Se i tuoi prodotti non riescono a spiccare visivamente, perdi l’opportunità di connetterti emotivamente con i tuoi potenziali clienti, compromettendo la loro decisione d’acquisto.

La CGI offre una soluzione potente a questo problema, permettendo di creare immagini e video estremamente dettagliati, dinamici e coinvolgenti, che catturano l’essenza del tuo prodotto in modo più efficace rispetto ai media tradizionali.

Le opportunità sono infinite: dalla creazione di contenuti per e-commerce che permettono al cliente di esplorare un prodotto da ogni angolazione, alla produzione di campagne pubblicitarie futuristiche e interattive che lasciano un’impronta duratura, come l’esempio che vediamo realizzato da L’Oréal Paris:

Attraverso il suo uso strategico, puoi distinguerti dalla concorrenza e conquistare l’attenzione dei consumatori, posizionando il tuo brand come innovativo e all’avanguardia.

CGI nel marketing

Esempi di applicazione e casi studio della CGI nel marketing

La CGI ha dimostrato di essere una risorsa potente nel mondo del marketing, trasformando campagne pubblicitarie in esperienze visive immersive e memorabili.

Di seguito sono riportati alcuni esempi di successo che dimostrano l’impatto della CGI su brand globali, evidenziando come abbia rivoluzionato il modo in cui i prodotti vengono presentati e percepiti:

Sephora Blow Dryer

In una campagna altamente innovativa, Sephora ha utilizzato la CGI per creare un impatto visivo mozzafiato, con un gigantesco asciugacapelli che si materializzava sopra un cartellone pubblicitario.

Questo esempio illustra il potere della CGI nell’attrarre immediatamente l’attenzione del pubblico sui social media, trasformando un semplice cartellone in un’esperienza straordinaria.

La campagna evoca emozioni come la sicurezza, il controllo e l’espressione personale.

L’immagine di un asciugacapelli gigantesco sospeso sopra una città trasmette una sensazione di potere e padronanza, valori che attraggono particolarmente i consumatori che cercano un’esperienza beauty che li faccia sentire sicuri e in controllo del proprio look.

Questo esempio dimostra come la CGI non solo possa rafforzare il posizionamento del brand, ma anche generare una forte associazione tra il prodotto e l’innovazione tecnologica nel settore della bellezza.

Stuart Weitzman Boots are Out of the Store

Per il marchio Stuart Weitzman, la CGI è stata utilizzata per presentare le scarpe in modi altamente creativi, portando gli stivali fuori dal contesto tradizionale di una boutique.

Le immagini evocano emozioni di libertà, avventura e audacia, valori perfettamente in linea con il brand Stuart Weitzman.

Questa campagna sottolinea l’innovazione e l’audacia del marchio, rafforzando il suo posizionamento come un brand di moda che va oltre i limiti convenzionali.

La CGI, con le sue possibilità infinite di creare scenari impossibili nella realtà, offre a Stuart Weitzman l’opportunità di presentare i suoi prodotti in maniera accattivante e fuori dagli schemi, aumentando l’appeal verso i clienti più giovani e attenti alle tendenze.

Adidas

Adidas ha sfruttato la CGI per creare una campagna pubblicitaria memorabile che integra visivamente i suoi Speed Shoes all’interno di una narrazione dinamica.

L’uso della CGI permette di esaltare ogni dettaglio del design delle scarpe, con primi piani che mettono in evidenza le caratteristiche tecnologiche avanzate e il potenziale per migliorare le prestazioni atletiche.

Questo tipo di storytelling visivo non solo cattura l’attenzione, ma crea un collegamento emotivo con il consumatore, rafforzando la percezione del prodotto come essenziale per gli atleti.

La campagna, grazie ai suoi elementi visivi accattivanti e all’alto livello di coinvolgimento, aumenta la consapevolezza del brand e favorisce la condivisione sui social media, amplificando il messaggio e generando fedeltà tra i consumatori.

Questi esempi dimostrano come la CGI possa trasformare le campagne pubblicitarie, offrendo opportunità illimitate per i brand di esplorare nuovi modi di presentare i propri prodotti.

Dalla creazione di esperienze visive coinvolgenti all’evocazione di emozioni positive, la CGI permette di superare i limiti della realtà fisica, portando il marketing a un livello completamente nuovo.

I marchi che sfruttano la CGI non solo creano campagne di grande impatto visivo, ma rafforzano anche la propria immagine come leader in innovazione, ottenendo risultati tangibili in termini di brand awareness e coinvolgimento.

CGI nel marketing

I falsi miti legati alla CGI

Nel marketing e nella pubblicità, la CGI è spesso accompagnata da pregiudizi e malintesi che possono frenare la sua adozione.:

Falso mito 1: La CGI è troppo costosa per le piccole imprese

Percezione: La CGI è vista come un’opzione accessibile solo a grandi aziende con budget enormi, spesso associata a produzioni cinematografiche o campagne pubblicitarie globali.

Realtà: Con il progresso della tecnologia, e in particolare l’intelligenza artificiale, i costi di produzione in CGI sono drasticamente diminuiti.

