La realtà virtuale in fiera consente alle aziende di presentare prodotti, servizi o ambienti complessi in modo immersivo, offrendo ai visitatori un’esperienza interattiva e memorabile che aumenta il coinvolgimento, semplifica la logistica e riduce i costi rispetto agli allestimenti tradizionali.
Oggi le fiere non sono più semplici vetrine, ma spazi esperienziali ad alto impatto emotivo, dove ogni secondo conta.
In questo contesto, la Realtà Virtuale (VR) è diventata una delle soluzioni più efficaci per attrarre pubblico, comunicare innovazione, generare contatti qualificati e trasformare lo stand in fiera in un vero e proprio stand fieristico innovativo.
Con la Realtà Virtuale in fiera puoi:
- Far “entrare” i visitatori in uno showroom virtuale o in un impianto produttivo senza muoverti dallo stand.
- Mostrare macchinari e processi complessi in 3D, riducendo i costi di trasporto e allestimento.
- Far vivere simulazioni interattive legate al tuo prodotto o servizio, trasformando la curiosità in relazione.
Nei prossimi paragrafi scoprirai come le aziende stanno già utilizzando la realtà virtuale in fiera, quali format funzionano davvero, e quali strategie applicare per ottenere un ritorno concreto sull’investimento.
Vedremo inoltre esempi reali, vantaggi operativi e applicazioni scalabili che puoi integrare subito nel tuo prossimo evento.
Indice
Cos’è la Realtà Virtuale in Fiera
La realtà virtuale in fiera è una tecnologia che permette ai visitatori di vivere esperienze immersive e interattive all’interno dello stand, esplorando prodotti, ambienti o servizi come se fossero reali.
Attraverso visori VR o esperienze accessibili da browser, le aziende possono mostrare ciò che non è possibile portare fisicamente in fiera: macchinari complessi, stabilimenti, ambienti di lavoro, processi produttivi o interi cataloghi digitali.
Nel contesto fieristico, la realtà virtuale è diventata una leva strategica per attirare l’attenzione e differenziarsi, perché trasforma uno spazio espositivo in un ambiente esperienziale dove il pubblico diventa protagonista.
Non si tratta più solo di “guardare” un prodotto, ma di entrarci dentro, comprenderlo, manipolarlo e viverlo in prima persona.
A differenza della Realtà Aumentata (AR), che sovrappone elementi digitali al mondo reale, la Realtà Virtuale (VR) crea un ambiente completamente immersivo e simulato, dove ogni elemento – visivo, sonoro e interattivo – è costruito per raccontare una storia o spiegare un concetto.
La Realtà Mista (MR), invece, combina entrambe le dimensioni: consente di interagire con oggetti virtuali ancorati al mondo fisico.
Nel 2025, l’uso della Realtà Virtuale in fiera è cresciuto rapidamente per tre motivi principali:
- L’evoluzione dei visori standalone (come Meta Quest 3 o Pico 4), che non richiedono PC o cavi, rendendo più semplice e fluida la fruizione negli spazi fieristici.
- La nascita di esperienze WebXR, accessibili direttamente da smartphone o tablet, che permettono di estendere la demo anche a chi non indossa un visore.
- Il bisogno crescente di esperienze memorabili, in un contesto dove la concorrenza visiva è altissima e la soglia d’attenzione è di pochi secondi.
La realtà virtuale non è più una curiosità tecnologica, ma uno strumento di comunicazione e vendita.
Permette alle aziende di raccontare il proprio valore con un linguaggio emozionale, misurabile e scalabile, adattabile a ogni settore, dall’automotive alla finanza, dal turismo alla manifattura.
In sintesi: in fiera, la realtà virtuale non è solo un effetto speciale.
È una nuova forma di storytelling immersivo capace di trasformare lo stand in un’esperienza da ricordare.
Come funziona la Realtà Virtuale in fiera?
La realtà virtuale in fiera funziona attraverso esperienze digitali tridimensionali, fruibili con visori VR o direttamente da browser (WebXR), che proiettano il visitatore in ambienti simulati dove può esplorare, interagire e comprendere prodotti o processi aziendali in modo immersivo.
Il principio è semplice: invece di limitarsi a osservare uno stand classico o un video proiettato, il pubblico vive un’esperienza virtuale personalizzata, che può essere dimostrativa, emozionale o formativa.
