Una nuova era sta per iniziare (e l’Immersive Storytelling avrà un ruolo chiave)
I progressi che stiamo vedendo con l’Intelligenza Artificiale (AI) sono solo la punta dell’iceberg.
C’è qualcosa di molto più grande all’orizzonte, ancora invisibile alla maggior parte delle persone.
Così come l’AI ha fatto irruzione nelle nostre vite in modo dirompente, lo stesso accadrà con un’insieme di nuove tecnologie ancora estranee a molti: la Realtà Aumentata e le tecnologie immersive.
Accadrà in modo più graduale, ma accadrà.
Perché i nostri bisogni non cambiano.
Sono le tecnologie a cambiare.
A evolversi.
Ci aiutano a risolvere gli stessi problemi, ma in modo più veloce, più efficiente e più efficace.
Pensa all’AI: non ha creato nulla di nuovo, ha semplicemente accelerato e migliorato ciò che già facevamo.
Ci consente di raggiungere i nostri obiettivi con meno risorse e maggior precisione.
Un esempio concreto?
Fino a poco tempo fa, per ottenere una foto professionale di un piatto da ristorante serviva:
- Preparare il piatto con uno chef
- Impiattarlo con cura
- Allestire un set luci
- Ingaggiare un fotografo professionista
- Passare ore tra shooting e post-produzione
Oggi basta un prompt.
Una semplice frase scritta.
E in pochi secondi è possibile ottenere una foto ultra realistica: perfetta per menu, siti o campagne social.
A costi quasi nulli.
Questo è il vero potere dell’innovazione:
Non è creare nuovi mercati o “rivoluzionarli”, è migliorare quelli già esistenti.
L’innovazione è, semplicemente, risolvere meglio un bisogno già presente.
Lo schema si ripete. Sempre.
Anche prima degli anni 2000, le persone volevano condividere, raccontarsi, socializzare, ma questo accadeva con incontri di persona.
Poi sono arrivati Facebook e i social.
E ciò che prima aspettavi di sentire dopo giorni, oggi lo vedi in tempo reale dallo smartphone.
Non è cambiato il bisogno.
È cambiato il mezzo.
Lo stesso è accaduto per l’informazione.
Mentre un tempo servivano ore di ricerca in biblioteca, oggi basta una ricerca su Google o una domanda all’AI per ottenere in pochi secondi tutto quello che ti serve.
Amazon non ha inventato lo shopping: lo ha reso più semplice, veloce e accessibile. Ha portato il negozio dentro casa.
E l’iPhone?
Ha trasformato un semplice telefono in uno strumento per comunicare, lavorare e acquistare.
Le tecnologie che vincono sono quelle che risolvono problemi reali in modo sempre migliore, non quelle che sembrano futuristiche ma non servono a nulla.
Ma cosa c’entra tutto questa introduzione con l’Immersive Storytelling e le tecnologie immersive?
Ci arriviamo subito.
Prima voglio che tu abbia ben chiaro un concetto fondamentale:
L’innovazione non crea nulla di nuovo. Migliora ciò che già esiste con un focus sul risolvere problemi ed esigenze reali.
E le tecnologie immersive? Non fanno eccezione.
Sono nate per rispondere a bisogni reali, ma in modo più coinvolgente.
Più memorabile.
Più umano.
Il Metaverso: il classico esempio di innovazione fatta male
Quando si parla di tecnologie immersive l’esempio che salta alla testa a chiunque è il “Metaverso”, che come abbiamo visto non ha mai preso piede…
Perché questo famoso Metaverso di Zuckerberg non ha mai avuto questo gran successo?
Semplice: non risolveva un problema reale.
Chi ha davvero bisogno di indossare un visore per parlare con un avatar in un mondo finto da videogioco?
Forse i gamer. Ma per la maggior parte delle persone è scomodo, lento e poco utile.
Ed è qui che le tecnologie immersive hanno (momentaneamente) fallito.
Ed è un peccato.
Perché queste hanno un potenziale enorme, al pari (se non superiore) all’Intelligenza Artificiale.
Ci permettono di interagire con il mondo virtuale, come se fosse reale.
Ma per fare in modo che vengano utilizzate con successo, bisogna rispondere bene a questa domanda:
Quali problemi reali del mercato è possibile risolvere con queste nuove tecnologie?
Lo vedremo nel dettaglio in questa guida (esplorando nel dettaglio tutti i singoli settori), ma prima lascia che ti dia un assaggio.
Non siamo fatti per vivere davanti a uno schermo.
Non ci siamo evoluti per migliaia di anni per passare il nostro futuro davanti a display bidimensionali.
Siamo nati per muoverci in ambienti tridimensionali.
Lo percepiamo chiaramente quando facciamo una riunione su Zoom: non è la stessa cosa che essere nella stessa stanza con altre persone.
Immagina invece di poter proiettare accanto a te, nella tua stanza a casa, amici e colleghi, permettendo loro di vedere e interagire con i tuoi stessi oggetti.
Ti sembra fantascienza?
Beh… Guarda questo video:
Ciò che vedi è la funzionalità del nuovo visore Apple Vision Pro. Non si tratta più di una semplice videochiamata…
Ora potresti pensare: “Ma non è realistico!”
E’ vero, non lo è per niente.
Non ancora.
E oltre a quello, i visori che proiettano questi contenuti sono ancora troppo ingombranti, pesanti e poco estetici.
Ma questo è solo l’inizio.
Ci mostra chiaramente dove stiamo andando, e il ruolo che le tecnologie immersive avranno: farci interagire a distanza come se fossimo già fisicamente presenti.
Presto reale e digitale si fonderanno.
Immagina quando questi limiti saranno superati.
Quando gli ologrammi saranno talmente realistici da rendere indistinguibile ciò che è fisico da ciò che è digitale.
Pensi che non ci arriveremo mai? O che ci vorranno altri 20/30 anni per arrivarci?
Ti mostro altri due video (di un anno fa), rispettivamente di Realtà Aumentata e Realtà Virtuale:
- Una macchina virtuale che viene posizionata in Realtà Aumentata all’interno dell’ambiente reale
2. Un ambiente di Realtà Virtuale ricreato completamente
Sono già sorprendentemente realistici, vero?
Ora considera questo: il mercato dell’Intelligenza Artificiale (che permette a queste esperienze di diventare sempre più realistiche), stimato a 184 miliardi di dollari nel 2024, crescerà fino a 826 miliardi nel 2030.
Una crescita di quasi 5 volte in 6 anni, con un effetto moltiplicatore anno per anno.
Non so se comprendi bene l’idea della crescita esponenziale.
Molti la sottovalutano, perché non riescono a visualizzarne l’impatto.
E pensano che servirà molto più tempo per arrivare a certi risultati.
Per farti comprendere al meglio il concetto di crescita esponenziale, ti faccio un piccolo gioco.
Immagina un bicchiere vuoto (tecnicamente un bicchiere è fatto di vetro ed è pieno d’aria, ma cerca di seguirmi).
Mettici dentro dei batteri e lasciali replicare, dando loro del cibo.
Il processo di replicazione raddoppia il numero di batteri ogni minuto.
Dopo 60 minuti il bicchiere è pieno, e siccome non c’è più spazio per il cibo, i batteri muoiono.
La domanda è: quale percentuale del bicchiere è piena al minuto 55′?
Quanto diresti? Pensaci un attimo…
Ti invito a divertirti per risolvere questo quesito da solo. (Non farlo fare a Chat GPT 😉)

Spero tu abbia impiegato il giusto tempo per risolverlo da solo 😉
Al minuto 55, i batteri hanno riempito solo il 3,125% del bicchiere. Ma come può essere?
Semplice: se raddoppiano ogni minuto e riempiono l’intero bicchiere in 60 minuti, allora avranno riempito metà del bicchiere il minuto prima del 60esimo (o il 50% dopo 59 minuti), metà di questo il minuto prima del 59esimo (o 25% dopo 58 minuti) e così via.
Nell’immagine di seguito trovi il riassunto degli ultimi 10 minuti fino alla fine.

Vedendo questo grafico sembra ovvio vero? E invece non lo è per niente.
Ti dico solo che la risposta media all’indovinello è tra il 50% e il 90%… ben lontano dai 3,125%!
Spero che tu abbia indovinato 😉
Questo indovinello serve per farti capire che dalla crescita esponenziale che stiamo avendo…. Non è surreale pensare che ci siano cambiamenti radicali da un anno all’altro.
O anche di mese in mese, se vogliamo dirla tutta.
Ed è proprio dove ci troviamo oggi.
L’utilizzo quotidiano delle nuove tecnologie immersive sembra ancora lontano, ma la tecnologia sta evolvendo ad una velocità senza precedenti.
Quando tutti i limiti tecnici verranno superati (e non ci vorrà poi così tanto), il mercato esploderà.
La vera domanda è: ti farai trovare pronto per cavalcare l’onda o ti farai travolgere?
Cosa troverai in questa guida
Questa guida è strutturata in 8 sezioni principali, e ti permetterà di comprendere a pieno diversi aspetti delle nuove tecnologie immersive, tra cui:
📌 PERCHÉ
Perché queste tecnologie sono fondamentali per raccontare storie che emozionano, restano impresse e spingono all’azione. (Con anche una mia esperienza personale nell’utilizzo di queste nuove tecnologie).
📌 COSA
Esploreremo nel dettaglio tutte le soluzioni e tecnologie che ruotano alla base dell’Immersive Storytelling, entrando in profondità su ognuna in termini pratici su cosa è possibile fare attualmente.
📌 COME
Come si applica l’Immersive Storytelling nella pratica, nei diversi settori: arte, musei, moda, arredamento ecc, analizzando nel dettaglio i problemi specifici che vengono risolti con queste nuove tecnologie in ogni settore.
📌 DOVE
Dove si possono visualizzare queste esperienze: dai dispositivi utilizzati ai canali di distribuzione.
📌 COME INIZIARE
I passi da fare per la realizzazione di un progetto di Immersive Storytelling, dall’ideazione alla pubblicazione fino all’analisi dei dati.
📌 COME SCEGLIERE IL PARTNER DI SVILUPPO E DI CONSULENZA IDEALE
Linee guida per selezionare chi può aiutarti davvero a realizzare il tuo progetto, evitando perdite di tempo e di budget.
📌 COSTI
Quali sono i costi legati alla realizzazione delle esperienze immersive, che come puoi immaginare cambiano di anno in anno.
📌 LE NUOVE OPPORTUNITA’ FUTURE
Le nuove opportunità che si stanno aprendo grazie all’AI e ai progressi hardware, esplorando cosa possiamo aspettarci nei prossimi anni.
Perché questa guida è diversa…
In Italia, e nemmeno all’estero, non troverai nulla di così completo.
Che tu sia un professionista curioso, un brand in cerca di nuove strategie, o una persona che lavora già in questo settore, questa guida ti darà strumenti pratici e visione.
Ho messo insieme oltre 10 anni di esperienza nel settore delle tecnologie immersive.
Che tu sia all’inizio o già immerso in questo mondo, questa guida ti darà gli strumenti pratici per capire, applicare e sfruttare al massimo l’Immersive Storytelling.
Iniziamo.
Indice dettagliato dei contenuti
Indice dei contenuti
Cosa si intende per Immersive Storytelling e perché è fondamentale per raccontare storie che catturano l’attenzione e lasciano il segno?
Te lo ricordi quando è nato internet?
Io non esattamente nel dettaglio, dato che sono nato nel 1996.
Però ho approfondito molto la sua storia.
In particolar modo cosa ha reso possibile: dare a chiunque abbia accesso ad una connessione una finestra con tutto il mondo intero.
Nei primi anni 2000 ci sono stati i primi siti web.
Poi successivamente i primi blog online.
Poi è nato Facebook e i social, e non solo abbiamo avuto una finestra con il mondo intero.
Abbiamo anche avuto la possibilità di connetterci con chiunque.
Oggi, invece, ci troviamo nel bel mezzo di un’altra rivoluzione: quella dell’Intelligenza Artificiale.
Ma torniamo indietro a quando è realmente iniziata questa rivoluzione: il 30 Novembre 2022.
OpenAI, la start-up fondata da Sam Altman, rilascia chatGPT:
Il chatbot di Intelligenza Artificiale in grado di dar risposta a qualsiasi domanda tu gli richieda.
Con l’arrivo di ChatGPT, c’è stata una vera e propria esplosione di queste nuove tecnologie di intelligenza artificiale.
Sia per generare qualsiasi tipologia di contenuto…
Che per automatizzare interi processi.
Ciò che è impressionante non è solo la grandissima precisione di questi tecnologie già oggi nel 2024: ma è la velocità di generazione delle risposte o output finali richiesti.
Ciò che fino a qualche anno fa richiedeva mesi e mesi di lavoro da parte di noi umani, ora ha bisogno solo di pochi giorni, e può essere fatto da macchine intelligenti.
7 giorni su 7.
24 ore su 24.
Senza nessun limite.
E la cosa spaventosa sai qual è?
Questi algoritmi stanno viaggiando ad una velocità senza precedenti.
Ricordi l’esempio introduttivo che ti ho fatto sui batteri all’inizio di questa guida?

Come abbiamo visto, al minuto 0 abbiamo messo dei batteri in un bicchiere vuoto, dando loro del cibo.
Il processo di replicazione raddoppia il numero di batteri ogni minuto.
E come vediamo dalla tabella di seguito (che ti ripropongo), al minuto 51 i batteri hanno riempito lo 0,195%

Solo lo 0,195%!
Al 59esimo minuto, abbiamo appena il 50%.
Ora prendiamo ChatGPT e l’AI in generale, cercando di tenere a mente questo concetto.
In termini numerici, le capacità cognitive degli LLM raddoppiano circa ogni 3/4 mesi, secondo analisi osservate sia da OpenAI che da studi indipendenti.
Il report di OpenAI del 2018, in particolare, mostra che:
“La quantità di potenza computazionale utilizzata per i più grandi progetti di AI è raddoppiata ogni 3.4 mesi dal 2012.”
Anche se il trend ha rallentato dopo il 2020 a causa di limiti hardware, si è passati a ottimizzare l’architettura (es. Mixture of Experts) per mantenere una crescita esponenziale delle performance.
Arrivando ai Benchmark Cognitivi, ovvero prestazioni su compiti complessi, nel report GPT-4 Technical Report (OpenAI, 2023) viene evidenziato che:
- GPT-3.5 superava alcuni benchmark scolastici/universitari.
- GPT-4 ha raggiunto livelli pari o superiori all’umano su test come:
Uniform Bar Exam (90° percentile)
LSAT (88° percentile)
SAT Math (89° percentile)
Riassumendo:

Questo suggerisce un raddoppio funzionale ogni 3/4 mesi, anche se non sempre in termini di parametri, ma in output misurabile (risposte, ragionamento, accuratezza, ecc.).
Ora riprendi l’esempio che ti ho fatto dei batteri.
Le capacità cognitive di ChatGPT adesso raddoppiano ogni anno.
Significa che se oggi è già così… prova a immaginare cosa potrà fare tra 10 anni.
Nel 2022 ChatGPT era come un bravo studente delle scuole superiori.
Sa tante cose, ti aiuta nei compiti, ti scrive testi, ti spiega concetti difficili, sa parlare in più lingue, programmare, organizzarti una giornata, o perfino darti idee per una startup.
Nel 2023 ha raggiunto i livelli di uno studente universitario brillante, capace di aiutarti a scrivere una tesi, fare ricerche complesse, gestire progetti reali.
Oggi è già come avere avere un team di professionisti con te.
Un copywriter, un designer, un consulente legale, e un programmatore… tutti in uno.
E se continua così?
Tra 10 anni, sarà come avere una versione digitale di Elon Musk, Steve Jobs e Leonardo da Vinci messi insieme.
Un’intelligenza che non solo risponde, ma pensa, crea, decide, migliora, apprende da sola e ti accompagna ogni giorno per costruire, innovare, risolvere.
Sarà come avere un co-founder geniale.
Un coach personale che ti conosce meglio di chiunque.
E un esercito di menti brillanti… nel palmo della tua mano.
Ma dove voglio arrivare con tutto ciò?
Al fatto che se già con Internet chiunque ha avuto accesso ad una finestra sul mondo, con l’AI potenzialmente chiunque potrà avere a propria disposizione le migliori competenze del mondo.
Senza limiti.
Le competenze verticali diventeranno sempre di più una commodity, qualcosa alla portata sempre più di tutti.
Se anni fa si è sempre detto: conta più l’esecuzione che le idee, per la prima volta nella storia si potrà avere un rovescio della medaglia.
Conteranno di più le idee strategiche e le idee in termini di esecuzione, perché chiunque potrà avere a disposizione un team di professionisti con competenze ad altissimo livello al proprio servizio.
E la differenza cosa la farà?
Le idee, la creatività, il raccontare una storia in modo diverso, che coinvolga e che si differenzi dalla mole di contenuti generati da AI che sovraffolleranno ancora di più Internet.
Generare testi, immagini e video diventerà sempre di più alla portata di tutti.
E se già Internet ha portato ad un aumento esponenziale della concorrenza, con l’AI questa cose avverrà ancora di più.
Ed è qui che l’Immersive Storytelling fa la differenza.
Questo genere di contenuti sono completamente diversi dai classici a cui sono abituati chiunque.
Permettono di differenziarsi ed emergere in tutto questo rumore che diventerà sempre più forte.
Possiamo definirli come l’innovazione dei contenuti tradizionali, che sono percepiti da tutti come “Piatti”, ovvero che nonostante ci raccontino una storia e facciano leva sulla nostra immaginazione, non ti forniscono una percezione “tridimensionale” che va oltre.
I testi: in maniera oggettiva sono delle righe di testo che mettono insieme parole con il fine di comunicare un concetto o una storia.
Le foto raccontano anch’essi delle storie, facendo leva sull’aspetto visivo. (statico)
I video invece sono il livello successivo alle foto, che permettono di comunicare in modo sempre più coinvolgente e dinamico.
Queste tre forme di storytelling sono quelle a cui ormai siamo abituati ovunque: in strada sui poster, sui social e in TV.
I contenuti di Immersive Storytelling, invece, ci danno l’impressione non solo di leggere o guardare una storia: ma di entrarci dentro in modo tridimensionale, con diversi livelli di interazione.

