In questo articolo vedremo i motivi principali per cui la realtà aumentata è considerata un vero e proprio superpotere per i brand.
L’evoluzione degli annunci pubblicitari
Siamo nel 2022 e i consumatori finali prestano sempre meno attenzione agli annunci pubblicitari, che oltre ad essere costosi sono anche molto invasivi, portando a risultati non troppo soddisfacenti.
I brand necessitano quindi di trovare nuovi modi per connettersi con il proprio target di riferimento, e la realtà aumentata diventa un ottimo mezzo per promuovere il proprio brand, i propri prodotti o i propri servizi trasformando un annuncio pubblicitario in un’esperienza coinvolgente.
Con la realtà aumentata non si tratta di convincere i consumatori, ma piuttosto di fare in modo che essi vivano delle esperienze uniche che vengano condivise con altre persone.

Perché utilizzare la realtà aumentata nel marketing?
Sono diversi i motivi per la quale i brand dovrebbero iniziare ad integrare delle esperienze AR all’interno delle proprie campagne di marketing, tra i principali troviamo:
- L’AR Emoziona e coinvolge 3 volte di più rispetto alle tradizionali forme di comunicazione online quali testi, foto e video;
- Differenzia rispetto alla concorrenza;
- Migliora i risultati delle campagne di comunicazione da un +100% a un +400%.
… e la lista potrebbe continuare.
Inoltre, ogni esperienza che sviluppiamo non ha bisogno di applicazioni dedicate da scaricare: le nostre esperienze di realtà aumentata funzionano tutte senz’App, quindi attraverso un semplice link accessibile in qualunque parte del mondo.

La realtà aumentata è un superpotere per i brand
La realtà aumentata è un vero e proprio superpotere che i brand nel 2022 non possono proprio farne a meno, indipendentemente dal settore.
Ma, da grandi poteri…… derivano grandi responsabilità.
L’errore molto comune da parte delle aziende che approcciano inizialmente questa nuova tecnologia è quello di voler lanciare campagne di realtà aumentata troppo complesse, senza che i propri clienti siano stati educati su come interagire attraverso esperienze più semplici ed “di primo livello”.
Non è la tecnologia che non funziona.
Sono gli utenti finali che non capiscono come interagire con i contenuti virtuali del brand perché non l’hanno mai fatto con esperienze più semplici.
Anche un semplice bigliettino da visita in realtà aumentata può essere un buon punto di partenza per potenziare il tuo brand ed emozionare i tuoi clienti.

Come iniziare ad utilizzare l’AR all’interno delle proprie campagne di marketing?
Aziende come la nostra hanno il ruolo di progettare e sviluppare fantastiche esperienze di realtà aumentata senz’App per permettere ai nostri clienti di raggiungere gli obiettivi desiderati.
Prima di identificare la campagna AR ideale, bisogna aver bene in chiaro i seguenti punti:
- Chi è il target di riferimento?
La tua azienda si rivolge a clienti finali (B2C) o ad aziende (B2B)?
- Qual è il percorso d’acquisto (nel dettaglio) del consumatore finale (B2B o B2C)?
Analizzare nel dettaglio il percorso d’acquisto del tuo cliente permette di capire il tipo di esperienza da scegliere e dove veicolarla.
- Quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere?
Aumentare il traffico sul sito web? Aumentare la condivisione dell’esperienza sui social? Aumentare le conversioni nelle vendite? Migliorare la conoscenza del brand? Creare maggiore coinvolgimento con il brand?

I prossimi step?
Dopo aver definito bene questi tre punti cardine, si definiscono altri punti, tra cui:
- Distribuzione: quale piattaforma ospiterà l’esperienza?
Ci sono diversi fattori che determinano che tipo di piattaforma software scegliere, tra cui: budget, tempo a disposizione, qualità dell’esperienza.
- Creatività: quali saranno gli step dell’esperienza?
Cosa si vuole far fare all’utente per tutta la durata dell’esperienza?
- Punti di accesso: come si accederà all’esperienza?
L’esperienza dove verrà veicolata?
Attraverso i social media? Tramite il sito web / e-commerce? Attraverso agenti commerciali? Attraverso email marketing? ecc…
Una volta definiti anche questi ultimi punti si procede con la progettazione, lo sviluppo, e infine il lancio della campagna WebAR.

Dati e analytics
Come qualsiasi campagna di marketing, bisogna iniziare, testare, analizzare i risultati ed aggiustare il tiro fino al raggiungimento dell’obiettivo desiderato. E’ quindi di fondamentale importanza analizzare nel dettaglio i dati della campagna.
Ma quali sono i dati principali che ci permettono di capire se una campagna AR ha avuto un buon riscontro?
- Tempo di permanenza all’interno dell’esperienza: più è alto e più gli utenti finali sono rimasti coinvolti;
- Engagement rate: ovvero il numero totale di interazioni che l’utente ha avuto con un contenuto digitale, e questo dato risulta di fondamentale importanza per sapere quanto quel contenuto sia ben connesso con l’utente.
Con i dati non solo possiamo vedere quante volte è stato visto un contenuto, per quanto tempo e il numero di interazioni che ha ricevuto, ma anche come si è comportato l’utente con quel contenuto nel proprio ambiente.

Vuoi approfondire nel dettaglio come la realtà aumentata può essere utile per potenziare la comunicazione del tuo business?
In base al tuo obiettivo, studiamo l’esperienza che meglio si addice e la sviluppiamo per raggiungere l’obiettivo desiderato.