Dietro questa semplicità percepita, però, c’è una progettazione accurata che combina hardware, software e storytelling.
Hardware: i dispositivi utilizzati
Le esperienze VR possono essere fruite in due modalità principali:
Con visore VR (on-site)
- Visori stand-alone come Meta Quest 3, Pico 4 o HTC Vive Focus, ideali per l’uso in fiera perché non richiedono cavi o PC.
- I visitatori indossano il visore e vengono “trasportati” in ambienti virtuali dove possono muoversi, interagire o visualizzare prodotti a grandezza reale.
- È possibile creare demo multiutente o esperienze sincronizzate con schermi esterni per coinvolgere anche chi osserva.
Senza visore (WebXR)
- Le esperienze WebXR funzionano direttamente da browser, su smartphone, tablet o totem touch.
- Il visitatore esplora uno spazio 3D, ruota prodotti, guarda video o apre hotspot informativi, senza dover installare nulla.
- È la soluzione perfetta per chi vuole massimizzare la fruizione e il flusso di pubblico, mantenendo la VR accessibile a tutti.
Software: il motore dell’esperienza
Ogni progetto VR nasce da un ambiente 3D progettato ad hoc o importato da modelli esistenti.
All’interno vengono inseriti interazioni, percorsi e contenuti multimediali:
- Modelli 3D realistici di prodotti o macchinari;
- Video immersivi a 360°;
- Hotspot informativi e call-to-action;
- Audio ambientali o narrativi per rafforzare l’esperienza sensoriale.
Storytelling e user experience
La tecnologia da sola non basta: ciò che rende una VR efficace è il modo in cui guida il visitatore dentro la storia.
Ogni esperienza viene costruita con un flusso narrativo coerente con gli obiettivi di marketing:
- Introduzione emozionale → per catturare l’attenzione nei primi secondi;
- Interazione guidata → per far esplorare ambienti o prodotti in modo intuitivo;
- Conclusione attiva → con una call-to-action o un form integrato per raccogliere lead.
In questo modo, la VR diventa parte integrante del funnel fieristico: attira, coinvolge e converte.
Integrazione nello stand
Integrare la VR nello stand è oggi semplice e modulare.
Le soluzioni più usate includono:
- Corner dedicato con 1–2 visori e monitor di proiezione sincronizzati;
- Aree demo immersive con grafiche coordinate e illuminazione d’effetto;
- Totem interattivi WebXR, accessibili anche senza visore, che il visitatore può riattivare dopo la fiera tramite QR code o link.
La realtà virtuale in fiera funziona perché trasforma lo spazio fisico in un’esperienza narrativa digitale.
Unisce tecnologia, design e comunicazione per far vivere al visitatore un’esperienza che ricorda il brand molto più a lungo di una brochure o di un video statico.
Perchè utilizzare la Realtà Virtuale in fiera e a chi è adatta questa esperienza?
Ogni anno le aziende investono migliaia di euro in fiere per “esserci”.
Stand curati, grafiche accattivanti, brochure stampate, personale pronto a parlare con chi passa.
Eppure, dopo tre giorni di evento, i risultati concreti sono spesso deludenti:
- I visitatori guardano, ma non si fermano.
- Lo stand si confonde tra decine di altri.
- Il messaggio si perde tra rumore, distrazioni e stimoli visivi continui.
- I lead raccolti finiscono dimenticati in un foglio Excel, senza un reale ritorno.
In un contesto dove ogni secondo d’attenzione vale oro, la vera domanda è:
Come puoi distinguerti davvero e lasciare un ricordo che duri anche dopo la fiera?
La verità è che lo stand tradizionale non basta più.
Oggi i visitatori non vogliono solo “vedere”, vogliono vivere.
Entrare in un mondo, toccare un’idea, sentirsi parte di una storia.
E se tu non glielo permetti, lo farà qualcun altro.
Non è più sufficiente “essere presenti” in fiera. Per ottenere attenzione, serve creare esperienze memorabili.
Un dato parla chiaro: il 91% degli acquirenti preferisce contenuti interattivi o visivi rispetto a quelli statici.
Chi riesce a creare un’esperienza immersiva e interattiva cattura subito lo sguardo, genera curiosità e trasforma ogni contatto in un momento memorabile.