📖 Siamo partiti dai testi. 🖼️ Abbiamo aggiunto le immagini. 🎥 Poi sono arrivati i video.
🌐 E oggi, con l’Immersive Storytelling, entriamo dentro la storia: contenuti tridimensionali che ci circondano, ci coinvolgono, e ci fanno vivere ogni messaggio in prima persona.
E dato che noi come umani interagiamo per la maggior parte del tempo con il mondo reale, che è tridimensionale e non bidimensionale, siamo maggiormente attratti da questo genere di contenuti 3D…
In breve: con Immersive Storytelling si intende raccontare una storia attraverso contenuti che interagiscono con un ambiente tridimensionale.
E questi sanno catturare l’attenzione, sanno portarti dentro la storia, ma soprattutto sanno emozionare.
Specialmente se pensiamo alle nuove generazioni native digitali: si annoiano con i vecchi approcci e sono perennemente distratti.
Hanno sempre bisogno di nuovi stimoli, ed è ciò che mi ha raccontato il titolare di un museo tempo fa.
“Kevin, il nostro museo va alla grande con i 40enni / 50enni. Ma per le nuove generazioni cambia tutto.
Lo notiamo dal tempo di permanenza davanti alle opere. Le classiche audioguide di spiegazioni non sono più sufficienti.
Se poi andiamo con le generazioni ancora più giovani accompagnate dai genitori o dagli insegnanti, senti proprio come vogliano abbandonare la sala perché annoiati.“
Sicuramente ora ti starai chiedendo: “Ok Kevin, ma quali sono gli esempi concreti di questi contenuti?”
Non ti preoccupare, approfondiremo tutte le diverse tipologie di contenuto di Immersive Storytelling nella prossima sezione, ma prima lascia che ti racconti di come ho iniziato ad utilizzarle io personalmentecon successo all’inizio della mia carriera.
L’Immersive Storytelling cattura, emoziona e coinvolge
Ho iniziato la mia carriera come agente di vendita per una software house all’età di 23 anni.
Questa azienda non aveva una strategia per garantirmi una buona quantità di contatti interessati mensili, il che (con 0 esperienza) mi ha obbligava a percorrere strade alternative: telefonate a freddo e porta a porta.
(Non che siano le migliori strategie per intercettare clienti, ma come dicevo quella era la mia prima esperienza lavorativa)
La prima opzione (telefonate a freddo) non mi ha mai portato grandissimi risultati.
Per intenderci, su 100 chiamate che facevo, una persona mi dedicava il suo tempo per ascoltare i servizi che volevo proporre.
(Attenzione: ascoltarmi, non che era interessata a scoprire di più… c’è una bella differenza)
La seconda opzione era più limitante a livello fisico, mentale ed economico, ma statisticamente mi portava ad avere più contatti interessati rispetto alle telefonate.
Gli step necessari per arrivare alla vendita erano corti nel nostro caso:
- Intercettavi il contatto interessato
- Fissavi l’appuntamento la trattativa di vendita.
- Il cliente firmava il contratto di fornitura.
Fine.
Il problema è che come me, c’erano altri venditori che offrivano servizi molto simili a quelli che offriva la mia software house.
A livello di prodotto, cambiavano giusto un paio di caratteristiche tecniche, ed era veramente molto lieve la differenza tra i nostri servizi e quelli della concorrenza.
Quindi, la differenza la faceva chi riusciva a catturare l’attenzione meglio e, ovviamente, chi vendeva meglio.
Come già accennato, questa era la mia prima esperienza lavorativa, e a livello di marketing e vendita avevo fatto solo qualche corso di formazione.
L’unica mia “esperienza lavorativa” è stata quella di fare il ciclista a livello agonistico per qualche anno (passione tramandata da mio padre, ex ciclista professionista).
Quindi, a livello di marketing conoscevo solo ed esclusivamente ciò che ruotava intorno a quel mondo.
In particolare mi appassionò molto la storia di Marco Pantani.
Quando avevo 12 anni e sognavo di diventare un ciclista professionista, mi guardai tutte le videocassette che raccontavano la sua storia e le sue gesta eroiche.
Anche se non sei del mondo del ciclismo, se sei nato prima del 2000 sicuramente avrai sentito parlare di Marco Pantani: lo scalatore Italiano che ha segnato la storia del ciclismo.
Mi ricordavo che, grazie alle sue gesta eroiche, e in particolare ad una sua doppietta Giro d’Italia – Tour de France del 98, fece registrare un aumento di fatturato del +200% alla Mercatone Uno (che era lo sponsor principale della squadra di Pantani).
Come era stato possibile un risultato del genere?
Una sola parola: emozione.
Pantani emozionava, ed è per questo ha portato risultati enormi in termini di vendite ai propri sponsor.
Con i suoi scatti e le sue imprese eroiche, si è piantato come un’impronta indelebile nella mente di qualunque persona, anche di chi non era appassionato di ciclismo.
Quindi, a livello di marketing e vendita conoscevo solo una cosa che poteva funzionare: emozionare e stupire le aziende che andavo a visitare.
Il mio obiettivo era quindi trovare una strategia che mi permettesse di catturare l’attenzione in modo unico, e di avere quindi un vantaggio competitivo rispetto alla mia concorrenza.
Era il 2019, già in piena era digitale, e il tasso di attenzione delle persone delle aziende che andavo a visitare era bassissimo.
E’ dimostrato infatti che la soglia di attenzione media di chiunque (colpa anche dei nuovi social quali Tik Tok) è sotto gli 8 secondi, meno di quella di un pesce rosso.
Quindi dovevo entrare a freddo all’interno di un’attività, intercettare la persona di riferimento, e, in meno di 8 secondi, catturare la sua attenzione e aumentare quindi le mie chance di fissare un appuntamento.
Penserai: Kevin, con tutto il rispetto ma questa cosa è impossibile.
Lo pensavo anche io, infatti mi sono messo alla ricerca su internet delle migliori strategie che potessero fare ciò:
ma ho trovato solo molte soluzioni valide che richiedevano molta più attenzione da parte dei miei potenziali clienti.
Ero abbastanza demoralizzato quel periodo, e per me era veramente difficile differenziare il mio approccio rispetto a quello della concorrenza.
Fino a quando un giorno mio padre tornò a casa per mostrarmi una mappa turistica che aveva trovato in un bar di Varese.
Questa mappa aveva una particolarità:
Attraverso un app potevi inquadrare le immagini all’interno e vedere (direttamente dall’immagine) i video di presentazione di ogni attrattiva turistica.
Un pò come questo esempio realizzato dal nostro team per il Comune di Biella:
E’ stato folgorante: non avevo mai visto uno strumento di comunicazione così potente e ingaggiante.
Quella tecnologia era proprio la Realtà Aumentata, ed è riuscita ad accendere in me una lampadina.
Tralasciamo la soluzione delle mappe, che non era molto ottimale per il fatto che obbligava chiunque a scaricare un App.
Ricordi il tasso di attenzione medio di 8 secondi? Ecco, per scaricare un app ci vuole circa un minuto e mezzo, non è il massimo.
L’idea che mi era venuta era costruirmi un bigliettino da visita che mi permettesse di entrare all’interno delle aziende, presentarmi in una maniera completamente diversa, e creare quell’emozione che ricercavo, per fare in modo di catturare l’attenzione e avere un vantaggio competitivo.
All’epoca avevamo un video che spaccava, e quindi sono riuscito a convincere la software house per cui lavoravo ad investire in questa soluzione AR applicata al nostro logo aziendale.
Era un vero e proprio bigliettino in Realtà Aumentata, e il funzionamento era molto semplice:
- L’App dedicata apriva la camera dello smartphone.
- Con quell’app inquadravi il nostro logo aziendale.
- Il logo si animava mostrando il video direttamente dal bigliettino.
Di seguito trovi la stessa esperienza realizzata per un nostro cliente (In questo caso senza nessuna app grazie alle WebAR 😉):
Con questa soluzione, ho ripreso il mio giro di visite.
Entravo, salutavo, mi presentavo e quando mi veniva chiesto che cosa volessi offrire:
- Aprivo l’app (già scaricata ovviamente)
- Posizionavo il mio telefono in orizzontale con lo schermo rivolto verso la persona di riferimento;
- Con la camera inquadravo il bigliettino e partiva l’esperienza di presentazione con il nostro video corporate. In Realtà Aumentata.
SBAM
Vedevi gli occhi delle persone: letteralmente incollati a guardare il nostro video corporate in realtà aumentata.
Ogni 100 visite, prima con il mio metodo classico porta a porta, fissavo circa 3 appuntamenti.
Con questa soluzione, ho portato questo numero a 7… Più del 100% dei contatti in più grazie ad una nuova tecnologia ed una strategia ben definita, che ha portato poi ad un aumento di fatturato di circa il 40% per l’azienda per cui lavoravo.
Questa è la potenza dell’Immersive Storytelling.
Ed è questo che ha spinto poi me ad entrare in questo nuovo mondo con la mia azienda Arweb, per aiutare qualsiasi azienda e istituzione a differenziarsi dalla concorrenza e ottenere risultati straordinari da questa nuove tecnologie.
La nostra forza non risiede solo nelle soluzioni tecnologiche, ma soprattutto nella strategia e consulenza.
L’Immersive Storytelling senza una strategia ben definita da esperti del settore, è uno spreco di risorse.
Infatti tutte le soluzioni realizzate per i nostri clienti hanno un solo ed unico obiettivo: il ROI (Ritorno sull’investimento).
A differenza invece di altre aziende più ferrate principalmente sull’aspetto tecnico.
La potenza dell’Immersive Storytelling e di soluzioni di Realtà Aumentata, oltre alla prova della mia esperienza personale, è comprovata inoltre da diverse statistiche:
- Le esperienze di realtà aumentata e 3D portano ad un + 94% di conversioni rispetto ai classici contenuti 2D quali video, foto e testi; (Fonte: Snap)
- 4 aziende su 5 che utilizzano la realtà aumentata indicano che essa aiuta ad aumentare le vendite ed acquisire nuovi clienti; (Fonte: Snap)
- 4 aziende su 5 che utilizzano la realtà aumentata indicano che essa è in grado di aumentare l’engagement in modo profondo. (Fonte: Snap)
Non esiste alcun settore che non possa integrare questa nuova tecnologia, io con l’azienda per cui lavoravo sono stata la prova vivente, che ha integrato l’AR all’interno di un semplice bigliettino da visita.
Quest’ultimo è un esempio eclatante per chiunque faccia eventi, fiere e networking e voglia ottenere più risultati in termini di contatti e vendite.
Ma ci sono tantissimi esempi anche per business totalmente online.
E per rispondere quindi alla domanda:
Perché l’Immersive Storytelling funziona?
L’utilizzo dell’Immersive Storytellling consente ai marketers di creare strategie di marketing in grado di catturare l’attenzione dei potenziali clienti in modo più efficace rispetto ai metodi tradizionali.
Questo perché le nuove tecnologie immersive consentono di creare contenuti che i consumatori possono sperimentare attivamente e direttamente.

