Realtà aumentata e beni culturali: le diverse applicazioni

Scritto da Kevin Molinari
Realtà Aumentata e beni culturali

Realtà Aumentata e Beni Culturali si possono unire creando diverse opportunità, e la più importante è senz’altro la possibilità di utilizzare questa straordinaria tecnologia per digitalizzare il patrimonio artistico e culturale, divulgandolo in modo immersivo e favorendo una migliore conservazione.

Ma facciamo un passo indietro, cos’è la Realtà Aumentata?

La Realtà Aumentata (AR) costituisce attualmente una delle tecnologie più in voga sul mercato. L’applicazione di questa tecnologia ha preso avvio negli anni ’90 e ha continuato a crescere costantemente, parallelamente agli avanzamenti tecnologici e allo sviluppo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ITC).

Mentre la Realtà Virtuale (VR) crea ambienti completamente virtuali che estraneano l’utente dal mondo reale, la Realtà Aumentata (AR) sfrutta un insieme di informazioni per amplificare l’integrazione tra il mondo reale e quello digitale, creando così una realtà unificata e arricchita.

L’applicazione dell’AR ha trovato spazio in svariati settori, tra cui medicina, istruzione, industria automobilistica, sanità e turismo.

Tuttavia, si è rivelata particolarmente preziosa nell’ambito della gestione e conservazione del patrimonio culturale, contribuendo al miglioramento dell’esperienza degli utenti, alla ricostruzione e alla visualizzazione, nonché alla conservazione e valorizzazione digitale.

In questo articolo, esploreremo il mondo affascinante della Realtà Aumentata (AR) e il suo impiego rivoluzionario nei Beni Culturali.

Ci immergeremo nelle varie applicazioni di questa tecnologia in contesti legati alla conservazione e all’arricchimento del patrimonio storico e artistico.

Dal coinvolgimento interattivo degli utenti durante le visite ai siti storici, alla digitalizzazione precisa di repliche virtuali, esamineremo nel dettaglio come realtà aumentata e beni culturali si possano unire, per ridefinire l’esperienza culturale e il modo in cui interagiamo con il passato.

Realtà Aumentata e Beni culturali: come la digitalizzazione può aiutare a preservare il patrimonio culturale globale.

Una volta che il ricco patrimonio culturale è stato trasformato in formato digitale, si apre la porta alla sua divulgazione, beneficiando un vasto pubblico, compresi scienziati e non.

Al di là degli ambienti accademici, gli utenti finali sono ora pronti a fruire di queste informazioni digitali mediante strumenti e metodologie che stanno rapidamente conquistando il mercato.

Per ottimizzare il flusso informativo dal patrimonio culturale ai consumatori, è essenziale massimizzare l’utilizzo di questa tecnologia, consentendo agli utenti di esplorare e comprendere il patrimonio attraverso l’interazione visuale personalizzata. Questo implica che l’interattività deve essere flessibile, coinvolgente, adattabile e centrata sull’utente.

Parallelamente, gli studiosi esperti nelle preziose informazioni derivanti dalle tecniche di digitalizzazione stanno perseguendo attivamente la replicazione del patrimonio culturale in varie forme, creando modelli digitali estensivamente utilizzabili sia nell’ambito commerciale che in quello scientifico.

Tutte queste meta-informazioni sono accuratamente registrate per un utilizzo immediato e future applicazioni.

Attualmente, questi modelli digitali possono essere fruttuosamente impiegati in modalità multimodale, sfruttando tecnologie come la Realtà Virtuale (VR) o la Realtà Aumentata (AR), coinvolgendo la visualizzazione visiva, il rilevamento dei gesti e il rendering audio.

Realtà Aumentata e beni culturali
Un’esempio di applicazione che unisce Realtà Aumentata e Beni Culturali

L’esperienza di toccare in modo interattivo il passato attraverso artefatti digitali, ascoltandone le narrazioni e osservando le reazioni alle azioni dell’utente, costituisce innegabilmente una delle più recenti forme di immersione culturale che può essere offerta agli utenti.

D’altro canto, la digitalizzazione si presenta come una strategia di sopravvivenza per il patrimonio culturale globale, che si trova sotto la minaccia duplice di eventi catastrofici naturali e delle azioni antropiche, soprattutto di natura bellica.

Realtà Aumentata e Beni Culturali: l’AR si presenta come la principale soluzione di digitalizzazione

Tornando al topic dell’articolo, la Realtà Aumentata sembra ormai una tecnologia matura già pronta ad attraversare il mondo dei Beni Culturali da primadonna, vista la grande affermazione proprio in questo campo, in particolare per la gestione e conservazione dei Beni Culturali, ma anche per la divulgazione ad ampio spettro non solo dei capolavori dell’arte.

Diverse ricerche indicano come l’Italia sia la nazione più attiva dal punto di vista della ricerca nel campo di Realtà Aumentata e Beni Culturali , con numerose pubblicazioni all‘attivo negli scorsi 10 anni, ad esse seguono poi gli indici di Inghilterra e Spagna.

I risultati hanno rivelato otto topic di tendenza circa l’applicazione della realtà aumentata al patrimonio culturale:

  • Ricostruzione 3D;
  • Modelli digitali;
  • Musei virtuali;
  • User Experience;
  • Educazione;
  • Turismo;
  • Patrimonio immateriale e gamefi.

Realtà Aumentata e Beni Culturali: i principali ambiti di applicazione

Gli ambiti di applicazione dove è maggiormente impiegato l’uso della realtà aumentata, da un punto di vista scientifico, sono stati individuati analizzando la quantità di parole chiave presenti negli articoli pubblicati; i trend di applicazione sono: Ricostruzione 3D, Digtial Heritage, Musei Virtuali, Educazione Turismo, Gamification, Beni culturali immateriali.