Ogni azienda che resta ferma al vecchio approccio, banner, video, roll-up, rischia di diventare invisibile in mezzo a un mare di messaggi identici.
Perché quando tutti comunicano allo stesso modo, l’unico modo per emergere è cambiare il linguaggio.
E oggi, quel linguaggio si chiama esperienza.
La Realtà Virtuale (VR) è lo strumento più potente per trasformare la presenza in fiera da passiva a partecipativa.
Con una sola installazione, puoi:
- Attirare l’attenzione anche da lontano, con un visore o uno schermo che mostra un mondo nuovo.
- Coinvolgere il pubblico facendolo vivere il tuo prodotto dall’interno, anziché spiegarlo.
- Ridurre costi e logistica, mostrando in VR ciò che non puoi portare fisicamente allo stand.
- Raccogliere lead qualificati, integrando form o QR code direttamente dentro l’esperienza.
- Rafforzare la percezione di innovazione, posizionandoti come azienda moderna e all’avanguardia.
La VR non è solo una “tecnologia da provare”: è una strategia di comunicazione immersiva che unisce emozione e misurabilità.
Ogni persona che indossa un visore non dimenticherà facilmente ciò che ha vissuto, e questo significa essere ricordati più a lungo di chiunque altro.
A chi è adatta la Realtà Virtuale in fiera
La Realtà Virtuale in fiera si adatta perfettamente a tutte le aziende che:
- Vendono prodotti o servizi complessi e vogliono spiegarli in modo visivo e immediato.
- Operano in settori tecnici o industriali, dove è difficile portare fisicamente i macchinari o ricreare processi dal vivo.
- Lavorano nel B2B, e vogliono aumentare l’impatto emotivo di una presentazione commerciale.
- Gestiscono brand innovativi, attenti al posizionamento e alla percezione di modernità.
- Partecipano a fiere internazionali o multisede, e vogliono replicare la stessa esperienza in più eventi, senza costi aggiuntivi.
È particolarmente indicata per i settori:
- Automotive, Industria, Design, Turismo, Formazione, Energia, Food & Beverage, Finanza, Farmaceutico.
Se oggi ti affidi ancora a roll-up e brochure, stai parlando un linguaggio che il pubblico non ascolta più.
Con la realtà virtuale in fiera, invece, crei un’esperienza che il pubblico vive, condivide e ricorda.
La Realtà Virtuale in fiera non è solo una moda passeggera: è il nuovo standard per farsi notare e restare impressi.
7 Soluzioni pratiche di Realtà Virtuale in fiera
La realtà virtuale in fiera permette di creare esperienze immersive capaci di attrarre visitatori, comunicare innovazione e generare lead di qualità.
Tutte queste esperienze possono essere fruite in diversi modi, senza limiti tecnologici o logistici:
- Da visore VR, per un’esperienza completamente immersiva in stand o aree dedicate.
- Da smartphone o tablet, semplicemente scansionando un QR-code o toccando un chip NFC integrato su materiali promozionali (brochure, totem, gadget, cataloghi).
- Da bigliettino da visita intelligente, dotato di QR-code o chip NFC, che attiva immediatamente l’esperienza VR personalizzata.
Questo significa che ogni visitatore può accedere al contenuto prima, durante o dopo la fiera, ovunque si trovi rendendo la VR una soluzione scalabile e persistente nel tempo.
1. Tour virtuali nei centri di produzione
Porta i visitatori dentro il cuore della tua azienda.
Con una semplice scansione o con il visore, possono esplorare in prima persona i tuoi impianti produttivi, osservare i processi, scoprire materiali e comprendere l’eccellenza del tuo know-how.
Valore: comunica trasparenza, competenza e autenticità, rendendo tangibile la qualità aziendale.
Ideale per: industria manifatturiera, food, automotive, energia, design.
Accessibile da: visore, QR-code o NFC su gadget, brochure o bigliettini da visita.
2. Tour virtuali nei luoghi di installazione dei prodotti
Mostra ai visitatori come i tuoi prodotti funzionano nel mondo reale: case, uffici, spazi pubblici o impianti industriali.
Possono muoversi all’interno dell’ambiente, osservare i dettagli e capire immediatamente il valore della tua soluzione.
Valore: permette di visualizzare in tempo reale il funzionamento e l’integrazione del prodotto.
Ideale per: edilizia, arredamento, impiantistica, energia, automazione.