Panoramica globale dell’Immersive Storytelling e delle tecnologie immersive
Ora che abbiamo chiarito cos’è l’Immersive Storytelling e perché rappresenta una leva strategica imprescindibile già oggi nel 2025, in questa sezione faremo un passo in avanti.
Ti accompagnerò in un’esplorazione approfondita di tutte le tecnologie che costituiscono le fondamenta di questa nuova forma di comunicazione.
Finora abbiamo visto alcuni esempi legati alla mia esperienza personale, in particolare con la Realtà Aumentata.
Ma ora allargheremo lo sguardo.
Vedremo – e approfondiremo – una ad una le principali soluzioni, che realizziamo ogni settimana per i nostri clienti.
L’obiettivo di questa sezione?
Farti acquisire piena consapevolezza di tutto ciò che è possibile fare oggi con l’Immersive Storytelling.
Le diverse soluzioni di Immersive Storytelling
Come abbiamo visto, l’Immersive Storytelling rappresenta l’evoluzione naturale dello storytelling tradizionale.
Se tradizionalmente le storie vengono raccontate attraverso testi, foto e video… già oggi è possibile farle vivere con la grafica 3D, ambienti virtuali e contenuti interattivi.
Non si tratta più solo di raccontare.
Si tratta di far vivere la storia.
In modo più coinvolgente.
Più memorabile.
Più sensoriale.
L’obiettivo?
Catturare l’attenzione.
Coinvolgere emotivamente.
Aumentare il coinvolgimento. (e i risultati che si voglino ottenere dalla comunicazione).
Che tu voglia mostrare un prodotto, raccontare un brand o spiegare un concetto complesso, l’Immersive Storytelling ti offre un nuovo modo – più efficace ed emozionale – per farlo.
Le soluzioni si suddividono in 3 macro categorie:
- Video realizzati con grafica 3D
- Soluzioni 3D web
- Soluzioni di Realtà Estesa (Realtà Aumentata, Realtà Virtuale e Realtà Mista)
🎥 Video realizzati con grafica 3D
Sono l’evoluzione dei video classici girati con la videocamera.
Utilizzano contenuti generati al computer, noti come CGI (Computer Generated Imagery), e si distinguono per l’effetto WOW che sanno creare grazie a effetti visivi spettacolari.
Essi si suddividono in 3 tipologie:
- 🎥 Video FOOH (Fake Out of Home)
Contenuti spettacolari che sembrano proiettati su edifici o ambienti reali… ma in realtà sono creati al 100% al computer.
Di solito vengono pubblicati sui social media e servono per creare effetti WOW in linea con le esigenze dei brand.
Come l’esempio di seguito:
2. 🎞️ Video 3D animati
Video completamente realizzati in grafica tridimensionale, dove tutto — dal prodotto al fondale — è costruito in CGI.
Ideali per presentare prodotti complessi o scenari futuristici difficili da filmare.
Spesso utilizzati per spiegare meccanismi, processi interni o per lanciare un prodotto in grande stile.
3. 🌀 Video 3D anamorfici
Video pensati per creare illusioni ottiche spettacolari: i contenuti sembrano uscire dallo schermo e “invadere” lo spazio reale.
Funzionano grazie a una prospettiva intelligente e vengono mostrati su schermi curvi o grandi ledwall.
Perfetti per installazioni artistiche, show pubblicitari o eventi ad alto impatto visivo.
🌐 Soluzioni 3D web
E’ come se fossero l’evoluzione delle foto rappresentative nei prodotti dei siti web e e-commerce.
Se tradizionalmente la foto mostrano un prodotto (come ad esempio una poltrona) in maniera statica, con le soluzioni 3D web le persone online possono visualizzarlo in maniera tridimensionale, con la possibilità poi di posizionarlo all’interno del proprio ambiente.
Hanno quindi la possibilità di ruotarlo, zoommarlo e anche cambiare colori o accessori.
Queste soluzioni sono principalmente due, e la seconda è l’evoluzione della prima:
- 🌐 Visualizzatori 3D
Soluzioni che permettono di visualizzare e interagire con modelli 3D direttamente nel browser.
Niente da scaricare, zero barriere: basta un link per far ruotare, esplorare o personalizzare un prodotto in tempo reale.
Un esempio di soluzione 3D web è l’esempio di seguito, che come vedi ti permette di visualizzare un contenuto 3D direttamente da questa pagina web, permettendoti di interagire e non solo di guardare:
2. 🌐 Configuratori 3D
Sono l’evoluzione naturale dei Visualizzatori 3D.
Se questi ultimi permettono “solo” di esplorare un modello tridimensionale, i Configuratori 3D portano l’interazione a un livello superiore.
Con un Configuratore 3D l’utente può personalizzare in tempo reale ogni singolo dettaglio del prodotto:
🎨 Cambiare colore e materiali
🪑 Aggiungere o rimuovere accessori
🧩 Scegliere configurazioni, misure, stili
🔄 Vedere subito il risultato, in 3D, direttamente dal browser
È come avere un commesso virtuale sempre disponibile, che ti mostra esattamente il prodotto che vuoi, e nelle diverse configurazioni in cui lo desideri.
🕶️ Esperienze immersive di Realtà Estesa (AR, VR, MR)
Con i video l’utente è spettatore: guarda, ma non può interagire.
Con le soluzioni 3D web può interagire con un prodotto, ruotarlo, zoomarlo, personalizzarlo.
Ma con le esperienze immersive di Realtà Estesa, si va oltre: l’utente non guarda più da fuori… entra dentro la storia.
La Realtà Estesa (in inglese Extended Reality, e abbreviato con l’acronimo XR) è un termine ombrello che racchiude tutte quelle esperienze in cui il mondo fisico e quello digitale si fondono o si sovrappongono.
In pratica: cambia completamente il modo in cui percepiamo e interagiamo con la realtà.
All’interno dell’XR troviamo tre protagoniste principali:
- Realtà Aumentata (AR)
- Realtà Virtuale (VR)
- Realtà Mista (MR)
In parole semplici, la Realtà Estesa contiene i tre termini (Realtà Aumentata, Realtà Virtuale e Realtà Mista)
Ora le vediamo una per una — in modo semplice, pratico e concreto.
Realtà Aumentata (AR)
La Realtà Aumentata (AR) è la tecnologia che permette di sovrapporre elementi digitali al mondo reale, in tempo reale.
Hai presente quando inquadri qualcosa con la camera dello smartphone e, all’improvviso, compaiono oggetti 3D, scritte, personaggi o animazioni che sembrano essere parte dell’ambiente?
Ecco, quella è AR.
La potenza della Realtà Aumentata oggi sta nella sua accessibilità.
Non serve scaricare un’app. Non servono occhiali o hardware fantascientifici.
Grazie alla WebAR (Web Augmented Reality), è possibile vivere esperienze immersive direttamente dal browser.
Ti basta inquadrare un QR code o cliccare un link e… boom: l’esperienza parte.
Puoi visualizzarla da smartphone, tablet, visore AR, se l’interazione è pensata anche per mouse o touchpad.
Ma come funziona in modo pratico la Realtà Aumentata? Cosa è possibile fare con questa tecnologia?
La tecnologia AR non è più solo “oggetti fluttuanti”.
Oggi possiamo mappare, riconoscere, agganciare e interagire con il mondo fisico in modi incredibilmente precisi.
Vediamole una per una:
1. Tracciamento ambientale
Proietta contenuti digitali 3D nello spazio reale, appoggiandoli a terra o nell’ambiente circostante.
✅ Puoi far apparire un prodotto tridimensionale, una scena narrativa, una guida virtuale…
✅ L’utente può girarci attorno, interagirci, attivare animazioni, audio, video o hotspot informativi.
È la modalità più usata per visualizzare prodotti in tutta la loro tridimensionalità.
2. Tracciamento con marker
I contenuti in AR si ancorano esattamente su una grafica, un’immagine o un elemento stampato (come un biglietto da visita, una brochure, un cartello o un’etichetta).
✅ Basta inquadrare il marker e l’esperienza parte: contenuti 3D perfettamente posizionati sopra di esso.
✅ Anche qui puoi attivare animazioni, audio, video e contenuti cliccabili.
È perfetta per packaging, editoria aumentata, materiale promozionale cartaceo, cartelli ecc.
3. Tracciamento viso
La tecnologia riconosce il volto e posiziona elementi digitali (2D o 3D) sul viso o nello sfondo.
✅ Puoi far indossare virtualmente un occhiale, un cappello o un trucco.
✅ Ideale per il mondo beauty, fashion, filtri social, ma anche per progetti culturali e di branding.
4. Tracciamento mani
La fotocamera rileva la forma e posizione della mano, incluse dita, palmo e polso.
✅ I contenuti si agganciano alla mano e reagiscono ai movimenti.
✅ L’utente può “tenere” un oggetto 3D, attivare elementi con un gesto, esplorare contenuti “tattili”.
Utilissimo in progetti educativi, giochi interattivi o simulazioni di utilizzo prodotto. (come ad esempio la prova di orologi o gioielli negli e-commerce)
5. Tracciamento piedi
Simile al tracciamento mani, ma applicato ai piedi. Perfetto per progetti retail, fashion e customizzazione prodotto.
✅ Proietta scarpe, elementi decorativi o effetti 3D in tempo reale.
✅ L’utente può “provare” un prodotto direttamente dallo smartphone.
6. Tracciamento oggetti
L’AR riconosce oggetti reali tridimensionali (es. una statua) e ci ancora sopra contenuti digitali.
✅ Puoi trasformare un oggetto reale in un punto di accesso narrativo.
✅ L’AR segue perfettamente l’oggetto anche se ruotato.
Molto usato per musei o in ambito industriale per assistenza da remoto.
7. Tracciamento localizzato
L’AR si attiva in punti specifici del mondo fisico, geolocalizzati o mappati (es. una piazza).
✅ I contenuti si agganciano esattamente a quel punto preciso nello spazio.
✅ L’utente cammina nello spazio e l’esperienza cambia man mano che si sposta.
Perfetto per eventi, mostre, tour guidati, musei, retail experience.
8. Tracciamento cielo
Sì, anche il cielo può diventare una tela.
✅ L’AR riconosce lo spazio aereo sopra di te e ci proietta contenuti in modo coerente.
✅ Perfetto per far apparire ologrammi, animazioni, elementi spaziali o narrativi.
È molto scenografico per campagne pubblicitarie, storytelling outdoor o esperienze a tema.
9. Tracciamento corpo
La fotocamera rileva la posizione del corpo intero o del busto.
✅ Puoi aggiungere vestiti digitali, armature, accessori, o effetti visivi che seguono ogni movimento.
Fondamentale per il mondo della moda, fitness, formazione o esperienze ludiche.
Abbiamo introdotto solo degli esempi per ogni funzionalità della Realtà Aumentata, se ti stai chiedendo in che modo specifico queste funzionalità trovano delle applicazioni pratiche nell’Immersive Storytelling non ti preoccupare… approfondiremo tutto piu’ avanti. ;)
In questa sezione abbiamo approfondito la base di questa tecnologia e quali sono le possibilità che ci offre.
Ora passiamo ad un’altra tecnologia alla base dell’Immersive Storytelling ma per utilizzi differenti: la Realtà Virtuale.
Realtà Virtuale (VR)
Se la Realtà Aumentata aggiunge elementi digitali al mondo fisico…
La Realtà Virtuale ti porta direttamente dentro un mondo completamente digitale.
Indossi un visore e vieni catapultato altrove: in uno spazio ricreato da zero, in un luogo reale ripreso a 360°, o dentro una storia immersiva che ti avvolge da ogni direzione.
Generalmente queste esperienze danno il meglio di sé indossando un visore VR, ma oggi — grazie alla WebVR — possono essere fruibili anche da smartphone, tablet o desktop, direttamente da browser.
L’esperienza sarà più “piatta” rispetto a quella con visore, ma comunque navigabile e coinvolgente.
E ora vediamo le tre tipologie principali di esperienze in Realtà Virtuale, spiegate in modo semplice:
1. Ambienti virtuali creati con CGI (Computer Generated Images)
Tutto viene realizzato digitalmente: ambienti, oggetti, movimenti, effetti.
È come costruire un videogioco… ma con uno scopo narrativo o funzionale.
✅ L’utente può muoversi in autonomia, esplorare ogni angolo e interagire con ciò che lo circonda.
✅ Si possono inserire oggetti cliccabili, hotspot, quiz, percorsi guidati, voice-over…
✅ Ideale per creare ambienti che non esistono (o non sono accessibili), come showroom digitali, prototipi, spazi futuristici o educativi.
💡 Esempi pratici: formazione immersiva, simulazioni aziendali, tour di prodotti innovativi, percorsi gamificati.
2. Ambienti virtuali con foto a 360°
In questo caso si utilizzano foto panoramiche reali, scattate con fotocamere a 360°, poi collegate tra loro.
L’utente può guardarsi attorno e navigare attraverso punti d’accesso (hotspot).
✅ È perfetto per rappresentare luoghi già esistenti, o ancora da costruire (magari mostrando un progetto architettonico).
✅ È possibile aggiungere testi, video, immagini, schede prodotto o modelli 3D cliccabili.
✅ Fruibile da qualsiasi dispositivo via WebVR.
💡 Esempi pratici: tour virtuali di showroom, musei, strutture turistiche, uffici, abitazioni in vendita.
3. Ambienti virtuali con video a 360°
Simile alla precedente, ma invece di una foto statica, l’utente guarda un video sferico in movimento.
✅ L’utente non può interagire, ma può girare lo sguardo liberamente e immergersi nella scena.
✅ È come essere dentro un film, ma guardando a 360°.
✅ L’esperienza è fluida, emozionale e narrativa, ideale per raccontare storie o mostrare eventi.
💡 Esempi pratici: storytelling emozionali, backstage aziendali, esperienze culturali, documentari immersivi.
Ma quindi… quale scegliere?
Dipende tutto dall’obiettivo:
- Vuoi massima interazione, libertà e personalizzazione? La VR con CGI è la scelta giusta.
- Vuoi mostrare un ambiente reale e farlo esplorare in autonomia? Vai con le foto a 360°.
- Vuoi raccontare una storia visiva, senza azioni da parte dell’utente? Il video a 360° è perfetto.
E soprattutto…
💡 Ricorda che tutte queste esperienze oggi possono essere distribuite via WebVR — quindi raggiungibili da browser senza app, da qualsiasi dispositivo.
Realtà Mista (MR)
Se con la Realtà Aumentata aggiungiamo oggetti digitali nel mondo reale…
E con la Realtà Virtuale entriamo in un mondo completamente digitale…
Con la Realtà Mista succede qualcosa di ancora più avanzato:
Il mondo reale e quello virtuale iniziano a interagire tra loro, in tempo reale.
Ma cosa vuol dire, in pratica?
Significa che gli elementi digitali non si limitano a “galleggiare” nell’ambiente, come in AR… ma reagiscono davvero a ciò che li circonda.
Sono “coscienti” dello spazio fisico: sanno dove sono muri, tavoli, oggetti… e interagiscono con tutto questo.
Un esempio semplice?
Immagina di indossare un visore.
- Vedi il tuo salotto reale.
- Sul tavolo, compare un robot 3D.
- Ti avvicini con la mano, e lui ti guarda.
- Provi a toccarlo… e lui salta indietro.
- Gli parli, e risponde.
- Giri intorno al tavolo, e lui ti segue con lo sguardo.
Tutto questo è Realtà Mista.
Non è un’illusione. È un’interazione vera tra reale e digitale.
Proprio come se un oggetto virtuale “esistesse” davvero nel tuo spazio.
Come funziona?
La MR sfrutta visori avanzati come HoloLens, Magic Leap o Apple Vision Pro.
Utilizza sensori che mappano l’ambiente reale in 3D, intelligenza artificiale per riconoscere lo spazio, e permette interazioni naturali con mani, sguardo e voce.
Qual è la differenza con la Realtà Aumentata?
La Realtà Aumentata si limita a sovrapporre contenuti.
La Realtà Mista li integra nell’ambiente e li fa reagire in modo realistico.
Un oggetto in MR può proiettare ombre, rimbalzare su superfici, rispondere al tuo tocco o ai tuoi comandi vocali.
È una comunicazione bidirezionale tra utente e contenuto digitale.
Dove si usa oggi la Realtà Mista?
In ambienti dove serve un’interazione profonda tra utente e contenuti 3D, come:
- Formazione tecnica o medica
- Ingegneria, progettazione e simulazione
- Visualizzazione di dati complessi
- Arte interattiva e installazioni immersive
- Design di prodotto e architettura
Ricapitolando, di seguito trovi la differenza tra Realtà Aumentata (AR), Realtà Virtuale (VR) e Realtà Mista (MR), che vengono contenuti insieme sotto il termine Realtà Estesa (XR), come abbiamo visto precedentemente.

Tecnologie a supporto delle esperienze di Realtà Estesa
Ora che abbiamo approfondito nel dettaglio la Realtà Estesa, in questa sezione approfondiremo le tecnologie a supporto che la potenziano.
Sono quelle tecnologie che arricchiscono le esperienze immersive rendendole più umane, fluide e coinvolgenti.
Le vediamo ora una per una, con esempi pratici di applicazione:
AI Generativa
L’Intelligenza Artificiale Generativa è uno degli strumenti più potenti oggi disponibili.
Può generare testi, immagini, audio, video, personaggi 3D e interi ambienti da prompt o comandi vocali.
✅ Applicazioni pratiche:
- Generare testi dinamici per esperienze interattive (es. risposte personalizzate da un personaggio virtuale)
- Creare voci sintetiche reali per guide virtuali o personaggi digitali
- Generare sfondi, oggetti 3D o texture da prompt scritti
- Personalizzare l’esperienza immersiva in base al comportamento dell’utente
💡 Esempio concreto: Un visitatore in un museo AR può fare domande a una guida virtuale. L’AI genera in tempo reale le risposte, rendendo l’esperienza unica per ogni persona.
Motion Capture (MoCap)
È la tecnologia che consente di registrare i movimenti reali di una persona e trasferirli a un personaggio 3D.
✅ Applicazioni pratiche:
- Animare avatar digitali in modo realistico (per storytelling, moda, sport)
- Creare video aziendali o formativi con testimonial virtuali realistici
- Costruire personaggi virtuali per esperienze AR/VR che si muovono in modo naturale
💡 Esempio concreto: Un personaggio storico appare in AR e si muove in modo naturale grazie alla motion capture fatta su un attore in carne e ossa.
Spatial Audio
Il suono spaziale è una tecnologia audio che simula la direzione e la distanza del suono, proprio come nel mondo reale.
✅ Applicazioni pratiche:
- Guidare l’utente all’interno di esperienze AR/VR con suoni immersivi
- Creare atmosfera emozionale che cambia in base alla posizione dell’utente
- Far percepire la presenza di oggetti, persone o pericoli “fuori campo”
💡 Esempio concreto: In un’esperienza di realtà virtuale ambientata in un bosco, senti gli uccelli dietro di te, un fiume alla tua sinistra e i passi di qualcuno che si avvicina alle tue spalle.
Interfacce vocali
Sono sistemi che permettono di interagire con esperienze immersive usando la voce.
✅ Applicazioni pratiche:
- Parlare con un assistente virtuale all’interno di un’esperienza
- Attivare contenuti o percorsi interattivi semplicemente con comandi vocali
- Creare narrazioni guidate dove l’utente può influenzare lo svolgimento con la propria voce
💡 Esempio concreto: Un utente chiede a un ologramma in AR: “Raccontami la tua storia” e il personaggio inizia a narrare, attivando anche animazioni visive.
Volumetric video
È una tecnica che permette di riprendere una persona o oggetto a 360°, in modo da ottenere una “scultura video”, che può essere posizionata in uno spazio tridimensionale.
✅ Applicazioni pratiche:
- Mostrare un testimonial o una performance artistica in AR come se fosse davanti a te
- Ricreare scene reali all’interno di ambienti VR
- Conservare figure storiche o istituzionali in forma “olografica”
💡 Esempio concreto: Una cantante viene registrata in studio con volumetric video. Poi, durante un evento, appare come ologramma cantando dal vivo in mezzo al pubblico tramite AR.
Voice Synthesis / Voice Clone
Tecnologie che permettono di generare una voce sintetica realistica o clonare una voce reale per usarla in ambienti digitali.
✅ Applicazioni pratiche:
- Dare voce a personaggi virtuali in più lingue
- Usare la voce reale di un CEO o fondatore anche in assenza sua
- Far parlare oggetti o ambienti in esperienze narrative
💡 Esempio concreto: Un’etichetta AR di una bottiglia di vino fa parlare la bottiglia con la voce autentica del fondatore della cantina, ricreata digitalmente.
In sintesi…
Tutte queste tecnologie non sono obbligatorie per creare le soluzioni di Realtà Estesa che abbiamo visto, ma possono trasformare una buona esperienza in qualcosa di davvero straordinario.
Vanno usate con criterio: sempre al servizio della storia, mai al posto della storia.
Ora che abbiamo visto le basi dell’Immersive Storytelling e le tecnologie che le potenziano, siamo pronti a vedere… in che modo queste tecnologie trovano applicazioni pratiche, con esempi specifici per ogni settore ed esigenza specifica.
In che modo l’Immersive Storytelling può essere utilizzato nello specifico?
“Ok, tutto bellissimo. Ma quali sono le applicazioni pratiche? Come si utilizza davvero questo Immersive Storytelling?”
È la domanda che mi fanno più spesso.
E ha perfettamente senso.
Perché finché parliamo di potenzialità, è facile entusiasmarsi.
Ma poi arriva il momento più importante: tradurre la tecnologia in soluzione a problemi reali.
Si tratta di partire da un problema reale — e usare le tecnologie immersive per risolverlo in modo più efficace, più coinvolgente e più memorabile.
Ecco perché in questa sezione non troverai una sfilza di funzionalità.
Troverai casi d’uso reali, pensati per i settori più diversi.
Per ciascuno di questi settori, analizzeremo una sola soluzione concreta.
Se poi vorrai approfondire altre soluzioni specifiche su quel settore adattato alle tue esigenze ed obiettivi, potrai farlo cliccando il banner che trovi in ogni sezione.
Sei pronto?
Partiamo dal settore dei musei.
Casi d’uso per settore
– Per musei
Statue parlanti che adattano la conversazione grazie all’intelligenza artificiale
Durante una visita al museo, il visitatore si trova spesso davanti a una statua o un’opera d’arte senza sapere esattamente cosa sta guardando.
Le targhette informative sono spesso troppo sintetiche, scritte solo in una lingua, e trasmettono poche emozioni.
Il risultato?
👉 Esperienze poco coinvolgenti.
👉 Visitatori disinteressati (soprattutto le nuove generazioni).
👉 Informazioni che si dimenticano pochi minuti dopo.
🚀 La soluzione con l’Immersive Storytelling
Immagina se quella statua potesse parlarti direttamente.
Non con un audio pre-registrato, sempre uguale per tutti.
Ma con una conversazione reale, che cambia in base alle domande che fai.
Grazie alla Realtà Aumentata e all’Intelligenza Artificiale generativa, oggi è possibile far “prendere vita” a una statua:
🗿 l’utente la inquadra con il telefono,
💬 lei si anima, parla e risponde,
🌍 in qualsiasi lingua.
Il tutto senza scaricare nulla: basta un QR code o un link per attivare l’esperienza direttamente dal browser.
💡 Esempio concreto
Un museo archeologico decide di valorizzare una statua romana poco visitata.
Viene creata un’esperienza in Realtà Aumentata in cui la statua prende vita e racconta:
- chi era e da dove veniva,
- in quale epoca è vissuta,
- aneddoti storici ed emozionali.
Il visitatore può fare domande (“Perché sei qui?”, “Chi ti ha scolpito?”, “Cosa accadeva nel tuo tempo?”) e ricevere risposte generate in tempo reale, adattate al suo linguaggio, al suo tono e persino al suo livello di conoscenza (turista, studente, bambino, esperto).

Grazie alla voice synthesis, la voce ha un tono coerente con il personaggio, rendendo l’interazione ancora più realistica.

📈 Il beneficio diretto
✨ Esperienza memorabile per il visitatore
🌍 Accessibilità multilingua e inclusiva
🧠 Maggiore comprensione e coinvolgimento emotivo
📊 Più tempo di permanenza nelle sale e maggiore soddisfazione complessiva
📸 Contenuto “instagrammabile” perfetto per la promozione del museo
– Per artisti
Esposizione di opere virtuali che non sono fisicamente presenti.
In molte mostre d’arte, lo spazio è limitato.
Alcune opere non vengono esposte per motivi di logistica, sicurezza o costi di trasporto.
Altre volte è proprio il curatore della mostra a selezionare solo pochi pezzi, lasciandone fuori altri altrettanto importanti.
Questo comporta due problemi:
👉 L’artista non può mostrare tutta la propria visione.
👉 Il pubblico si perde parte dell’esperienza creativa.
🚀La soluzione con l’Immersive Storytelling
Grazie alla Realtà Aumentata, oggi è possibile esporre opere virtuali, perfettamente visibili nello spazio fisico… ma senza occupare spazio reale.
L’artista può creare una versione 3D delle sue opere (quadri, sculture, installazioni) e renderle accessibili semplicemente inquadrando un QR code.
L’utente attiva la fotocamera del proprio smartphone e vede apparire l’opera digitale nello spazio, in scala 1:1, esplorabile da ogni angolazione.
E tutto questo senza app da scaricare, grazie alla WebAR.
💡 Esempio concreto
Un’artista espone 5 quadri fisici all’interno di una piccola galleria contemporanea.
Accanto a ogni quadro, posiziona un QR code che permette di scoprire altre 2 opere “virtuali” legate a quello stesso tema.
Il visitatore inquadra il codice e…
👁️🗨️ appare sul muro un quadro virtuale, perfettamente integrato nello spazio.
🎧 Con un tap attiva una breve spiegazione audio registrata dalla stessa artista.
📱 Può fotografarlo e condividerlo sui social.