Software basati su IA riescono a semplificare il processo di modellazione e rendering, riducendo sia i tempi di lavorazione che i costi.

Oggi, anche le piccole imprese possono usufruire della CGI grazie a soluzioni scalabili.

Freelance e agenzie possono offrire servizi di qualità a prezzi accessibili, e l’uso di strumenti come Blender, Unity o Unreal Engine, arricchiti da AI, consente una notevole riduzione dei tempi di realizzazione.

Falso mito 2: La CGI manca di autenticità e sembra artificiale

Percezione: La CGI è “troppo perfetta”, risultando fredda e poco autentica agli occhi del pubblico. Si pensa che le immagini create al computer siano facilmente riconoscibili e non riescano a competere con le riprese dal vivo.

Realtà: Grazie all’intelligenza artificiale, la CGI ha raggiunto livelli di fotorealismo che rendono estremamente difficile distinguere le immagini generate da quelle reali.

Le IA possono analizzare migliaia di immagini reali per creare texture più credibili, ombre più naturali e illuminazione estremamente realistica.

Questo non solo aumenta l’autenticità dei contenuti, ma consente anche di creare ambienti o situazioni ideali che superano i limiti della fotografia tradizionale.

La CGI può dunque non solo apparire reale, ma anche migliore della realtà, con un impatto emotivo maggiore.

Falso mito 3: La CGI è utile solo per l’industria cinematografica o videoludica

Percezione: La CGI è associata a settori come il cinema e i videogiochi, non considerata rilevante o applicabile nel marketing.

Realtà: Con l’introduzione dell’intelligenza artificiale, la CGI è diventata una risorsa preziosa per molteplici settori, compreso il marketing.

Software di AI consentono di automatizzare molte fasi del processo creativo, come la generazione di ambienti 3D o il rendering di prodotti, rendendo la CGI più accessibile per una vasta gamma di industrie.

Brand di moda, automotive, tech e bellezza utilizzano oggi la CGI per creare visualizzazioni accattivanti e immersive che catturano l’attenzione e aumentano il coinvolgimento.

Per esempio, la CGI consente di visualizzare prodotti in ambienti virtuali o scenari futuristici che sarebbero impossibili da realizzare fisicamente.

Vantaggi e benefici della CGI nel marketing

1. Maggior engagement e conversioni

Le campagne di marketing che utilizzano CGI e 3D hanno dimostrato di aumentare significativamente il coinvolgimento degli utenti, traducendosi in tassi di conversione più alti.

L’esperienza immersiva creata dalla CGI permette ai brand di raccontare storie coinvolgenti e creare campagne memorabili che risuonano profondamente nei consumatori.

2. Migliore Brand Recall

Le campagne digitali con CGI registrano Brand recall superiore del 20% rispetto alle pubblicità tradizionali, come i cartelloni pubblicitari.

La CGI non solo cattura l’attenzione, ma aiuta anche a fissare il brand nella memoria del consumatore.

3. Visualizzazione avanzata del prodotto

La CGI consente la creazione di modelli 3D realistici e animazioni che migliorano la comprensione del prodotto da parte del cliente.

Questo è particolarmente utile nei settori come l’automotive e il real estate, dove una visualizzazione dettagliata può influenzare le decisioni d’acquisto.

4. Credibilità del brand migliorata

L’uso di CGI di alta qualità può elevare la percezione del marchio come innovativo e professionale, aumentando la sua credibilità complessiva agli occhi dei consumatori.

CGI nel marketing

Conclusioni

La CGI (Computer-Generated Imagery) rappresenta una delle più potenti risorse nel marketing moderno, offrendo vantaggi tangibili che possono trasformare la comunicazione e la presentazione dei prodotti.

Attraverso la creazione di contenuti visivi coinvolgenti e personalizzati, la CGI non solo cattura l’attenzione ma migliora anche l’engagement e la conversione, elevando le esperienze del cliente a nuovi livelli di interattività e immersione.

Con l’utilizzo della CGI, le aziende possono ottenere tassi di recall significativamente più alti rispetto alle pubblicità tradizionali, grazie alla capacità della CGI di creare immagini memorabili e dettagliate.

Inoltre, l’integrazione di CGI consente una visualizzazione avanzata dei prodotti, migliorando la comprensione e influenzando positivamente le decisioni d’acquisto.

Noi di Arweb, con la nostra esperienza di oltre 5 anni e moltissimi di successo, siamo il partner ideale per tutte quelle aziende che vogliono adottare queste soluzioni all’avanguardia e ottenere un vantaggio competitivo nel mondo digitale.

Se vuoi realizzare un progetto CGI oppure ti interessa approfondire maggiori informazioni sui nostri servizi, richiedi una consulenza gratuita al nostro team.

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Scritto da Kevin Molinari

Divulgatore esperto del settore del Marketing 3D e delle nuove tecnologie immersive (XR) da oltre 10 anni.

Ha collaborato come consulente in progetti di digital innovation per aziende come Cofidis, RCS Sport, IVS Group e ATP Finals.

Da più di 5 anni condivide settimanalmente su LinkedIn casi d’uso, strategie e insight sulle tecnologie XR e Spatial Computing.

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