Accessibile da: visore VR, smartphone via QR-code o NFC su cataloghi e materiali promozionali.
3. Simulatori per provare prodotti o servizi
Consenti ai visitatori di provare virtualmente ciò che vendi.
Con un visore o direttamente dal proprio smartphone, possono simulare l’uso di un macchinario, la guida di un’auto o l’interazione con un software.
Valore: trasforma la dimostrazione in esperienza diretta, aumentando comprensione e fiducia.
Ideale per: automotive, tecnologia industriale, sanità, formazione, fintech.
Accessibile da: visore, QR-code su totem o bigliettino NFC per attivare la demo interattiva.
4. Giochi e challenge con classifica giornaliera
Crea esperienze ludiche che attirano pubblico e raccolgono lead qualificati.
I visitatori partecipano a mini-sfide in VR o WebVR, scalano classifiche giornaliere e ricevono premi o menzioni personalizzate.
Ogni interazione diventa un’occasione per raccogliere dati di contatto.
Valore: aumenta il traffico allo stand, stimola il passaparola e trasforma la fiera in evento virale.
Ideale per: eventi consumer, tech, sportivi, brand B2C.
Accessibile da: visore VR, smartphone via QR-code o NFC su gadget o badge personalizzati.
5. Showroom virtuale interattivo
Offri uno spazio digitale dove i visitatori possono esplorare prodotti in 3D, ruotarli, aprire hotspot informativi e configurare varianti in tempo reale.
L’esperienza può essere fruita direttamente da visore o condivisa tramite un link QR o un bigliettino NFC, continuando anche dopo la fiera.
Valore: presenta l’intero catalogo senza limiti di spazio e mantiene vivo il contatto nel tempo.
Ideale per: arredamento, moda, tecnologia, luxury, retail.
Accessibile da: visore, QR-code o NFC su qualsiasi supporto fisico.
6. Storytelling immersivo del brand
Trasforma il tuo stand in un racconto.
Attraverso un’esperienza VR o WebXR, i visitatori vivono la storia, i valori e la visione del tuo brand come un viaggio emozionale dentro mondi simbolici, ambienti 3D o video a 360°.
Valore: crea connessioni emotive, rafforza l’identità e valorizza la percezione di innovazione.
Ideale per: brand premium, startup, aziende orientate alla comunicazione e alla sostenibilità.
Accessibile da: visore, QR-code su brochure o NFC su bigliettini da visita aziendali.
7. Simulazioni di manutenzione o montaggio
Mostra in modo pratico come utilizzare, installare o mantenere un prodotto, con istruzioni passo-passo in ambiente VR o WebXR.
Il visitatore può seguire un tutorial interattivo direttamente dal visore o dal proprio smartphone.
Valore: semplifica la comunicazione tecnica e aumenta la percezione di affidabilità.
Ideale per: edilizia, energia, industria meccanica, medicale, domotica.
Accessibile da: visore VR, QR-code o NFC integrato nei materiali informativi o nei gadget tecnici.
Tutte queste esperienze dimostrano che la realtà virtuale in fiera non è più limitata ai visori.
Grazie alle tecnologie WebXR, QR-code e NFC, ogni interazione fisica, un catalogo, un gadget, un bigliettino da visita, può diventare una porta verso un’esperienza immersiva.
In questo modo, la tua presenza in fiera non finisce allo stand: continua ovunque il pubblico porti con sé il tuo brand.
Case Study di successo di Realtà Virtuale in fiera
Come HoTy ha ottenuto 68 contatti qualificati in fiera grazie a una soluzione di Realtà Virtuale
La sfida
HoTy S.R.L., azienda specializzata in soluzioni tecnologiche per hotel e smart room, voleva rendere la propria presenza in fiera più efficace e memorabile.
Nonostante la qualità dei prodotti, i visitatori non riuscivano a percepirne il reale valore solo attraverso brochure o video dimostrativi.
Serviva un modo per mostrare la tecnologia in azione, coinvolgere il pubblico e trasformare l’interesse in contatti reali.
La soluzione
Abbiamo sviluppato per HoTy una soluzione di Realtà Virtuale accessibile da visore e da browser, senza app o software da installare.
I visitatori potevano entrare virtualmente in una stanza d’hotel reale, arredata e accessoriata con dispositivi HoTy: serrature elettroniche, sensori, sistemi di controllo luci e comfort.