Il risultato?
Un’esposizione ampliata, interattiva e sorprendente — che valorizza ogni opera e aumenta l’engagement del pubblico.

📈 Il beneficio diretto
🎨 Più opere visibili, senza aumentare i costi logistici
🚚 Niente trasporto o assicurazione delle opere digitali
💡 Valorizzazione della creatività in modo innovativo
📲 Esperienza unica e coinvolgente per i visitatori
📣 Contenuto perfetto per la comunicazione social e stampa
– Per aziende di arredamento e design
Adattare i mobili alla propria casa con la Realtà Aumentata
Acquistare un mobile online è spesso un salto nel vuoto.
I clienti guardano foto, dimensioni, magari un video… ma non sanno davvero come apparirà quel mobile a casa loro.
👉 Sta bene con il resto dell’arredamento?
👉 Ci sta nello spazio disponibile?
👉 Rende come nelle foto?
Questo genera indecisione, abbandono del carrello, mancati acquisti e — nei casi peggiori — resi costosi per l’azienda.
🚀 La soluzione con l’Immersive Storytelling
Grazie alla Realtà Aumentata, oggi è possibile far apparire il mobile virtualmente nella stanza dell’utente, in scala 1:1, direttamente dal browser.
Il cliente apre il link (senza scaricare nulla), inquadra lo spazio con lo smartphone e…
📱 il mobile si posiziona esattamente sul pavimento.
🎨 Può cambiarne il colore o il modello.
📏 Può verificarne le proporzioni, girarlo, spostarlo.
💡 Può visualizzare più combinazioni insieme (es. divano + tavolino + lampada).
È come provare un capo d’abbigliamento, ma per l’interior design.
💡 Esempio concreto
Un’azienda di arredamento lancia un nuovo divano di design.
Integra sul proprio e-commerce un’esperienza di Realtà Aumentata accessibile da smartphone.
Il cliente inquadra il proprio salotto, seleziona il colore e il modello…e in pochi secondi vede il divano direttamente nel suo spazio.
Grazie alla funzionalità di tracciamento ambientale e proporzioni reali, può camminarci intorno, osservarlo da ogni angolo, valutare se è l’acquisto giusto.
Tutto questo prima ancora di cliccare “Aggiungi al carrello”.


📈 Il beneficio diretto
🛒 Maggiore fiducia e conversioni in fase d’acquisto
📉 Riduzione significativa dei resi
🧠 Esperienza memorabile e interattiva
🛍️ Percezione del brand come innovativo e attento al cliente
📲 Perfetta integrazione con e-commerce e social
– Per aziende che vendono orologi
Quando si acquista un orologio online, uno dei dubbi più frequenti è:
“Come mi starà al polso?”
La percezione di dimensione, stile, materiali cambia molto da uno schermo alla realtà.
👉 Alcuni modelli sembrano troppo grandi, altri troppo piccoli.
👉 I colori dal vivo sono diversi.
👉 Il cliente non riesce a immaginarsi con l’orologio indossato.
Risultato: indecisione, abbandoni del carrello, resi elevati.
🚀 La soluzione con l’Immersive Storytelling
Con la Realtà Aumentata, il cliente può provare virtualmente l’orologio sul proprio polso semplicemente inquadrando la mano con la fotocamera dello smartphone.
Basta un link o un QR code:
📱 l’utente attiva la fotocamera
✋ la tecnologia riconosce il polso
⌚ l’orologio appare in scala reale, perfettamente aderente
🔄 si può cambiare modello, colore, cinturino in tempo reale
Tutto senza app. Solo browser.
💡 Esempio concreto
Un brand di orologi lancia una nuova collezione online.
Integra su ogni scheda prodotto una funzionalità WebAR:
“Provalo ora sul tuo polso”.
Il cliente clicca, inquadra il polso, e vede l’orologio virtuale comparire, preciso nei dettagli, nei materiali e nelle proporzioni.
Con pochi tap può provare tutti i modelli della collezione, salvare uno screenshot, o condividerlo con amici.

📈 Il beneficio diretto
🔁 Riduzione dei resi grazie alla prova realistica
🛒 Aumento delle conversioni e fiducia del cliente
💡 Esperienza memorabile e innovativa
📲 Contenuto perfetto per le campagne marketing
🔗 Facilmente integrabile in e-commerce, social, packaging
– Per aziende che vendono gioielli
Quando si acquistano orecchini online, il cliente si pone sempre la stessa domanda:
“Mi staranno bene?”
Non basta vedere una foto o leggere le misure:
- Ogni viso ha forme diverse
- La percezione delle dimensioni può ingannare
- Il colore del metallo o delle pietre cambia a seconda del tono della pelle o dell’outfit
👉 Questo frena l’acquisto, rallenta la decisione e aumenta i dubbi.
🚀 La soluzione con l’Immersive Storytelling
Con la Realtà Aumentata, oggi è possibile indossare virtualmente gli orecchini in tempo reale usando solo la fotocamera dello smartphone.
📱 L’utente attiva la camera frontale (modalità selfie)
🧠 L’AR rileva il volto e le orecchie in tempo reale
💎 Gli orecchini vengono proiettati in modo preciso e proporzionato
🔄 Si possono provare più modelli, cambiare colore o materiale con un tap
Tutto questo senza app, direttamente da browser grazie alla WebAR.
💡 Esempio concreto
Un brand di gioielli di fascia alta vuole aumentare le vendite online della nuova collezione di orecchini.
Integra sul proprio sito una funzione “Provali ora in AR”.
L’utente clicca, si apre la fotocamera in modalità selfie e…
🎯 gli orecchini appaiono direttamente sulle sue orecchie, adattandosi ai movimenti del viso.
Può vedere l’effetto con diversi outfit, salvare uno scatto o condividerlo.
In pochi secondi, il dubbio diventa decisione.

📈 Il beneficio diretto
💡 Migliore percezione del prodotto, più vicina alla realtà
🛍️ Aumento delle conversioni in e-commerce e social
🤳 Esperienza interattiva e “instagrammabile”
📉 Riduzione drastica di resi e scelte sbagliate
💎 Rafforzamento del posizionamento come brand innovativo
– Per aziende del settore Cosmetico
Eliminare i dubbi e accelerare l’acquisto, grazie alla Realtà Aumentata
Quando si acquista un prodotto cosmetico online, il cliente ha sempre lo stesso problema:
“Mi starà bene?”
Le foto non bastano.
Le descrizioni tecniche non emozionano.
Ogni volto è diverso.
E questo genera insicurezza, frena la decisione e rallenta le vendite.
🚀 Soluzione con l’Immersive Storytelling:
Con la Realtà Aumentata, il cliente può provare virtualmente rossetti, fondotinta, ombretti o eyeliner… direttamente sul proprio viso, usando semplicemente la fotocamera dello smartphone.
Basta attivare la modalità selfie per vedere apparire:
💋 il rossetto sulle labbra
👁️🗨️ l’ombretto sugli occhi
🎨 in tutte le tonalità disponibili
🔄 con la possibilità di cambiare stile in tempo reale
Il prodotto si adatta al volto in movimento, in scala perfetta, senza bisogno di app.
Tutto direttamente dal browser.
🧠 Esempio concreto:
Durante il lancio della nuova collezione make-up, il brand aggiunge sul sito un pulsante:
“Provalo ora in AR”
L’utente clicca, si attiva la fotocamera frontale e in pochi istanti il prodotto appare sul viso.
Può confrontare più tonalità, salvare un selfie, condividerlo con un’amica… e decidere subito.
Non deve più immaginare.
Lo vede. E acquista.
Una ragazza inquadra il proprio volto e prova in tempo reale tre tonalità di rossetto.
Vede subito quale le sta meglio, scatta un selfie e condivide il look su Instagram.
In pochi secondi, il dubbio si trasforma in decisione.


🎯 Benefici:
✅ Trasformi l’indecisione in azione
✅ Offri un’esperienza d’acquisto emozionale e memorabile
✅ Riduci i resi e aumenti le conversioni
✅ Posizioni il tuo brand come innovativo e customer-first
– Per agenzie immobiliari
Trasformare un immobile vuoto in una casa, grazie alla Realtà Aumentata
Vendere o affittare un immobile vuoto è più difficile.
I clienti fanno fatica a immaginarsi dentro.
Lo spazio sembra più piccolo.
Non si crea nessuna emozione. Nessuna connessione.
E questo rallenta la decisione.
🚀 Soluzione con l’Immersive Storytelling:
Con la Realtà Aumentata, puoi arredare virtualmente gli ambienti vuoti in tempo reale, usando solo lo smartphone o il tablet.
Basta inquadrare la stanza per vedere apparire:
🛋️ divani, letti, tavoli, quadri
📏 in scala reale
🎨 in diversi stili (moderno, minimal, classico)
Il cliente può camminare nello spazio arredato, vedere più versioni, fare uno screenshot e condividerlo con chi vuole.
🧠 Esempio concreto:
Durante la visita a un appartamento, l’agente consegna un QR code.
Dopo aver scansionato il QR-code, il cliente inquadra il salotto vuoto con il proprio telefono… e lo vede arredarsi davanti ai suoi occhi.
Non deve più immaginare. Lo vede.
E decide più velocemente.


🎯 Benefici:
- Trasformi uno spazio vuoto in un’esperienza emotiva
- Aiuti il cliente a visualizzare la propria vita lì dentro
- Riduci i tempi di vendita
- Offri un effetto WOW memorabile, che ti distingue dalla concorrenza
– Per architetti, progettisti e costruttori di case
Mostrare una casa ad un potenziale acquirente ancora prima che esista, grazie ad un Virtual Tour 360
Quando una casa è ancora solo su carta o su un render, è difficile farla immaginare davvero a chi deve acquistarla.
- I clienti non riescono a percepire gli spazi.
- Fanno fatica a capire luci, altezze, materiali.
- Le decisioni rallentano, i dubbi aumentano.
E più è alto il prezzo, più è difficile fidarsi di un semplice progetto.
🚀 Soluzione con l’Immersive Storytelling:
Con l’Immersive Storytelling, puoi portare i tuoi clienti dentro la casa prima ancora che venga costruita, grazie a un Virtual Tour 360 renderizzato.
🌀 L’ambiente viene ricreato in CGI sulla base del progetto architettonico
📲 Il cliente può esplorarlo liberamente da smartphone, tablet, PC o visore
👀 Può guardarsi intorno, muoversi tra le stanze e vivere l’esperienza in prima persona
🎨 Può vedere diverse finiture, colori, materiali con un clic
È come visitare la casa… ma prima che esista davvero.
🧠 Esempio concreto:
Un’impresa di costruzioni ha in vendita 12 villette che saranno pronte tra un anno.
Integra sul proprio sito un Virtual Tour 360 immersivo, accessibile da qualsiasi dispositivo.
Il cliente, invece di sfogliare planimetrie, entra virtualmente nella casa, la esplora, guarda fuori dalle finestre, immagina la sua vita lì dentro.
Può anche fare la visita in agenzia, indossando un visore VR, per un impatto ancora più forte.
Risultato: emozione, fiducia e decisione più rapida.


🎯 Benefici:
- Trasformi un progetto tecnico in un’esperienza emozionale
- Fai vivere la casa prima che esista
- Aumenti la fiducia, riduci l’incertezza
- Offri un vantaggio competitivo rispetto ad altri costruttori
- Supporti agenti e venditori con uno strumento potente, anche a distanza
– Per aziende agricole e cantine
Etichette parlanti in Realtà Aumentata, che raccontano la storia del vino
Chi acquista una bottiglia di vino vuole capire cosa sta comprando:
- La storia dietro a quel vino
- Le sue caratteristiche uniche
- Come abbinarlo, servirlo, gustarlo
Ma la classica etichetta non basta.
📦 Troppo testo
🌍 Una sola lingua
😐 Nessuna emozione
Risultato: il vino resta un prodotto come tanti, indistinto sullo scaffale o online.
🚀 Soluzione con l’Immersive Storytelling:
Con l’Immersive Storytelling puoi trasformare l’etichetta in un’esperienza interattiva, grazie alla Realtà Aumentata.
Basta inquadrare la bottiglia con lo smartphone e:
🎙️ L’etichetta si anima e parla direttamente al consumatore
🧔 Può essere un ologramma del fondatore, un avatar o una guida virtuale
🌍 Supporta più lingue
🎥 Può mostrare la vigna, la cantina, i processi di produzione
🍇 Racconta la storia, le caratteristiche e il valore del vino in modo coinvolgente
🧠 Esempio concreto:
Un’azienda agricola familiare vuole valorizzare la propria linea di vini biologici.
Integra un’esperienza AR sull’etichetta della bottiglia.
Il consumatore la inquadra con lo smartphone e compare il fondatore della cantina, in forma di ologramma, che racconta:
🧑🌾 “Questo vino nasce da una vigna storica di famiglia…”,
📍 mostra i luoghi con video immersivi,
🫙 e spiega le note gustative e gli abbinamenti.
Risultato: il vino non è più solo una bottiglia.
È un racconto, un’identità, un’emozione.

🎯 Benefici:
- Differenzia il prodotto in modo memorabile
- Aumenta il valore percepito
- Crea un legame emotivo con il brand
- Converte meglio anche online o all’estero
- Rende la comunicazione accessibile e moderna, senza app
– Per aziende del settore moda e fashion
Prova virtuale in AR: indossa il capo di abbigliamento prima di acquistarlo
Comprare abbigliamento online è sempre un’incognita.
🧥 “Mi starà bene?”
📏 “La taglia è giusta?”
🎨 “Mi piace, ma non so se mi dona…”
Questi dubbi causano:
- Indecisione
- Abbandono del carrello
- Tassi di reso elevati
- Esperienze poco soddisfacenti
🚀 Soluzione con l’Immersive Storytelling:
Con la Realtà Aumentata, puoi permettere ai clienti di provare digitalmente i vestiti, direttamente dal proprio smartphone.
📱 L’utente attiva la fotocamera frontale
🧠 L’AR riconosce corpo, busto e proporzioni
👗 Il capo viene proiettato in tempo reale addosso alla persona
🔄 È possibile cambiare colore, modello, taglia e vederlo subito indossato
Tutto senza app, in pochi secondi, grazie alla WebAR.
🧠 Esempio concreto:
Un e-commerce di moda lancia una nuova collezione di giacche e vuole ridurre i resi.
Integra una funzione “Provala ora in AR”.
Il cliente attiva la fotocamera frontale e la giacca appare su di lui, in modo proporzionato e realistico.
Può provare modelli diversi, ruotare il corpo, vedere il capo da più angolazioni.
Scatta una foto, la salva o la invia a un amico per chiedere consiglio.
In pochi secondi, ha un’idea chiara di come il capo gli starà.

🎯 Benefici:
💡 Elimini i dubbi sull’acquisto
🔁 Riduci drasticamente i resi
🛒 Aumenti le conversioni e la fiducia
📲 Offri un’esperienza coinvolgente e social-friendly
🧠 Posizioni il brand come innovatore nel fashion tech
– Per fotografi
Dar vita alle foto grazie alla Realtà Aumentata
Le fotografie raccontano storie… ma solo fino a un certo punto.
📷 Catturano un istante
😔 Ma non trasmettono del tutto l’emozione vissuta
📄 Restano statiche, immobili, ferme nel tempo
E oggi, in un mondo sempre più digitale e immersivo, i clienti vogliono esperienze, non solo ricordi.
🚀 Soluzione con l’Immersive Storytelling:
Con la Realtà Aumentata, puoi dare vita agli scatti stampati, trasformandoli in esperienze animate.
📱 L’utente inquadra una foto stampata con lo smartphone
🌀 L’immagine si anima: parte un video, una voce, un effetto sonoro
🎙️ Possono comparire messaggi vocali, momenti dietro le quinte, suoni ambientali
💍 Perfetto per matrimoni, battesimi, viaggi, shooting creativi
È come riaprire una finestra su quel momento, ogni volta che vuoi.
🧠 Esempio concreto:
Un fotografo di matrimoni consegna ai suoi clienti un album stampato… ma quando lo inquadrano con lo smartphone, le immagini prendono vita:
💃 Gli sposi che ballano
🎤 Una dedica registrata dal testimone
🎶 La canzone del primo ballo in sottofondo
Ogni foto diventa una scena immersiva, che si può vivere e rivivere.

🎯 Benefici:
- Trasformi un ricordo statico in un’emozione dinamica
- Offri un servizio unico e memorabile ai clienti
- Aggiungi valore al tuo lavoro senza cambiare il tuo flusso creativo
- Crea uno storytelling emozionale personalizzato per ogni evento
- Differenzi la tua proposta fotografica in un mercato competitivo
– Per aziende che vendono automobili
Portare l’auto dal concessionario al cliente, con la Realtà Aumentata
Comprare un’auto è una decisione importante. Ma oggi:
- Le persone cercano online prima di visitare uno showroom
- Non sempre possono vedere l’auto dal vivo
- Faticano a valutare ingombri, stile e dettagli solo da foto statiche
📦 Il risultato? Meno visite fisiche, più indecisione, meno conversioni.
🚀 Soluzione con l’Immersive Storytelling:
Con la Realtà Aumentata, puoi far apparire l’auto ovunque, in scala reale, direttamente dallo smartphone.
📱 Il cliente clicca su un link (o scansiona un QR)
🚗 L’auto viene proiettata nello spazio reale davanti a sé
🔄 Può girarci attorno, zoomare nei dettagli, cambiare colore o configurazione
💺 In alcuni casi, anche entrare virtualmente nell’abitacolo
Tutto questo senza il bisogno di app.
🧠 Esempio concreto:
Un’azienda automobilistica lancia un nuovo SUV.
Sul sito e nelle campagne social integra una “Live Preview in AR”.
Il cliente clicca, inquadra il vialetto di casa e l’auto compare in dimensioni reali davanti a lui.
👀 Può vedere come sta nel proprio garage
🖌️ Provarla in rosso, nero o bianco
📸 Scattare foto e condividerle
💬 E poi prenotare un test drive direttamente
Risultato? Curiosità, coinvolgimento, desiderio.
E conversioni più veloci.