Nel mondo della ricostruzione tridimensionale, negli ultimi dieci anni e più, sono state utilizzate diverse tecniche di digitalizzazione come la fotogrammetria, la scansione laser o il LiDAr per lo studio, la ricostruzione, la conservazione, il restauro 3D e la divulgazione digitale dei Beni Culturali.

Queste tecniche generano una grande quantità di big data grezzi pronti per essere processati con specifici software o intelligenze artificiali al fine di filtrare e arricchire le informazioni per gli utenti finali.

Il nostro Team Arweb ha realizzato numerosi progetti volti alla digitalizzazione, valorizzazione e conservazione del patrimonio artistico e culturale attraverso la Realtà Aumentata: in particolare è di particolare rilevanza il progetto che abbiamo realizzato per il Parco di Monza.

Il comune di Monza, all’interno del progetto europeo TANGRAM, si trovava di fronte alla sfida di valorizzare il Parco di Monza come attrazione turistica di rilievo.

Era necessario trovare un modo innovativo per presentare il Parco in modo coinvolgente e accessibile a un pubblico più ampio.

Abbiamo sviluppato un Tour virtuale, che ha permesso ai visitatori di esplorare il Parco di Monza in modo immersivo direttamente dal sito web del Progetto TANGRAM.

Attraverso l’utilizzo di immagini panoramiche, informazioni interattive e elementi VR, abbiamo creato un’esperienza coinvolgente e immersiva che ha reso il Parco accessibile a tutti, in qualsiasi parte del mondo e con contenuti full HD.

Realtà Aumentata e Beni culturali: il progetto che abbiamo realizzato per il parco di Monza

In questo scenario aspetti come la qualità dei dati e metadati sono di fondamentale importanza per la realizzazione di prodotti finali di alto livello fruibili dagli utenti finali.

Molto della ricerca futura potrebbe concentrarsi su tecniche di digitalizzazione in real-time più efficienti dal punto di vista computazionale.

Nei musei virtuali, invece, le applicazioni di realtà aumentata consentono una connessione e un coinvolgimento più profondo tra museo e visitatore, messa in atto, ad oggi, principalmente tramite applicazioni smartphone.

La tecnologia mobile rimane una delle soluzioni più accessibili e promettenti per la visualizzazione di contenuti AR dei Beni Culturali, anche se, per ottenere un’app AR efficace dal punto di vista della user experience, ci sono alcune considerazioni di progettazione che devono essere affrontate: la semplicità d‘uso, l’aspetto ludico, la visualizzazione intuitiva dei contenuti AR e le interfacce UX devono essere tutte considerate estremamente importanti per realizzare un prodotto funzionale che attragga l’utente finale.

La tecnologia AR si sta sviluppando sempre di più, e adesso gli utenti possono fruire di contenuti immersivi senza aver bisogno di scaricare nessuna applicazione grazie alla Realtà Aumentata Web.

Anche se le soluzioni mobile sono una delle risorse più accessibili, gli smart glasses e i visori di realtà mista sembrano essere preferiti per via della libertà di movimento rispetto all’interazione con i display multi-touch mobile.

In questo contesto, il connubio tra Realtà Aumentata e Beni Culturali diviene di fondamentale importanza al fine di fornire all’utente la migliore delle esperienze possibili, dove informazioni di varia natura si intrecciano tra loro per raccontare in modo immersivo e coinvolgente quel passato cui si vuole dar voce.

Nasce così una esperienza di immersione culturale che, nonostante le numerose possibilità che offre la tecnologia, oggi, sembra essere solo all’inizio della sua incredibile avventura.

Realtà Aumentata e Beni Culturali: conclusioni

In sintesi, l’articolo esplora tutte le opportunità di Realtà Aumentata e beni culturali, evidenziando la digitalizzazione come strategia cruciale per la conservazione del patrimonio artistico e culturale. L’Italia si distingue nella ricerca AR, e gli ambiti di applicazione includono ricostruzione 3D, musei virtuali, educazione e turismo.

Il progetto che abbiamo realizzato per Parco di Monza è un’esempio classico di come Realtà Aumentata e Beni Culturali si possono unire con successo, e mostra concretamente come queste tecnologie possano valorizzare il patrimonio fornendo esperienze uniche agli utenti finali.

Nonostante le attuali soluzioni mobile siano ampiamente accessibili, gli smart glasses e i visori di realtà mista sembrano emergere come preferiti per la libertà di movimento e l’interazione avanzata.

La continua evoluzione della tecnologia AR, inclusa la Realtà Aumentata Web, prometterà sicuramente di offrire esperienze sempre più immersive senza la necessità di scaricare specifiche applicazioni.

Hai bisogno di realizzare un progetto di Realtà Aumentata nell’ambito della valorizzazione dei Beni culturali?

Noi di Arweb, siamo la #1 azienda in Italia specializzata nella progettazione, sviluppo e lancio di soluzioni di Realtà Aumentata Web, se hai bisogno di un progetto personalizzato non esitare a contattarci per una consulenza gratuita.

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Scritto da Kevin Molinari

Divulgatore esperto del settore del Marketing 3D e delle nuove tecnologie immersive (XR) da oltre 10 anni.

Ha collaborato come consulente in progetti di digital innovation per aziende come Cofidis, RCS Sport, IVS Group e ATP Finals.

Da più di 5 anni condivide settimanalmente su LinkedIn casi d’uso, strategie e insight sulle tecnologie XR e Spatial Computing.

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