Ogni ambiente conteneva hotspot interattivi e video che spiegavano il funzionamento di ogni tecnologia.
L’esperienza era accessibile:
- da visori VR posizionati allo stand,
- da smartphone tramite QR-code,
- o da chip NFC integrati nei materiali promozionali.
Inoltre, ciò che vedeva chi indossava il visore veniva proiettato su un monitor nello stand, attirando costantemente nuovi visitatori e trasformando ogni sessione in uno spettacolo collettivo.
La soluzione è stata progettata in modo scalabile, per essere riutilizzata anche in altri eventi o contesti di vendita.
Il risultato
Durante la fiera di Rimini, lo stand HoTy è diventato uno dei più visitati del padiglione.



In soli quattro giorni, l’esperienza ha generato 68 contatti altamente qualificati, tutti interessati alle soluzioni per smart room.

“L’esperienza è stata notevole e incredibilmente coinvolgente. Perfetta per attrarre persone allo stand e generare interesse autentico. I risultati sono stati davvero gratificanti.” – Alessandra D’Antoni | Founder & Head of Marketing – HoTy S.R.L.
Il valore strategico
Con questo progetto, HoTy ha:
- Aumentato il tempo medio di permanenza dei visitatori nello stand.
- Reso tangibile il funzionamento delle proprie tecnologie.
- Rafforzato il posizionamento come brand innovativo.
- Creato un’esperienza facilmente replicabile in altri eventi e campagne di vendita.
Per Arweb, questo progetto rappresenta l’essenza del marketing immersivo: tecnologia scalabile, emozione e risultati misurabili.
Cofidis: un simulatore VR per spiegare in modo immersivo il funzionamento di PAGODIL
La sfida
Durante il NETCOMM FORUM 2024, Cofidis voleva presentare PAGODIL, il suo sistema di pagamento dilazionato, in un modo chiaro, interattivo e innovativo.
Le presentazioni tradizionali risultavano troppo statiche e non trasmettevano i vantaggi del servizio in modo esperienziale.
Obiettivo: creare uno stand che comunicasse innovazione a prima vista.
La soluzione
Abbiamo realizzato un simulatore in Realtà Virtuale dedicato, accessibile da visore e via WebXR, per permettere ai visitatori di sperimentare il funzionamento di PAGODIL in prima persona.
L’esperienza guidava l’utente attraverso un percorso interattivo che simulava il processo di pagamento, mostrando passo dopo passo la semplicità e i benefici del servizio.
L’attivazione avveniva sia tramite visori VR in stand.



Il risultato
Lo stand Cofidis è diventato uno dei più visitati dell’evento.
L’esperienza VR ha:
- Aumentato il tempo medio di permanenza dei visitatori.
- Rafforzato la percezione di innovazione del brand.
- Differenziato Cofidis dalla concorrenza, attirando l’attenzione dei media e dei potenziali partner.
Il valore strategico
La VR si è dimostrata uno strumento capace di unire comunicazione, formazione e interazione, rendendo chiaro un concetto complesso attraverso un’esperienza diretta e memorabile.
Cofidis è riuscita a trasformare un prodotto finanziario astratto in un’esperienza concreta e accessibile, posizionandosi come azienda pioniera nel digital banking esperienziale.
Sia HoTy che Cofidis dimostrano che la Realtà Virtuale in fiera non è solo spettacolo, ma una leva strategica per generare risultati concreti.
Quando progettata con un approccio scalabile e accessibile, visore, QR-code, NFC. diventa un ponte tra esperienza e conversione.
Il punto chiave è che oggi non serve più “avere un visore”: basta uno smartphone per vivere l’esperienza, con la stessa efficacia e impatto emotivo.
È qui che nasce il vero vantaggio competitivo: rendere immersivo ciò che prima era solo informativo.
Vantaggi concreti per le aziende che utilizzano la Realtà Virtuale in fiera
Integrare la Realtà Virtuale (VR) nelle fiere non è più un esperimento tecnologico, ma una strategia concreta di marketing esperienziale capace di unire visibilità, coinvolgimento e conversione.
Ecco i vantaggi reali e misurabili per le aziende che scelgono di innovare la propria presenza fieristica.
1. Attiri l’attenzione in pochi secondi
In un contesto affollato e competitivo, la VR è la chiave per distinguersi.