🎯 Benefici:
- Fai vivere l’auto prima ancora della visita in showroom
- Crei un effetto WOW e aumenti l’engagement
- Riduci le barriere di accesso all’esperienza
- Differenzi il brand con una strategia immersiva e innovativa
- Favorisci la condivisione social e il passaparola
– Per ristoranti
Far vivere il menu’ con la Realtà Aumentata
Un semplice menù cartaceo (o digitale) non basta più per stimolare l’appetito o convincere alla scelta.
📄 I piatti sono descritti, ma non si vedono
🤷♂️ Il cliente non sa bene cosa aspettarsi
💸 Questo genera indecisione e limita gli acquisti (soprattutto sui piatti più “premium”)
E se un cliente ha dubbi… spesso sceglie la cosa più sicura. O non ordina affatto.
🚀 Soluzione con l’Immersive Storytelling:
Con la Realtà Aumentata puoi trasformare ogni voce del menù in un’esperienza immersiva.
📱 Il cliente inquadra il menù con lo smartphone
🍝 Il piatto compare davanti a lui in 3D, in scala reale
🎥 Può vedere la presentazione, la consistenza, il movimento del vapore o dei condimenti
🎙️ Può ascoltare la descrizione dello chef, vedere i valori nutrizionali o gli abbinamenti consigliati
Il tutto senza app, in pochi secondi. Basta un QR code.
🧠 Esempio concreto:
Un ristorante gourmet inserisce QR code accanto ai piatti più elaborati o costosi.
Il cliente inquadra con il telefono e… il piatto si materializza in AR sul tavolo, come se fosse già stato servito.
Il vapore sale, la salsa si muove, e si sente una voce che racconta la preparazione.
Il cliente non ha più dubbi. Ordina. E torna.


🎯 Benefici:
- Stimoli la decisione d’acquisto in modo emozionale
- Aumenti il valore percepito dei piatti
- Differenzi l’esperienza rispetto ai concorrenti
- Offri un effetto WOW che i clienti ricorderanno
- Aumenti le vendite dei piatti strategici
– Per squadre sportive
Coinvolgere i tifosi come mai prima d’ora, grazie ad esperienze immersive memorabili
Il tifo non è più solo allo stadio.
Ma oggi i fan vogliono sentirsi parte attiva, non solo spettatori.
⚽ Vogliono vivere la squadra, anche da lontano
📲 Cercano contenuti esclusivi, emozionanti e personalizzati
💡 Ma le classiche stories o i video non bastano più a creare vera connessione
🚀 Soluzione con l’Immersive Storytelling:
Con la Realtà Aumentata, puoi portare la squadra nella vita quotidiana dei tifosi con esperienze immersive:
📱 Inquadrano una maglia, un biglietto o un poster
🗣️ E appare un giocatore che parla direttamente a loro
⚽ Possono scoprire curiosità, provare trick, ricevere messaggi personalizzati
🏆 Oppure scattare selfie in AR con i campioni o la coppa
Tutto accessibile da QR code o link WebAR, senza app.
🧠 Esempio concreto:
Una squadra lancia una nuova maglia ufficiale.
Ogni maglia ha un QR stampato sull’etichetta.
Il tifoso lo scansiona e compare un giocatore in AR che racconta la storia del design e saluta il fan.
Il tifoso può anche scattare una foto insieme al suo idolo virtuale e condividerla sui social.
Risultato? Engagement alle stelle.

🎯 Benefici:
- Rafforzi il legame tra squadra e tifosi, ovunque si trovino
- Aumenti il valore percepito del merchandising
- Stimoli la condivisione social e la viralità
- Offri un’esperienza esclusiva, che fidelizza
- Modernizzi la fan experience, senza barriere tecnologiche
– Per enti turistici & Comuni
Mappe interattive e esperienze geolocalizzate, il territorio come non si è mai visto
Molti territori offrono decine di luoghi d’interesse, ma…
🧭 I turisti non sanno cosa visitare
📄 Le mappe cartacee non bastano a incuriosire
🌐 I siti web istituzionali sono poco usati e spesso non aggiornati
🧍♀️ Le esperienze guidate sono disponibili solo in alcuni orari e in una sola lingua
Il risultato? Un patrimonio spesso sottovalutato o invisibile.
🚀 Soluzione con l’Immersive Storytelling:
Con l’Immersive Storytelling, puoi trasformare una semplice mappa in un portale interattivo, che attiva contenuti in Realtà Aumentata e guida il visitatore prima, durante e dopo la visita.
🗺️ Fase 1 – Scansione della mappa o del depliant
- Il turista inquadra la mappa (stampata o digitale)
- I POI (punti di interesse) appaiono in 3D, con icone interattive
- Cliccando su un POI, si attiva una breve anteprima: video, audio, foto o curiosità
- È possibile salvare i luoghi preferiti o attivare un tour consigliato
📍 Fase 2 – Esperienza sul territorio
- Arrivato fisicamente in loco, il visitatore riceve una notifica o inquadra un QR code
- Parte una esperienza AR geolocalizzata:
🧔 una guida virtuale appare e racconta la storia del luogo
🌍 il contenuto è multilingua e personalizzabile
🎧 può includere audio 3D, effetti sonori, animazioni
🧩 può essere integrato in percorsi gamificati con badge, quiz o premi
📲 Il tutto fruibile senza app, da qualsiasi smartphone, in pochi secondi.
🧠 Esempio concreto:
Il Comune di un borgo storico stampa e distribuisce mappe aumentate in hotel, infopoint e locali.
Il turista la inquadra e scopre tutti i POI in AR, in anteprima:
🏰 “Castello Visconteo: visita immersiva disponibile”
⛪ “Cappella di S. Giacomo: affresco animato in AR”
🧙♀️ “Statua parlante: ascolta la storia della leggenda locale”
Poi, sul posto, può attivare l’esperienza immersiva con guida virtuale, direttamente dal telefono.
E vivere la cultura in modo moderno, accessibile e coinvolgente.

🎯 Benefici:
- Trasformi mappe e materiali stampati in strumenti interattivi e smart
- Offri un’esperienza multilingua senza costi di personale
- Incentivi la visita di tutto il territorio, anche luoghi meno noti
- Raccogli dati e preferenze dei turisti (con tracciamento volontario)
- Posizioni il Comune come innovatore e attento all’esperienza del viaggiatore
– Per istituti di formazione
Apprendere facendo, ovunque. La formazione cambia grazie alla Realtà Aumentata
Gran parte della formazione tecnica e professionale si basa ancora su materiali teorici o simulazioni fisiche complesse.
📚 I manuali non rendono l’idea di come si agisce nel mondo reale
🏗️ Le simulazioni pratiche richiedono tempo, attrezzature, spazi dedicati
😓 In molti contesti (sicurezza, medicina, manutenzione), provare dal vivo è costoso e rischioso
Il risultato? Formazione limitata, poco coinvolgente, e difficile da ripetere.
🚀 Soluzione con l’Immersive Storytelling:
Con l’AR – Realtà Aumentata, è possibile portare la simulazione ovunque, sovrapponendo elementi digitali al mondo reale in tempo reale.
📲 Basta uno smartphone, un tablet o un visore per:
🔧 Animare una macchina da smontare
🔥 Simulare incendi, evacuazioni o scenari di emergenza
⚡ Interagire con circuiti, strumenti, componenti tecnici
Tutto in modo interattivo, immersivo, sicuro.
Ripetibile. Economico. E senza limiti logistici.
🧠 Esempio concreto:
Come sarebbe simulare un incendio ovunque, senza rischi?
Per la formazione dei vigili del fuoco, questa tecnologia potrebbe diventare lo standard in tutto il mondo.
- Niente fumo reale.
- Nessuna autopompa da mobilitare.
- Nessun permesso da richiedere.
È esattamente ciò che stanno sperimentando al Nederlands Instituut Publieke Veiligheid (NIPV), nei Paesi Bassi, con l’Apple Vision Pro.
Grazie alla Realtà Aumentata, i vigili del fuoco possono posizionare fuoco e fumo virtuali su edifici reali, trasformando qualunque luogo in uno scenario di emergenza operativo.
🎮 Inquadrano l’ambiente.
🔥 Scelgono la posizione e l’intensità del fuoco.
🚒 Reagiscono come in una situazione reale, ma senza nessun pericolo.

I vantaggi sono immediati:
- Simulazioni realistiche e immediate, senza costi di logistica o materiali
- Nessuna emissione o rischio fisico
- Addestramenti ripetibili, adattabili al livello del singolo operatore
- Tracciamento delle azioni e feedback in tempo reale
Oggi, per simulare un incendio servono giorni di preparazione, mezzi pesanti e spese elevate.
Con l’AR bastano pochi minuti per generare un contesto iperrealistico in cui formare squadre intere.
– Per insegnanti
Trasformare le lezioni in esperienze: la Realtà Aumentata come alleato in classe
Anche l’insegnante più preparato oggi si scontra con una sfida sempre più evidente:
📉 Calo dell’attenzione
📲 Disinteresse per le lezioni frontali
🧠 Difficoltà nel far comprendere concetti astratti (soprattutto scientifici)
Le nuove generazioni sono abituate a stimoli visivi, interattività e contenuti dinamici. Il classico libro di testo non basta più.
🚀 Soluzione con l’Immersive Storytelling:
Con la Realtà Aumentata, l’insegnante può trasformare qualsiasi argomento in un’esperienza visiva, viva e coinvolgente, che cattura subito l’attenzione.
📚 Basta inquadrare un’immagine o una pagina del libro
🫀 E il contenuto prende vita, in 3D, sul banco degli studenti
🎧 Con spiegazioni vocali, animazioni e interazione
🧠 Esempio concreto:
Durante una lezione di biologia, l’insegnante distribuisce una scheda con una semplice illustrazione del cuore umano.
Gli studenti la inquadrano con il loro smartphone o tablet.
All’improvviso, sul banco appare un cuore in 3D, realistico e pulsante.
🧩 Possono ruotarlo, ingrandirlo, sezionarlo.
💬 Toccare una parte e ascoltare la funzione spiegata in automatico.
🌍 Il tutto disponibile anche in altre lingue, per studenti con background differenti.
Non è solo osservazione: è partecipazione attiva, curiosità, apprendimento visivo.
E soprattutto, è più facile da ricordare.

– Per aziende farmaceutiche e aziende del settore medical
Aprire le porte dell’Industria in modo Virtuale e immersivo
Per le aziende farmaceutiche all’inizio della filiera, costruire fiducia e trasparenza con partner e stakeholder è fondamentale. Ma c’è un problema:
🏭 I siti produttivi sono spesso inaccessibili per ragioni sanitarie, logistiche o di riservatezza
🧪 I processi sono complessi da spiegare con parole o brochure
🌍 I clienti e distributori si trovano spesso in altri Paesi
👀 Non possono vedere con i propri occhi la qualità degli ambienti, delle macchine, dei controlli
🚀 Soluzione con l’Immersive Storytelling:
Con un Virtual Tour 360 immersivo, è possibile far visitare virtualmente la propria industria a chiunque, in qualsiasi momento, da qualsiasi parte del mondo.
🧭 Il visitatore può navigare autonomamente tra reparti, laboratori, linee produttive
🧬 Può cliccare su hotspot informativi che spiegano processi, tecnologie, controlli qualità
🎧 Può ascoltare spiegazioni audio multilingua o video di tecnici e responsabili
📲 Accessibile da smartphone, tablet, PC o visore, senza scaricare nulla
È come avere la fabbrica sempre aperta, ma con il massimo controllo su ciò che viene mostrato.
🧠 Esempio concreto:
Un’azienda che produce principi attivi (API) per il mercato internazionale deve mostrare i propri impianti ai clienti esteri, ma:
- Non può ricevere visite frequenti per motivi igienico-sanitari
- I potenziali partner vogliono vedere da vicino la qualità e la tecnologia impiegata
Con un Virtual Tour 360 immersivo:
✅ Crea un’esperienza digitale in cui il cliente può muoversi tra reparti e linee produttive
✅ Può attivare contenuti multimediali nei punti chiave: spiegazioni, video, dati tecnici
✅ La visita diventa uno strumento di marketing, comunicazione e vendita
E può essere integrata in:
- Siti web istituzionali
- Presentazioni commerciali
- Fiere internazionali
- Call o demo da remoto

🎯 Benefici:
- Rendi visibile l’invisibile, valorizzando la tua infrastruttura
- Aumenti la fiducia di partner, buyer, stakeholder
- Risparmi tempo e costi di visite in presenza
- Differenzi la tua azienda nel modo in cui comunica qualità e innovazione
- Offri un’esperienza moderna, professionale e facilmente aggiornabile
– Per aziende del settore Food & Beverage
Mostrare l’origine del prodotto come mai prima d’ora
I consumatori sono sempre più attenti a trasparenza, tracciabilità e qualità degli ingredienti.
Vogliono sapere:
🌱 Dove nasce quel prodotto?
🏡 Chi lo coltiva, chi lo trasforma?
🧑🍳 Come viene lavorato e con quali processi?
Ma le classiche etichette o descrizioni sul sito non bastano più.
E in un mercato saturo, raccontare in modo coinvolgente la propria filiera fa la differenza.
🚀 Soluzione con l’Immersive Storytelling:
Con un’esperienza di Immersive Storytelling in AR o VR, l’azienda può:
📍 Ricreare la storia del prodotto dalla terra alla tavola
🚜 Far visitare virtualmente i campi, gli stabilimenti, le cucine
🎧 Aggiungere testimonianze di agricoltori, chef o esperti
🍅 Visualizzare in 3D ingredienti, tecniche, valori nutrizionali
Tutto questo tramite un QR code sulla confezione, un link su Instagram o una demo da mostrare al buyer durante una fiera.
🧠 Esempio concreto:
Un’azienda che produce conserve biologiche vuole raccontare la filiera corta e artigianale che la distingue dalla grande distribuzione.
Con una semplice etichetta interattiva in AR:
✅ Il cliente inquadra il barattolo con lo smartphone
✅ Appare un mini documentario interattivo con immagini 3D del campo dove crescono i pomodori
✅ Un contadino virtuale racconta la cura della raccolta, mentre scorrono clip autentiche
✅ Il cliente può esplorare ricette, valori nutrizionali, curiosità e altri prodotti
Risultato? Un’esperienza memorabile che crea fiducia e valorizza il brand in modo unico.


🎯 Benefici:
- Aumenti la percezione di qualità e artigianalità
- Coinvolgi emotivamente il cliente, rafforzando la relazione con il brand
- Differenzi il prodotto anche in scaffali competitivi
- Converti l’esperienza in dati (visualizzazioni, interazioni, preferenze)
- Comunichi in modo moderno, sostenibile e memorabile
– Per musicisti e case discografiche
Trasformare il materiale promozionale e i vinili in un’esperienza interattiva
La promozione musicale è sempre più digitale, ma:
🪧 I formati fisici (come cartelloni pubblicitari e vinili) non riescono più a coinvolgere
📱 Il pubblico è abituato a contenuti dinamici, interattivi, immediati
🧠 È difficile lasciare il segno con un’immagine statica in un mondo dominato da video e reel
Eppure… il formato fisico ha ancora un enorme potenziale emotivo e simbolico.
Serve solo il modo giusto per riaccenderlo.
🚀 Soluzione con l’Immersive Storytelling:
Con la Realtà Aumentata, è possibile far prendere vita a vinili, poster, copertine e cartelloni grazie a un’esperienza visiva interattiva che sorprende e conquista.
🎙️ L’utente inquadra la cover o il manifesto con lo smartphone
🧍 Appare l’ologramma dell’artista, a grandezza naturale o miniaturizzato
🎧 L’artista saluta, presenta il brano, canta, balla o racconta un messaggio personalizzato
🔗 Il tutto può includere anche link, QR, pre-save Spotify o shop
È come un backstage personale integrato nella comunicazione fisica.
🧠 Esempio concreto:
Una casa discografica lancia il nuovo album di un artista emergente.
✅ Viene stampata una tiratura limitata in vinile, con una cover “magica”
✅ Inquadrando la copertina, appare l’artista stesso: un ologramma realistico in AR che presenta il disco, ringrazia i fan e invita a seguirlo sui social
✅ La stessa esperienza è replicata anche su cartelloni pubblicitari urbani, creando effetto WOW in luoghi strategici
L’effetto è immediato: coinvolgimento, viralità, emozione.
E chi ha il vinile fisico ha anche un’esperienza digitale esclusiva, che nessun altro può vivere.

🎯 Benefici:
- Trasformi la promozione in un momento da ricordare
- Aumenti l’engagement e le condivisioni social
- Dai nuova vita a supporti fisici ormai dati per “morti”
- Generi valore percepito e collezionabilità
- Coinvolgi le nuove generazioni con esperienze ibride tra fisico e digitale
– Per aziende rivenditrici o produttrici di macchinari
Mostrare ogni dettaglio tecnico in modo chiaro e coinvolgente con la Realtà Aumentata
Vendere un macchinario complesso senza poterlo mostrare dal vivo è una delle sfide più grandi nel B2B industriale.
📦 Spesso è troppo grande o pesante per essere portato a fiere o showroom
📄 I cataloghi cartacei non rendono l’idea
📽️ I video tradizionali non permettono un’esplorazione interattiva
💬 E per chi non è tecnico, è difficile capire a cosa servono i singoli componenti
🚀 Soluzione con l’Immersive Storytelling:
Con la Realtà Aumentata, puoi posizionare virtualmente il macchinario ovunque, farlo vedere in scala reale e aggiungere hotspot interattivi su ogni componente.
🛠️ Ogni parte può essere cliccata per vedere:
- Nome del componente
- Funzione
- Specifiche tecniche
- Video dimostrativi
- Animazioni del suo funzionamento
📱 Basta uno smartphone o tablet, e l’intero macchinario prende vita, anche in mezzo a una sala riunioni.
🧠 Esempio concreto:
Un’azienda rivende un macchinario per l’imbottigliamento automatico nel settore beverage.
Con una demo in AR:
✅ Il cliente inquadra un QR e vede il macchinario apparire davanti a sé in scala reale
✅ Può ruotarlo, zoomare, esplorarlo da ogni angolazione
✅ Tocca un hotspot sulla valvola di sicurezza → si apre una scheda tecnica
✅ Tocca un altro sul pannello di controllo → parte un video di utilizzo
✅ Il tutto è disponibile offline, integrabile in PDF, fiere, call, sito web
Risultato: più comprensione, meno domande, più fiducia, più vendite.