I visitatori vengono attratti dallo stand come da un magnete visivo: si fermano, osservano, partecipano.
Un’esperienza immersiva genera naturalmente curiosità e afflusso, creando code e passaparola spontaneo.
Risultato: fino al +200% di traffico allo stand rispetto a un allestimento tradizionale.
2. Aumenti il coinvolgimento e il tempo di permanenza
La VR trasforma i visitatori da spettatori passivi a partecipanti attivi.
Ogni persona vive il prodotto in prima persona, interagendo con ambienti, processi e narrazioni personalizzate.
Questo aumenta il tempo medio di permanenza nello stand e, di conseguenza, le opportunità di dialogo con il team commerciale.
Risultato: +60% di tempo medio di interazione rispetto ai formati statici.
Beneficio diretto: più conversazioni di qualità, più probabilità di conversione.
3. Spieghi prodotti complessi in modo semplice e visivo
Con la VR puoi mostrare ciò che non puoi fisicamente portare in fiera: impianti industriali, ambienti produttivi, macchinari di grandi dimensioni, o servizi intangibili.
Attraverso un visore o un semplice QR-code, i visitatori comprendono subito il funzionamento del prodotto.
Risultato: riduzione del 40% dei tempi medi di spiegazione commerciale.
Valore: chiarezza, impatto e professionalità immediata.
4. Riduci i costi e semplifichi la logistica
Un solo visore o una singola esperienza WebXR può sostituire metri quadrati di esposizione fisica.
Non servono trasporti complessi, montaggi costosi o personale aggiuntivo: tutto vive in digitale, in modo sostenibile e riutilizzabile.
Risultato: fino al –50% sui costi di allestimento e trasporto.
Beneficio: una fiera più leggera, efficiente e green.
5. Generi lead qualificati in modo naturale
Ogni esperienza può essere integrata con sistemi di lead generation: form digitali, classifiche, QR personalizzati, o raccolta dati automatica all’avvio dell’esperienza.
Chi partecipa lascia i propri contatti con piacere, perché l’esperienza stessa genera valore.
Risultato: tassi di conversione fino al +35% rispetto ai moduli tradizionali.
Beneficio: database profilati e follow-up più efficaci.
6. Estendi l’esperienza oltre la fiera
Grazie a QR-code e chip NFC integrati su cataloghi, gadget o bigliettini da visita, la tua esperienza non termina allo stand.
Il visitatore può rivivere la demo o lo showroom virtuale ovunque, anche settimane dopo, mantenendo vivo il legame con il brand.
Risultato: continuità della comunicazione post-evento.
Valore: più memorabilità, più occasioni di conversione.
7. Rafforzi l’immagine di marca e il posizionamento
Uno stand VR comunica innovazione, modernità e attenzione al cliente.
Trasmette la percezione di un’azienda evoluta, capace di unire tecnologia e valore umano.
È un messaggio potente, che rafforza la brand awareness e la reputazione a lungo termine.
Risultato: incremento percepito di valore e affidabilità del brand.
Beneficio: posizionamento premium nel proprio mercato di riferimento.
La Realtà Virtuale in fiera non è solo una tendenza: è una leva strategica per attrarre, emozionare e convertire.
Con una sola esperienza puoi:
- Mostrare ciò che non puoi portare fisicamente.
- Coinvolgere i visitatori in modo attivo.
- Generare contatti qualificati in modo naturale.
- Estendere l’impatto del tuo stand oltre la durata dell’evento.
E tutto questo accessibile da visore, QR-code o NFC, ovunque e in qualsiasi momento.
Un nuovo modo di comunicare, che unisce concretezza e meraviglia.
Quanto costa integrare la Realtà Virtuale in fiera
I costi dipendono da contenuti, livello di interazione, durata della demo, numero di device in stand e necessità di integrazioni (lead form, analytics, sincronizzazioni su schermi esterni).
La differenza vera la fa l’approccio.
Perché con noi spendi meno e ottieni di più
- Abbiamo una divisione verticale dedicata solo agli stand fieristici.
- Disponiamo di un catalogo di esperienze VR già pronte, collaudate in contesti reali, che adattiamo ai contenuti specifici del brand (ambienti, modelli 3D, testi, hotspot, call to action).