🎯 Benefici:
- Mostri il valore tecnico senza bisogno di trasporti o spazi espositivi
- Accelera i processi di vendita spiegando subito ogni parte in modo chiaro
- Riduci incomprensioni tecniche grazie a contenuti visivi e interattivi
- Offri uno strumento potente alla rete commerciale (anche offline)
- Aumenti l’engagement nelle fiere e negli showroom digitali
Se ti ritrovi in uno di questi settori, hai scoperto in che modo l’Immersive Storytellling può essere utilizzato concretamente.
Se ti interessa approfondire piu’ soluzioni nel tuo settore specifico, richiedi una consulenza gratuita.
Se invece ti ritrovi in un settore che non ho menzionato, non ti preoccupare.
Approfondiremo altre soluzioni nella sezione di seguito, dove sicuramente ti balzeranno alla mente sicuramente diverse idee ;)
Abbiamo approfondito come l’Immersive Storytelling può risolvere problemi concreti in tantissimi settori, generando valore reale.
Ma a questo punto, una domanda è inevitabile:
Dove si vivono davvero queste esperienze?
Sul telefono?
Con un visore?
Online o in presenza?
E come arrivano nelle mani del cliente finale?
Perché un’esperienza immersiva, per funzionare, deve anche essere accessibile nel modo giusto e in modo semplice.
Nella prossima sezione esploreremo tutti i dispositivi, i canali di distribuzione e i touchpoint fisici e digitali in cui l’Immersive Storytelling può prendere vita.
Dove vengono visti nello specifico i contenuti 3D immersivi e con che dispositivi?
Finora abbiamo visto come può essere utilizzato l’Immersive Storytelling nei diversi settori.
Ma c’è un’altra domanda cruciale che arriva puntualmente:
“Dove vengono visualizzate queste esperienze?”
Perché puoi avere il miglior contenuto immersivo al mondo,
ma se il pubblico non sa dove trovarlo — o peggio, non riesce ad attivarlo — tutto il lavoro rischia di andare sprecato.
Ecco perché questa sezione è fondamentale.
Vedremo:
- Quali dispositivi vengono usati per fruire questi contenuti (smartphone, tablet, visori…)
- Quali touchpoint fisici possono diventare interattivi grazie alla Realtà Aumentata
- Quali canali digitali permettono di integrare l’Immersive Storytelling nella comunicazione, nel marketing e nella vendita
Dai biglietti da visita ai cartelloni pubblicitari, dalle etichette di prodotto alle vetrine dei negozi,
dalle landing page agli e-commerce: ogni punto di contatto può diventare il portale d’accesso a un’esperienza immersiva.
I dispositivi chiave per visualizzare i diversi contenuti, suddivisi per tipologia
Per vivere un’esperienza immersiva non serve (sempre) una tecnologia complessa.
Oggi esistono diversi dispositivi, ciascuno con i propri vantaggi, che permettono di accedere ai contenuti di Immersive Storytelling in modo semplice, immediato e coinvolgente.
Vediamoli nel dettaglio.
– Smartphone e tablet di ogni tipo
Il modo più accessibile e diffuso per vivere esperienze immersive
Sono i dispositivi che tutti abbiamo già in tasca.
E questo li rende il canale ideale per la distribuzione di contenuti immersivi su larga scala.

Come funzionano?
- L’utente scansiona un QR code oppure clicca su un link.
- Si apre una pagina web: nessuna app da scaricare, tutto avviene via browser (WebAR o WebXR).
- Il contenuto si attiva direttamente nella fotocamera del dispositivo: può trattarsi di un prodotto 3D che appare nella stanza, un ologramma che parla, una statua che si anima, una guida che racconta la storia di un luogo.
📌 Pro:
- Nessuna barriera tecnologica
- Esperienza immediata
- Compatibile con qualsiasi campagna marketing (online e offline)
- Perfetto per materiali stampati, packaging, vetrine, fiere, spazi pubblici
📌 Contenuti ideali da fruire con smartphone o tablet:
- Realtà Aumentata (AR)
- Prove virtuali di prodotto
- Etichette interattive
- Animazioni 3D nello spazio fisico
- Poster, cartelloni e oggetti che prendono vita
– Visori XR
Esperienze full-immersion per contesti più strutturati
I visori XR (come Meta Quest, Apple Vision Pro, Hololens, HTC Vive, ecc.) permettono un livello di immersione più elevato, adatto soprattutto a contesti esperienziali, formativi o dimostrativi.

Come funzionano?
- L’utente indossa il visore, che riconosce l’ambiente circostante e vi sovrappone elementi digitali.
- A seconda del tipo di visore, si possono attivare esperienze in AR (Realtà Aumentata), VR (Realtà Virtuale) o MR (Realtà Mista).
- I contenuti possono essere distribuiti tramite app dedicate o anche via browser grazie al WebXR.
📌 Pro:
- Massimo impatto immersivo
- Libertà di movimento nello spazio
- Ideale per simulazioni, formazione, visite virtuali o eventi interattivi
- Perfetto per installazioni, showroom, stand fieristici e demo ad alto impatto
📌 Contenuti ideali da fruire con visori:
- Tour Virtuali immersivi
- Simulazioni di sicurezza o manutenzione
- Ambientazioni 3D interattive
- Prototipazione e configurazioni complesse
- Storytelling emozionali in eventi, musei, formazione
In sintesi:
📱 Smartphone e tablet sono perfetti per la fruizione quotidiana e accessibile.
🥽 I visori XR offrono esperienze memorabili quando serve il massimo coinvolgimento.
Entrambi i canali sono complementari e, se usati nel modo giusto, permettono di raggiungere target diversi con esperienze personalizzate e coerenti.
Canali di distribuzione fisici dei contenuti di Immersive Storytelling
Quando si parla di tecnologie immersive, si pensa subito al digitale.
Ma è nel mondo reale che possono fare la differenza più grande.
Perché sono proprio i materiali fisici — quelli che si toccano, si leggono, si sfogliano — a diventare portali interattivi grazie alle nuove tecnologie immersive.
📦 Un’etichetta può raccontare la storia di un prodotto.
📄 Una brochure può prendere vita.
👜 Uno shopper può trasformarsi in uno strumento di engagement.
In questa sezione vedremo tutti i canali di distribuzione fisici dove l’Immersive Storytelling può essere integrato con facilità e grande impatto.
Li divideremo in due macro-categorie:
🔹 Materiali promozionali “a portata di mano”
(quelli che finiscono nelle mani del cliente: packaging, biglietti, cataloghi, gadget…)
🔹 Touchpoint fisici visibili attivabili in loco
(quelli che vivono nello spazio: stand, vetrine, cartelloni, scaffali, totem…)
Per ognuno, vedremo come un semplice oggetto può trasformarsi in un’esperienza memorabile.
Pronto? Iniziamo dai materiali “a portata di mano”.
– Materiali promozionali “a portata di mano”
Con “materiali promozionali a portata di mano” intendiamo tutti quegli oggetti fisici che le persone ricevono, toccano o leggono ogni giorno:
📇 bigliettini da visita,
📦 packaging dei prodotti,
📄 brochure, libretti, etichette,
🛍️ gadget, shopper, carta da banco,
📑 volantini o persino annunci sui giornali.
Materiali semplici, che oggi possono diventare il punto di accesso a esperienze immersive.
Come?
Proprio come quando si accede a un sito web.
📲 Basta inquadrare un QR code stampato su questi oggetti — oppure avvicinare lo smartphone a un piccolo dispositivo NFC — e in automatico si apre un’esperienza interattiva sul telefono, direttamente dal browser.
Nessuna app da scaricare.
Il bigliettino da visita può far comparire un ologramma che si presenta.
L’etichetta su una bottiglia può far parlare il produttore in AR.
Un volantino può trasformarsi in una demo animata.

Tutto parte da qualcosa di semplice, familiare e fisico… che prende vita in modo inaspettato.
E nel farlo, lascia il segno.
Ora vedremo diversi esempi specifici per ogni materiale promozionale di questa tipologia.
- Bigliettini da visita
Il classico biglietto da visita contiene solo nome, ruolo e contatti.
Ma quando lo consegni, hai pochi secondi per lasciare il segno.
📌 Problema: Dopo l’incontro, il tuo nome finisce nel portafogli… insieme a tanti altri.
✅ Soluzione: Con un QR-code o un chip NFC integrato nel biglietto da visita, puoi attivare un’esperienza immersiva che parla per te.
👀 Basta un tap o una scansione con lo smartphone per:
- Far partire un video olografico dove ti presenti in prima persona
- Mostrare un progetto, un prodotto o un portfolio in 3D
- Raccontare il tuo valore con uno storytelling coinvolgente
💼 Risultato? Non sei più un nome su carta. Sei memorabile.
- Cataloghi e brochure
A cosa serve oggi un catalogo se mostra solo foto e testi?
👉 Le immagini non rendono l’idea.
👉 Le dimensioni sono sempre approssimative.
👉 I clienti faticano a capire davvero come sarà quel prodotto.
E quindi? Restano dei dubbi.
E se ci sono dubbi… non si compra.
🚀 Con l’Immersive Storytelling, il catalogo si trasforma in uno strumento interattivo.
📱 Il cliente inquadra con lo smartphone un QR-code posizionato nelle pagine vicino alle foto rappresentative dei prodotti.
🛋️ E il prodotto prende vita in 3D, in scala reale, direttamente davanti a lui.
🔄 Può ruotarlo, esplorarlo, cambiarne il colore o la variante.
Nessuna app. Solo una scansione.
E una pagina stampata diventa un’esperienza.
💡 Risultato?
✅ Meno dubbi.
✅ Più chiarezza.
✅ Più vendite.
- Gadget (Shopper, carta da banco, gadget NFC ecc)
Sai qual è il problema con i gadget aziendali?
🎁 Spesso finiscono dimenticati.
😐 Non lasciano nessun ricordo.
📉 E non danno vero valore al brand.
Ma se diventassero portali esperienziali, capaci di coinvolgere chi li riceve?
🚀 Con la Realtà Aumentata, ogni gadget può attivare un’esperienza immersiva.

Basta un semplice tocco (grazie al chip NFC) o la scansione di un QR-code stampato sopra.
💡 Alcuni esempi?
- Una shopper brandizzata che, inquadrata, mostra un video immersivo sulla sostenibilità del brand.
- Una carta da banco in farmacia che fa apparire un ologramma parlante che spiega un prodotto.
- Un portachiavi NFC che lancia una demo AR del nuovo macchinario o della linea di prodotti.
🎯 Il risultato?
Il gadget non è più solo un oggetto.
Diventa uno strumento di connessione, memorabile e utile, che prolunga il valore del contatto anche dopo l’evento, la fiera o il primo acquisto.
- Materiale Cartaceo di qualunque tipo
Volantini. Dépliant. Schede prodotto. Lettere commerciali. Anche il menù della pizzeria sotto casa.
Ogni supporto cartaceo che finisce in mano a un cliente può diventare un portale verso un’esperienza immersiva.
👉 Invece di restare statico, quel foglio prende vita.
Basta aggiungere un QR-code o un tag NFC:
📲 lo si inquadra… e si apre un contenuto 3D, un video interattivo, una demo in Realtà Aumentata.

🎯 Il risultato?
- Un semplice foglio stampa si trasforma in un contenuto che coinvolge.
- La comunicazione diventa memorabile, interattiva e misurabile.
- E il tuo messaggio arriva più chiaro, più forte, più dritto al punto.
- Packaging prodotto
Quando la confezione racconta una storia, il prodotto non è più solo un prodotto.
Un barattolo, una scatola o una bottiglia… sembrano oggetti semplici.
Ma spesso sono il primo punto di contatto tra cliente e brand.
📦 Il packaging comunica valori, cura, qualità.
Ma con lo spazio che ha a disposizione, può dire solo una piccola parte della storia.
❌ Non può raccontare il processo produttivo.
❌ Non può spiegare l’utilizzo in modo chiaro.
❌ Non può trasmettere l’emozione dietro al prodotto.
E se potesse?
🚀 Soluzione con l’Immersive Storytelling
Con un QR code o un tag NFC integrato nel packaging, puoi trasformare ogni confezione in un’esperienza multimediale e coinvolgente.
📱 Il cliente inquadra la confezione con lo smartphone
🎥 E parte un contenuto immersivo: un video 3D, una guida, una storia
🧠 Può scoprire la filiera, gli ingredienti, le istruzioni, i valori del brand
🎯 Il tutto in modo interattivo, emozionale e accessibile in pochi secondi
💡 Esempio concreto
Un’azienda che produce olio extravergine d’oliva artigianale vuole trasmettere la cura con cui lavora.
Integra un QR code direttamente sull’etichetta della bottiglia.
✅ Il cliente lo inquadra e compare una guida virtuale che racconta:
– dove vengono raccolte le olive
– come avviene la spremitura
– consigli per degustarlo al meglio

Risultato? Il cliente non compra solo un olio.
Compra una storia. Un’identità. Un’esperienza che ricorda.
- Etichette
Le etichette sono ovunque.
Ma spesso si limitano a un logo, un nome e poco più.
📦 Non spiegano il valore di un prodotto
📉 Non coinvolgono
📲 Non offrono nulla di memorabile
Il risultato?
👉 Un’occasione persa per catturare l’attenzione, differenziarsi e raccontare la propria unicità.
🚀 La Soluzione con l’Immersive Storytelling
Oggi basta una semplice etichetta con:
🔗 Un QR code
📶 O un chip NFC invisibile
Per trasformarla in un accesso diretto a un’esperienza immersiva.

L’utente inquadra o tocca… e sullo smartphone si attiva un contenuto 3D, un video, un’animazione o una storia interattiva.
💡 Esempi pratici:
- Etichetta su una bottiglia d’olio → parte un video che mostra l’oliveto, la raccolta e la spremitura
- Etichetta su un oggetto d’arte → si apre un racconto interattivo dell’artista
- Etichetta su un macchinario industriale → appare un hotspot AR che spiega ogni componente
- Etichetta su una confezione alimentare → si anima in AR con ingredienti e consigli dello chef
Ovunque ci sia un prodotto, una parete, una vetrina o un oggetto da valorizzare, un’etichetta può diventare il punto di partenza per raccontare una storia immersiva.
- Manuali, libretti e istruzioni
Le istruzioni tradizionali spesso confondono più che aiutare.
Testi troppo lunghi, diagrammi poco chiari, immagini piatte che non mostrano davvero come si fa.
E chi acquista un prodotto, che sia tecnologico o meccanico, si ritrova spesso frustrato già dal primo utilizzo.
👉 Non capisce dove mettere le mani.
👉 Deve leggere tutto il libretto per trovare un passaggio.
👉 E se sbaglia un passaggio, rischia di rovinare tutto.
La soluzione con l’Immersive Storytelling?
Con la Realtà Aumentata puoi trasformare qualsiasi manuale o libretto in un’esperienza visiva e interattiva.
L’utente inquadra con lo smartphone il foglio d’istruzioni e…
📱 compare un’animazione 3D passo-passo che mostra esattamente cosa fare
🛠️ ogni componente si evidenzia in tempo reale
🗣️ una guida vocale spiega i passaggi principali
🔄 l’utente può rivedere ogni passaggio quante volte vuole, da qualsiasi angolazione
Tutto questo senza app: basta un QR code sul manuale o sulla confezione.

Esempio concreto:
Un’azienda che produce macchine da caffè vuole ridurre le richieste di assistenza.
Integra un QR code sul manuale d’uso.
Il cliente lo scansiona e vede comparire l’intera macchina in 3D: un’animazione mostra come montare i filtri, caricare l’acqua, fare la prima accensione.
Ogni passaggio è chiaro, guidato, visuale.
📉 Risultato? Meno errori, meno resi, più soddisfazione.
- Campioni promozionali
Spesso i campioni promozionali vengono distribuiti con grande impegno logistico e commerciale, nella speranza che il cliente li provi… e se ne innamori.
Ma la realtà è diversa.
🎯 L’utente riceve il campione → non capisce bene come usarlo → lo lascia lì → e si dimentica del brand.
Perché?
👉 Manca il contesto.
👉 Manca la guida.
👉 Manca la storia che trasforma un semplice prodotto in un’esperienza da ricordare.
Ed è un peccato.
Perché in quel momento hai l’attenzione del cliente. Hai superato le barriere.
Hai messo il tuo prodotto nelle sue mani.
E se non sfrutti quel momento per attivare una connessione emotiva o informativa, rischi di buttare via tutto il potenziale.
La soluzione con l’Immersive Storytelling
Con un semplice QR code o un tag NFC applicato direttamente sul packaging del campione, puoi trasformare un piccolo oggetto in un’esperienza coinvolgente.
📱 L’utente inquadra il codice → parte un contenuto immersivo che lo guida passo-passo → il campione diventa comprensibile, utile, memorabile.
Che tipo di contenuti puoi integrare?
- Un tutorial 3D che mostra come si applica il prodotto
- Una guida parlante che ne spiega i benefici e la differenza rispetto ai concorrenti
- Una mini-storia immersiva legata al brand o alla linea
- Un’esperienza AR per vedere il prodotto in uso in uno scenario reale
Esempio concreto
Una marca di cosmetici distribuisce un campione di crema viso.
Il QR-code sulla bustina attiva un’esperienza AR in cui una beauty expert virtuale si materializza sullo schermo e spiega:
– come usare il prodotto correttamente
– quali risultati aspettarsi
– da cosa è composta la formula
– e un link per acquistare la full size con sconto

🎯 Risultato?
Il cliente si sente seguito, capisce il valore, si ricorda del brand.
E il tasso di conversione da campione a vendita cresce.
- Annunci pubblicitari su Giornali cartacei
I giornali cartacei continuano a essere un canale usato da professionisti e aziende locali per farsi conoscere.
Ma c’è un problema gigantesco: nessuno interagisce davvero con un’inserzione stampata.
📰 L’annuncio viene sfogliato.
👀 Forse letto.
🗑️ E poi dimenticato.
Perché?
👉 Non cattura davvero l’attenzione
👉 Non invita ad agire
👉 Non offre un’esperienza memorabile
👉 Non permette di entrare subito in contatto
E questo vale anche per gli annunci ben fatti: possono essere visivamente curati, ma restano piatti, passivi, silenziosi.
In un mondo dove tutto è interattivo, un messaggio statico su carta rischia di non dire nulla.
La soluzione con l’Immersive Storytelling
Con l’uso della Realtà Aumentata e di tecnologie come QR code o tag NFC integrati nell’annuncio, puoi trasformare una pubblicità cartacea in un portale interattivo.
📲 Basta un gesto — inquadrare con lo smartphone — e succede qualcosa di inaspettato:
- Parte un video che ti presenta in prima persona
- Si apre un contenuto 3D del prodotto o servizio che offri
- L’utente può vedere una demo, una guida, un’esperienza coinvolgente
🎯 Invece di “leggere e dimenticare”, il lettore interagisce, scopre, ricorda.
Esempio concreto
Un consulente fiscale pubblica il classico annuncio su un quotidiano locale.
Accanto alla sua foto e ai contatti, c’è un QR code.
📱 Chi lo inquadra attiva un video in cui lui si presenta in prima persona e spiega:
– Chi aiuta
– Che problemi risolve
– Cosa offre di diverso rispetto agli altri
– E una CTA per prenotare una consulenza gratuita

💬 Risultato?
Dal foglio alla conversazione, in meno di 10 secondi.
– Touchpoint fisici visibili attivabili in loco
Ogni giorno camminiamo tra spazi pieni di messaggi visivi: stand, vetrine, cartelloni, totem, pareti brandizzate.
Sono ovunque.
Ma… quante volte ci fermiamo davvero a guardarli?
E soprattutto: quante volte ci fanno interagire con il brand in modo memorabile?
La verità è che:
❌ La maggior parte di questi touchpoint resta passiva.
❌ Comunica solo a livello visivo.
❌ Non crea connessione, non genera interazione, non lascia traccia.
Un poster può essere bello.
Uno stand può essere ben progettato.
Ma se non offre un’esperienza… svanisce nella memoria dopo pochi secondi.
Grazie alla Realtà Aumentata e all’Immersive Storytelling, questi spazi visibili possono diventare interattivi, sorprendenti, memorabili.
📲 Basta uno smartphone.
📌 L’utente inquadra un QR code o un marker posizionato sullo stand, sul poster, sul muro.
🎯 E il contenuto prende vita: un prodotto si anima, un personaggio racconta una storia, un ambiente si trasforma sotto i suoi occhi.
Ogni superficie diventa un portale narrativo, un’occasione per coinvolgere, stupire e far vivere qualcosa che prima si poteva solo immaginare.
In questa sezione vedremo, uno per uno, i principali touchpoint fisici visibili in loco che possono essere trasformati in esperienze immersive grazie all’Immersive Storytelling.
- Stand in fiere o eventi
Le fiere sono un’occasione d’oro per presentarsi, mostrare i propri prodotti, creare contatti.
Ma anche un campo di battaglia rumoroso, affollato, visivamente sovraccarico.
⚠️ In mezzo a decine (o centinaia) di stand tutti simili, come puoi davvero catturare l’attenzione?
Il rischio è altissimo:
❌ Le persone passano, guardano distrattamente e tirano dritto
❌ Lo stand comunica solo tramite grafiche statiche
❌ L’esperienza si limita a qualche depliant e una stretta di mano
E anche quando riesci ad attirare qualcuno, non è detto che ti ricorderà il giorno dopo.
La soluzione con l’Immersive Storytelling
Con l’Immersive Storytelling, lo stand non è più solo un “contenitore”.
Diventa un luogo narrativo attivo, capace di trasformare lo spazio in una storia coinvolgente che il visitatore può vivere in prima persona.
📲 Basta inquadrare un QR code o interagire con un oggetto reale nello stand…
✨ E si attiva una demo 3D, un ologramma parlante, una guida virtuale, una prova interattiva del prodotto.
Puoi:
- Far apparire un modello tridimensionale in scala reale
- Mostrare il funzionamento di un prodotto complesso in AR
- Raccontare la storia del tuo brand con un’esperienza immersiva
- Far vivere il “prima e dopo” del tuo servizio
- Mostrare casi studio e risultati in modo dinamico e memorabile
Esempio concreto
Un’azienda che vende macchine per il caffè partecipa a una fiera di settore.
All’interno dello stand, i visitatori trovano un totem con un QR-code.
📱 Inquadrandolo, si attiva una demo AR: una macchina per il caffè appare in 3D nello spazio, si anima, mostra le sue funzionalità, viene smontata virtualmente per vedere i componenti interni.
A fine esperienza, un ologramma del CEO compare e invita a lasciare il contatto per ricevere un’offerta personalizzata.

🎯 Risultato?
Lo stand non è più uno tra tanti. È quello che ha fatto vivere qualcosa.
- Totem, branded desk o scaffali dentro i negozi commerciali
Totem, desk promozionali e scaffali brandizzati sono ovunque nei punti vendita: dai supermercati ai negozi specializzati, dai centri commerciali agli shop monomarca.
Ma nonostante l’investimento in design e visibilità…
⚠️ La maggior parte delle persone non si ferma nemmeno a guardarli.
👉 Non trasmettono un messaggio chiaro
👉 Non spiegano il prodotto
👉 Non invitano a interagire
👉 Non creano nessun legame con il brand
E spesso diventano solo parte dello sfondo visivo del negozio, senza generare vero impatto né conversione.
La soluzione con l’Immersive Storytelling
Con l’Immersive Storytelling, questi spazi fisici possono diventare interfacce interattive tra il brand e il cliente.
📲 Basta un QR code o un tag NFC integrato nel totem o nel desk…
✨ E si attiva un contenuto immersivo: il prodotto prende vita in AR, una guida racconta i suoi benefici, parte una storia coinvolgente legata al brand.
🎯 Il cliente non è più solo un osservatore: è un protagonista attivo dell’esperienza.
Puoi trasformare:
- Un totem in un portale narrativo con realtà aumentata
- Uno scaffale in una guida interattiva al prodotto
- Un desk in un punto informativo immersivo, senza personale
Esempio concreto
Opificio Emiliano, brand di cosmetica di alta gamma, voleva comunicare promozioni e novità all’interno dei saloni partner.
Il problema? I clienti ignoravano brochure e materiali tradizionali.
🚀 La soluzione è stata l’integrazione di tag NFC nei totem e desk dei saloni: avvicinando lo smartphone, si attivavano ologrammi persona in AR, che spiegavano offerte, valori del brand e nuovi prodotti.
Niente app da scaricare. Tutto accessibile in un tap.
🎯 Risultato?
+80% di interazioni rispetto ai materiali cartacei, tempo medio di attenzione triplicato e aggiornamenti gestibili da remoto.
Un vero esempio di comunicazione immersiva che funziona.
- Poster pubblicitari
I poster sono ovunque: fermate dell’autobus, corridoi, palestre, centri commerciali.
Eppure, quanti portano davvero il cliente a fare qualcosa?
👉 Li vediamo con la coda dell’occhio
👉 Magari leggiamo il titolo
👉 Ma raramente interagiamo o ricordiamo il messaggio
Il motivo?
❌ Sono statici
❌ Non coinvolgono
❌ Non offrono un’esperienza, né un motivo forte per agire
E così, anche se ben progettati, finiscono per non generare conversioni.
La soluzione con l’Immersive Storytelling
Con un semplice QR code o tag NFC integrato nel layout del poster, puoi trasformare un contenuto bidimensionale in un’esperienza tridimensionale che cattura e coinvolge.
📲 Il passante inquadra il codice con lo smartphone…
✨ E parte una’esperienza in Realtà Aumentata che:
- Mostra un prodotto animato in 3D
- Fa parlare un testimonial in ologramma
- Trasforma il poster in una storia viva
- Invita a un’azione immediata (promo, iscrizione, acquisto)
Il poster diventa così un attivatore di esperienza, non solo un messaggio.
Esempio concreto
Un brand sportivo promuove una nuova scarpa da running con una serie di poster posizionati in palestra e in luoghi ad alta affluenza.
Sul poster compare un messaggio chiaro:
“Scansiona e ricevi un coupon sconto esclusivo”
📱 L’utente inquadra il QR code, e si attiva un’esperienza in Realtà Aumentata: la scarpa prende vita in 3D, si anima, mostra le sue caratteristiche e invita all’azione con una CTA personalizzata.

🎯 Risultato?
✅ Lead generation automatica (per ottenere il coupon)
✅ Esperienza memorabile che rafforza la brand awareness
✅ Aumento delle vendite grazie alla combinazione tra engagement e incentivo immediato
- Cartelloni pubblicitari
I cartelloni pubblicitari dominano le città: li troviamo lungo le strade, sulle facciate dei palazzi, nei parcheggi, alle fermate.
Sono grandi, costosi, e molto visibili.
Ma anche completamente passivi.
👉 Non permettono di interagire
👉 Non coinvolgono chi guarda
👉 Non offrono un’azione da compiere sul momento
E così, anche se visti da migliaia di persone al giorno, difficilmente generano conversioni dirette.
La soluzione con l’Immersive Storytelling
Con un semplice QR code ben visibile o un tag NFC posizionato sul cartellone, puoi trasformare uno spazio passivo in un punto di attivazione immersiva.
📲 Il passante scansiona il codice…
✨ E parte un’esperienza in AR: un prodotto che prende vita, un testimonial che parla, un contenuto dinamico che coinvolge.
Il cartellone non è più solo da guardare, ma da vivere.
Esempio concreto
Una casa automobilistica lancia un nuovo SUV e posiziona cartelloni in zone ad alto traffico.
Accanto all’immagine del veicolo, un messaggio:
“Scansiona per vedere il nuovo SUV nel tuo garage”
📱 L’utente inquadra il QR-code e attiva un contenuto AR:
il SUV appare in scala reale nello spazio circostante, con hotspot interattivi che mostrano dettagli, interni e colori personalizzabili.

🎯 Risultato?
- Maggiore engagement
- Esperienza memorabile che collega il messaggio al prodotto reale
- Aumento dell’interesse e delle visite al sito o in concessionaria
- Vetrine nei negozi
La vetrina è da sempre lo strumento principale per catturare l’attenzione dei passanti.
Ma oggi, in un contesto saturo di stimoli e distrazioni, non basta più una bella esposizione.
👉 I manichini sono statici
👉 I cartelli non spiegano abbastanza
👉 I QR-code vengono ignorati se non offrono qualcosa di chiaro e immediato
Il risultato?
❌ Il potenziale della vetrina resta inespresso
❌ E chi passa davanti spesso… passa e basta
La soluzione con l’Immersive Storytelling
Grazie all’Immersive Storytelling, la vetrina diventa interattiva, sorprendente, memorabile.
📲 Un QR-code o un tag NFC sul vetro invita il passante a “scansionare per vedere il prodotto in azione” o “vivere l’esperienza interattiva”.
✨ E sullo smartphone parte un contenuto in AR:
- Un manichino prende vita e racconta il look
- Un prodotto mostra le sue funzionalità in 3D
- Un personaggio virtuale accoglie il cliente e presenta un’offerta
- Oppure si attiva un minigioco o una narrazione interattiva legata al brand
🎯 Risultato? La vetrina non è più solo bella da vedere, ma attiva da vivere.
Esempio concreto
Un negozio di moda allestisce la propria vetrina con una call to action ben visibile:
“Scan to explore in AR”, accanto a un QR-code.
📱 Una passante inquadra il codice con il suo smartphone: sullo schermo compare una borsa in una variante colore esclusiva, visualizzata in Realtà Aumentata.

Può ruotarla, avvicinarsi, esplorarne i dettagli… proprio lì, davanti alla vetrina.
🎯 Risultato?
La vetrina diventa interattiva anche fuori dall’orario di apertura, stimola la curiosità, aumenta il tempo di attenzione e incoraggia l’acquisto.
- Murales o pareti brandizzate
I murales e le pareti artistiche catturano l’occhio.
Parlano il linguaggio delle emozioni, dell’identità, dell’impatto visivo.
Ma, nel contesto urbano di oggi, non basta essere belli o significativi.
👉 Le persone scattano una foto e passano oltre
👉 L’opera resta muta, per quanto potente
👉 Il messaggio si ferma alla superficie
❌ Manca il passo successivo: il coinvolgimento.
❌ Manca la possibilità di entrare nella storia.
La soluzione con l’Immersive Storytelling
Con l’Immersive Storytelling, un murales non è più solo da guardare.
Diventa una porta aperta su un mondo.
📲 Un QR-code integrato nella parete, oppure un marker AR invisibile, permette all’utente di inquadrarla con lo smartphone…
✨ E l’opera prende vita:
- I personaggi si animano e parlano
- I colori si trasformano in emozioni interattive
- La parete racconta storie in Realtà Aumentata
- Si svela il dietro le quinte, la visione dell’artista, o un messaggio sociale
🎯 Risultato?
L’arte urbana non è più solo un fondale: diventa un’esperienza personale, profonda e memorabile.
Esempio concreto
Un artista collabora con un’associazione culturale per realizzare un murale sul tema della sostenibilità.
All’interno dell’opera viene integrato un QR-code stilizzato, invisibile a prima vista ma parte del disegno.
📱 Inquadrandolo, si attiva un contenuto in AR: le illustrazioni si animano, il pianeta prende vita, gli oggetti si trasformano, e una voce poetica accompagna lo spettatore in un viaggio emozionale sulla relazione tra uomo e natura.

🎯 Risultato?
- Arte urbana che parla davvero
- Coinvolgimento emotivo e consapevolezza
- Condivisione virale e impatto culturale
- Punti localizzati specifici
Ogni luogo ha qualcosa da dire.
Una storia da raccontare, un significato da trasmettere, un potenziale da valorizzare.
Ma troppo spesso, anche i luoghi più ricchi di valore…
👉 Vengono ignorati
👉 Non hanno strumenti per coinvolgere chi li attraversa
👉 Restano silenziosi, invisibili, dimenticati
❌ Senza contesto, il luogo è solo un punto sulla mappa.
❌ Senza esperienza, il pubblico non lo ricorda.
La soluzione con l’Immersive Storytelling
Grazie alle tecnologie AR geolocalizzate, è possibile attivare esperienze immersive legate a un punto preciso nello spazio.
📍 L’utente si trova in un luogo reale → apre una webapp o scansiona un QR-code sul posto → e l’esperienza AR si sblocca solo in quella posizione.
✨ Cosa può accadere?
- Appare un personaggio in ologramma che racconta la storia del luogo
- Si ricostruisce un edificio com’era in passato
- Si visualizza un prodotto, una scena o un ambiente legato a quel punto
- Si attiva un percorso esperienziale che guida la visita
🎯 Risultato?
Il luogo prende voce.
E chi lo visita diventa parte della narrazione.
Esempio concreto
Un ente turistico crea un itinerario AR tra i borghi storici della regione.
📍 In punti specifici dei centri storici, vengono posizionati dei QR-code su targhette fisiche.
📱 Il visitatore li scansiona e attiva contenuti geolocalizzati:
– Un ologramma di un personaggio storico appare e racconta aneddoti
– Viene ricostruita in AR una piazza com’era nel 1700
– Una guida virtuale accompagna il turista tra le vie, suggerendo dove andare e cosa osservare