- Questo ci permette di ridurre drasticamente tempi e complessità, mantenendo standard qualitativi molto alti.
Impatto sul budget
- A parità di qualità, le nostre soluzioni possono costare fino a 1/10 rispetto a fornitori non specializzati nel settore fieristico che sviluppano tutto da zero.
- L’azienda nostra cliente paga l’adattamento e la personalizzazione, non l’invenzione ex novo dell’intera esperienza.
Cosa incide sul preventivo finale (in sintesi)
- Numero e tipologia di scenari/ambienti da personalizzare.
- Presenza di modelli 3D forniti dal cliente o da creare/ottimizzare.
- Livello di interazione (hotspot, configuratori, simulazioni guidate).
- Setup in stand: visori, monitor di mirroring, totem, QR/NFC distribuiti.
- Integrazioni (raccolta lead, analytics, tracciamenti, export dati).
- Estensione post-fiera (accesso via QR/NFC su cataloghi, gadget e biglietti).
Cosa ottieni sempre
- Esperienza VR/WebXR pronta all’uso, personalizzata sul tuo racconto.
- Scalabilità (riutilizzo in altre fiere, eventi, rete vendita).
- Assistenza on-site e formazione rapida del team.
- Materiali attivabili con QR-code e NFC per estendere la demo oltre lo stand.
Domande frequenti (FAQ) sull’utilizzo della Realtà Virtuale in fiera
Quanto costa realizzare un’esperienza di Realtà Virtuale in fiera?
Il costo varia in base al livello di interazione, alla complessità dei contenuti e al numero di dispositivi in uso.
Noi di Arweb, grazie alla divisione verticale dedicata agli stand fieristici, disponiamo di esperienze VR già pronte che adattiamo ai contenuti del brand.
Questo ci consente di offrire soluzioni di altissima qualità a un decimo del costo rispetto ad aziende non specializzate che sviluppano tutto da zero.
Serve un visore per provarla?
No, non necessariamente.
Le nostre esperienze VR sono accessibili sia da visore, per un’immersione totale, sia da smartphone o tablet, semplicemente scansionando un QR-code o toccando un chip NFC su cataloghi, gadget o bigliettini da visita.
Posso usarla anche dopo la fiera?
Sì.
Tutte le esperienze sviluppate da Arweb sono scalabili e riutilizzabili.
Puoi renderle accessibili anche dopo l’evento, su sito web, e-mail, presentazioni o materiali promozionali, estendendo l’impatto ben oltre la durata della fiera.
In quanto tempo si realizza un progetto di Realtà Virtuale in fiera?
In genere bastano 3–6 settimane per progettare, personalizzare e collaudare l’esperienza, grazie ai nostri template VR modulari già testati in eventi reali.
Tempistiche più rapide sono possibili quando i modelli 3D o i contenuti visivi vengono forniti dal cliente.
Quali aziende possono trarne maggior vantaggio?
La Realtà Virtuale in fiera è ideale per aziende che vogliono spiegare prodotti complessi, attrarre visitatori e differenziarsi.
È perfetta per i settori tecnologico, manifatturiero, arredamento, edilizia, turismo, automotive e finance, ma può essere adattata a qualsiasi brand che voglia trasformare la propria presenza in fiera in un’esperienza memorabile.
Cosa rende Arweb diversa da altri fornitori?
Arweb è l’unica azienda italiana con una divisione verticale dedicata esclusivamente alle soluzioni immersive per stand fieristici.
Non ci limitiamo a creare esperienze VR, ma progettiamo strategie complete di engagement, integrate con sistemi di raccolta lead e marketing automation.
Ogni progetto nasce per attrarre, emozionare e convertire.
Conclusioni
La Realtà Virtuale in fiera non è più una semplice attrazione: è una leva strategica per trasformare ogni stand in un’esperienza che comunica, emoziona e converte.
Che tu stia cercando un fornitore unico in grado di occuparsi dell’allestimento e della soluzione immersiva chiavi in mano, oppure che tu abbia già un allestitore di fiducia e voglia affidarci solo la realizzazione dell’esperienza VR, noi di Arweb possiamo supportarti in entrambi i casi.
Grazie alla nostra divisione verticale Immersive Stand, dedicata agli stand fieristici, progettiamo esperienze immersive ad altissimo impatto, personalizzabili e pronte per generare risultati concreti già dal primo evento.
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