🎯 Risultato?
L’esperienza turistica diventa interattiva, personalizzata, memorabile.
E ogni punto del territorio… si trasforma in un capitolo di una storia viva.
Abbiamo visto come ogni superficie visibile del mondo fisico — dallo stand in fiera alla vetrina, dal murale artistico al cartellone pubblicitario — possa trasformarsi in un portale interattivo grazie all’Immersive Storytelling.
Non si tratta più di “mostrare” qualcosa.
Si tratta di farlo vivere.
👉 I touchpoint fisici non sono più solo “supporti visivi”.
Sono ambienti narrativi.
Spazi che, grazie all’Immersive Storytelling, parlano, coinvolgono e convertono.
E se il mondo fisico può diventare il primo punto di contatto immersivo…
🧠 È il momento di chiedersi: come possiamo distribuire queste esperienze anche nel digitale?
Perché l’Immersive Storytelling non vive solo su poster, packaging o pareti.
Può essere integrato anche in ogni fase della customer journey digitale: dal sito web all’e-commerce, dalle newsletter ai PDF, dai blog agli annunci pubblicitari.
Nella prossima sezione esploreremo proprio questo.
Canali di distribuzione digitale dei contenuti di Immersive Storytelling
Finora abbiamo visto come il mondo fisico possa essere trasformato in un ecosistema di esperienze interattive: stand, vetrine, packaging, murales…
Ogni superficie reale può diventare un portale verso una storia immersiva.
Ma oggi — lo sappiamo bene — una buona parte della comunicazione tra brand e cliente avviene online.
È lì che si cercano informazioni.
È lì che si confrontano offerte.
È lì che avviene (o si perde) la decisione di acquisto.
E proprio per questo, anche i canali digitali possono — e devono — diventare spazi immersivi in cui comunicare, coinvolgere e convertire in modo più efficace.
Le esperienze immersive non vivono solo su carta o vetro.
Vivono anche tra le righe di un blog.
Dentro una newsletter.
In un bottone call-to-action di una landing page.
Nel cuore di un e-commerce.
O perfino in un PDF.
Con l’Immersive Storytelling, anche il digitale smette di essere piatto.
Diventa tridimensionale. Esperienziale. Memorabile.
In questa sezione esploreremo come integrare contenuti immersivi nei principali canali di comunicazione digitale, per amplificare il messaggio, differenziarti dalla concorrenza e portare l’utente a compiere un’azione concreta.
Prima di entrare nel dettaglio dei singoli canali, c’è un aspetto cruciale da chiarire:
il modo in cui un utente vive l’esperienza immersiva cambia in base al dispositivo che sta utilizzando.
Capire queste dinamiche ti permette di progettare esperienze coerenti, fluide e ad alto impatto.
📱 Accesso da dispositivi mobili (smartphone, tablet e Visori XR)
Quando l’utente naviga da smartphone, tablet o visori XR, l’esperienza immersiva è completamente accessibile in modo diretto.
✅ All’interno della pagina può visualizzare modelli 3D interattivi (grazie ai visualizzatori 3D integrati)
✅ Con un semplice click su “Visualizza in AR”, può attivare l’esperienza di Realtà Aumentata direttamente nella stanza, usando la fotocamera del proprio dispositivo
✅ Il tutto avviene via browser, senza scaricare alcuna app
👉 Questo rende l’esperienza mobile immediata, coinvolgente e adatta a ogni tipo di pubblico, dal consumatore che naviga l’e-commerce al prospect che apre una newsletter dal telefono.
💻 Accesso da Computer o Desktop
Quando invece l’utente naviga da computer, l’esperienza cambia leggermente:
✅ Può comunque visualizzare i contenuti immersivi in 3D direttamente nella pagina (visualizzatori integrati, configuratori, simulazioni…)
✅ Ma non può attivare direttamente la modalità AR, perché i browser desktop non supportano la Realtà Aumentata nativa
📲 Per attivare l’esperienza in AR, viene mostrato un QR-code associato al contenuto:
basta scansionarlo con lo smartphone per trasferire l’esperienza in mobilità e attivarla nella stanza reale
👉 Questo passaggio è semplice e intuitivo, ma va progettato bene:
il QR-code deve essere chiaro, ben posizionato e accompagnato da una call-to-action efficace.
In sintesi:
Dispositivo | Visualizzazione 3D | Attivazione AR | Modalità di accesso |
---|---|---|---|
Smartphone/Tablet | ✅ Direttamente nella pagina | ✅ Con un click, via browser | Esperienza fluida e completa |
Computer/Desktop | ✅ Visualizzatori 3D integrati | 🚫 No AR diretta → ✅ QR-code per mobile | Serve passaggio da desktop a mobile |
🧠 Da ricordare:
Per ogni canale digitale (sito, newsletter, PDF…), pensa sempre a entrambe le modalità di accesso.
L’esperienza deve funzionare bene sia per chi naviga da mobile, sia per chi inizia da desktop.
– Sito web aziendale
Per molte aziende, il sito web è ancora una vetrina statica.
Un luogo dove elencare servizi, caricare qualche immagine e raccontare “chi siamo” in modo spesso impersonale.
👉 Testi lunghi che nessuno legge
👉 Foto generiche che non trasmettono valore
👉 Call-to-action che portano a una pagina contatti… e si fermano lì
Il problema non è solo estetico.
È che l’utente non riesce a vivere l’essenza del brand. Non entra in relazione.
E se non si crea connessione → non c’è conversione.
La soluzione con l’Immersive Storytelling
Con l’Immersive Storytelling, il sito web non è più una vetrina.
Diventa un’esperienza dinamica, interattiva, coinvolgente.
📲 Bastano link, QR code o componenti WebAR/WebXR integrati nella pagina per attivare contenuti immersivi:
- Un prodotto che si anima in 3D e si può esplorare da vicino
- Un ologramma che accoglie il visitatore e racconta il brand
- Una simulazione interattiva che mostra il prima/dopo di un servizio
- Una guida virtuale che accompagna l’utente nel percorso
🎯 Risultato?
L’utente non legge solo cosa fai, ma lo vive.
E ricorda chi sei, perché l’esperienza lo ha colpito.
Esempio concreto
Un’azienda innovativa decide di trasformare la classica pagina “Chi siamo” in un’esperienza immersiva e conversazionale.
📍 In aggiunta al solito testo descrittivo, l’utente trova un pulsante con la scritta:
“Incontra il nostro CEO in realtà aumentata”
📱 Se l’utente è su smartphone o tablet, può cliccare per attivare l’ologramma del CEO, che appare direttamente nell’ambiente reale e inizia a raccontare la visione dell’azienda, la sua storia e i valori fondanti.
💬 Ma non è solo una presentazione.
Grazie all’integrazione con un sistema AI conversazionale, l’utente può porre domande in tempo reale all’ologramma, ricevendo risposte naturali e personalizzate su:
- Missione e valori aziendali
- Progetti futuri
- Differenziazione sul mercato
- Modalità di lavoro e approccio ai clienti

🖥️ Se invece l’utente è su desktop, visualizza il CEO in 3D direttamente nella pagina e può scansionare un QR-code per materializzarlo in AR nel proprio spazio con lo smartphone.
🎯 Risultato?
- Un modo umano e diretto per raccontare l’identità aziendale
- Una pagina “Chi siamo” che diventa memorabile
- Maggiore tempo di permanenza sul sito
- Più fiducia, connessione emotiva e coinvolgimento
– Landing Page
Le campagne pubblicitarie digitali portano ogni giorno migliaia di utenti su landing page pensate per convertire.
Ma la verità è che spesso non lo fanno.
👉 L’utente arriva, guarda un paio di immagini
👉 Scorre distrattamente
👉 E se ha anche solo un dubbio, chiude tutto
❌ Nessuna interazione
❌ Nessuna connessione emotiva
❌ Nessuna azione concreta
Il motivo? La comunicazione è ancora bidimensionale.
Non basta più mostrare un prodotto: bisogna farlo vivere.
La soluzione con l’Immersive Storytelling
Con l’Immersive Storytelling, la landing page diventa una demo in tempo reale.
Uno spazio dove l’utente non si limita a guardare, ma esplora, interagisce, sperimenta.
✨ Basta integrare un visualizzatore 3D e una call-to-action AR per permettere all’utente di:
- Configurare il prodotto in base ai propri gusti
- Visualizzarlo direttamente nel proprio spazio reale
- Interagire in modo personale, emozionale e immersivo
Esempio concreto
Un brand di arredamento promuove la nuova collezione di divani con una campagna online.
📲 L’utente clicca sull’annuncio e atterra su una landing page semplice e funzionale:
- Una gallery di immagini emozionali
- Un breve video
- Un configuratore 3D con la scritta: “Visualizza il divano nel tuo salotto”
L’utente sceglie il modello, personalizza il colore e clicca sulla funzione “Vedi in AR”.
In pochi secondi, il divano appare in scala reale nel suo soggiorno, posizionato esattamente dove vorrebbe metterlo.

🛋️ Può ruotarlo, cambiare variante, verificarne le dimensioni.
🎯 Risultato?
- Esperienza memorabile
- Diminuzione del tasso di rimbalzo
- Aumento delle richieste e delle conversioni
- Riduzione dei resi, perché il cliente sa già cosa aspettarsi
– E-commerce
L’e-commerce è il canale principale per acquistare.
Ma quando si tratta di prodotti fisici — specialmente quelli di fascia alta — le immagini statiche non bastano.
👉 Il cliente non può toccare, provare, esplorare.
👉 E questo genera dubbi. I dubbi generano indecisione.
👉 L’indecisione… genera carrelli abbandonati.
✨ La soluzione con l’Immersive Storytelling
Integrare esperienze 3D e AR direttamente nella pagina prodotto permette di colmare la distanza tra l’utente e il prodotto.
📲 Con un visualizzatore 3D integrato, il cliente può ruotare l’oggetto, esplorarlo in ogni dettaglio
🧠 E poi, con un semplice click su “Prova in AR”, può visualizzarlo nel mondo reale — o addirittura indossarlo virtualmente — per capire davvero com’è.
🎯 Risultato?
Meno dubbi. Più fiducia. Più conversioni.
🕰️ Esempio concreto
Un e-commerce di orologi di lusso integra Immersive Storytelling nella pagina prodotto.
👀 L’utente può:
- Ruotare il modello in 3D e zoomare su quadrante, cassa e cinturino
- Cambiare variante colore o materiale
- Attivare la modalità AR per vedere l’orologio al proprio polso, in scala reale, usando solo la fotocamera dello smartphone
🤳 L’esperienza è accessibile direttamente dal browser, senza app.
A fine interazione, una call to action chiara:
“Acquista ora il tuo modello esclusivo”
📈 Risultato?
- Aumento delle conversioni
- Meno resi
- Esperienza premium coerente con il valore del prodotto
- Maggiore tempo sulla pagina e più interazione
– Newsletter & Email Marketing
Ogni giorno le persone ricevono decine di email.
Messaggi promozionali, annunci, comunicazioni aziendali.
👉 Alcune vengono aperte
👉 Poche vengono lette
👉 Quasi nessuna viene ricordata
❌ Troppe parole
❌ Troppi link
❌ Zero esperienze
In un mondo pieno di contenuti, quello che manca è l’impatto.
✨ La soluzione con l’Immersive Storytelling
Integrare contenuti immersivi all’interno delle email trasforma una newsletter da messaggio passivo a punto di accesso diretto a un’esperienza.
📲 Con un bottone o un’immagine cliccabile, puoi portare l’utente a:
- Visualizzare un prodotto in 3D direttamente nel suo spazio
- Attivare un ologramma che presenta l’offerta
- Scoprire una promozione che prende vita in Realtà Aumentata
Tutto in pochi secondi. Tutto senza app.
Un click → un’esperienza → un ricordo che resta.
💄 Esempio concreto
Un brand beauty lancia un nuovo rossetto con finitura satinata.
Per presentarlo al pubblico in modo originale, invia una newsletter con oggetto:
“Scopri come ti sta il nuovo Rossetto Seta — in AR”
✉️ All’interno dell’email, il design è essenziale ma d’impatto:
- Una foto del rossetto in 3D
- Un pulsante centrale: “Provalo ora in Realtà Aumentata”
📱 L’utente clicca → si apre una WebAR experience via browser → la fotocamera frontale si attiva e l’utente può provare virtualmente il rossetto sul proprio volto, scegliendo tra diverse tonalità, lucentezze e finish.

🪞 È come uno specchio, ma potenziato.
A fine esperienza, un bottone con CTA chiara:
“Scopri la tua tonalità perfetta e acquistala ora con il 20% di sconto”
📈 Risultato?
- Più conversioni e una customer experience indimenticabile
- Aumento drastico delle interazioni
- Migliore coinvolgimento rispetto a un video o a un’immagine statica
– Blog e articoli SEO
Il blog è ancora oggi uno degli strumenti più potenti per attrarre traffico qualificato dai motori di ricerca.
Ma c’è un problema sempre più evidente:
👉 Gli articoli sono tutti simili.
👉 Ripetono parole chiave, elenchi e promesse… ma senza far vivere nulla.
Il risultato?
❌ Gli utenti non restano sul sito
❌ Non interagiscono
❌ E Google lo nota
🤖 L’evoluzione dell’algoritmo: AI, esperienza e completezza
Con l’introduzione dell’AI Overview e dei sistemi di ranking basati su soddisfazione reale dell’utente, Google ha alzato l’asticella.
Non basta più scrivere un articolo informativo.
Serve un contenuto completo, ben strutturato e soprattutto in grado di offrire un’esperienza utente memorabile.
📌 Google dà priorità alle pagine che:
- Rispondono davvero alle domande dell’utente
- Includono contenuti multimediali di qualità
- Offrono funzionalità avanzate e coinvolgenti
- Rendono la navigazione semplice, chiara e interattiva
✨ La soluzione con l’Immersive Storytelling
Integrare esperienze immersive all’interno degli articoli di blog ti permette di trasformare un contenuto testuale in una narrazione esperienziale.
📲 Un lettore può:
- Visualizzare in 3D il prodotto di cui stai parlando
- Guardare un ologramma che spiega un concetto complesso
- Vedere un prima/dopo in AR
- Attivare un’esperienza guidata direttamente dallo schermo
🧠 Non solo legge. Vive. Ricorda. Condivide.
🛠️ Esempio concreto
Un’azienda che vende vernici ecosostenibili pubblica un articolo SEO dal titolo:
“Come scegliere il colore giusto per il tuo soggiorno”
Nel corpo dell’articolo, oltre a immagini e consigli pratici, c’è un blocco con la funzione:
“Visualizza i colori in AR nella tua stanza”
📱 L’utente inquadra la parete di casa con lo smartphone, e cambia il colore in tempo reale scegliendo tra le tonalità dell’azienda.

Può salvare il risultato, condividerlo o richiedere un preventivo.
🎯 Risultato?
- L’utente resta più tempo sulla pagina
- L’esperienza è utile, coinvolgente, personalizzata
- Google lo premia, mostrando l’articolo nelle prime risposte, portandogli quindi piu’ traffico
- E l’azienda riceve lead di qualità da un contenuto evergreen
– ADS su PR editoriali online
Le PR digitali e gli articoli sponsorizzati sono strumenti fondamentali per migliorare la visibilità di un brand, raccontarne i valori, e intercettare nuovi pubblici.
Ma oggi, anche le pubblicazioni online più autorevoli rischiano di diventare solo un’altra pagina da scrollare.
👉 I contenuti testuali non coinvolgono
👉 I banner vengono ignorati
👉 Il lettore non compie alcuna azione
❌ Nessun impatto reale
❌ Nessun effetto sulla brand awareness
❌ Nessuna conversione misurabile
✨ La soluzione con l’Immersive Storytelling
Integrare contenuti immersivi all’interno degli articoli sponsorizzati (o a corredo degli stessi) permette di rompere il flusso del lettore e invitarlo a vivere un’esperienza.
📲 All’interno dell’articolo, puoi inserire:
- Un visualizzatore 3D del prodotto di cui si parla
- Un bottone o immagine cliccabile che attiva l’AR direttamente dal browser
- Un’animazione o ologramma attivabile che rende il contenuto memorabile
🎯 L’utente non si limita a leggere: entra nella storia.
👟 Esempio concreto
Un brand di sneaker lancia una nuova collezione ed è protagonista di un articolo sponsorizzato su un magazine online di tendenza.
📄 L’articolo racconta i valori sostenibili del brand e le caratteristiche tecniche delle scarpe.
A metà pagina, un blocco immersivo:
“Scopri la nuova sneaker in AR – Provala nel tuo ambiente”
📱 L’utente clicca → si apre l’esperienza WebAR → la scarpa appare nel suo spazio, visibile in 3D da ogni angolazione.
Può cambiarne il colore, attivare le info tecniche con hotspot interattivi, e cliccare sulla CTA finale:
“Ordina ora con spedizione gratuita”

📈 Risultato?
- Tempo medio sulla pagina +55%
- Click-through rate sulle CTA immersiva triplicato
- Maggiore brand recall
- Aumento diretto delle conversioni dal canale PR
– PDF scaricabili, presentazioni e proposte commerciali
Nel momento chiave in cui un commerciale presenta un’offerta o usa una presentazione per vendere a un potenziale cliente, ogni secondo conta.
Ma troppe presentazioni si riducono a un PDF sfogliato o a una serie di slide che scorrono senza lasciare traccia.
Il cliente ascolta, annuisce, ma non riesce a visualizzare.
E se non visualizza, non si entusiasma.
E se non si entusiasma… non compra.
❌ Nessuna esperienza
❌ Nessuna differenziazione
❌ Nessun impatto concreto
✨ La soluzione con l’Immersive Storytelling
Con l’Immersive Storytelling, la presentazione commerciale diventa un momento interattivo, esperienziale, memorabile.
Durante l’incontro, il commerciale non si limita a spiegare il valore dell’offerta: lo mostra. In tempo reale.
Con un semplice clic su un pulsante integrato nella slide, o inquadrando un QR-code, il prospect può attivare sul proprio dispositivo un’esperienza immersiva:
- Visualizzare il prodotto in 3D
- Entrare virtualmente in uno spazio progettato
- Vedere un macchinario all’opera
Non è più una presentazione. È una dimostrazione dal vivo.
Esempio concreto
Un’azienda che produce impianti di sanificazione industriale presenta la propria offerta a una grande catena alberghiera.
Durante l’incontro commerciale, il venditore apre la presentazione e mostra un QR-code dedicato:
“Scopri il nostro impianto in Realtà Aumentata”
Il prospect inquadra il codice con il proprio smartphone e in pochi secondi visualizza nel suo ambiente un impianto 3D, animato, con sezioni interattive che spiegano ogni componente.
A fine esperienza, un video-ologramma del CEO spiega perché l’azienda è diversa dalle altre.
Risultato?
- Maggiore fiducia
- Decisione più veloce
- Coinvolgimento emotivo e razionale
- Una riunione che resta impressa nella mente
– Display ADS
I display ADS sono ovunque.
Sui siti di notizie, nei blog, nei marketplace.
Ma sai qual è il problema?
👉 Le persone li ignorano.
👉 Scorrono oltre.
👉 E se cliccano, spesso è per sbaglio.
❌ Zero attenzione
❌ Zero emozione
❌ Zero conversioni
I banner tradizionali sono diventati rumore visivo.
✨ La soluzione con l’Immersive Storytelling
E se il tuo banner non fosse solo un’immagine?
E se fosse un portale d’ingresso per un’esperienza immersiva?
Con un semplice formato animato, una preview interattiva o un pulsante attiva AR, puoi trasformare un banner statico in una porta aperta verso qualcosa che l’utente vuole davvero scoprire.
📲 L’utente clicca → si apre un’esperienza in 3D / WebAR
Il risultato?
Da “banner ignorato” a “esperienza vissuta”.
👟 Esempio concreto
Un brand di sneaker di fascia alta lancia un nuovo modello in edizione limitata.
Tra i vari canali, attiva una campagna display su portali lifestyle e moda.
Il banner è animato e mostra la scarpa che ruota lentamente.
Accanto, una call to action:
“Visualizzala ora nel tuo spazio”
📱 L’utente clicca → si apre un’esperienza in Realtà Aumentata.
la sneaker si materializza sul pavimento di casa, in scala reale, con la possibilità di zoomare e scoprire ogni dettaglio.
🎯 Alla fine, un bottone:
“Ordina subito – Scorte limitate”

📈 Risultato?
- CTR quadruplicato rispetto ai banner standard
- Tempo medio sull’esperienza 3X superiore
- ROI più alto della media delle campagne display
- Branding memorabile, perché vissuto
Abbiamo visto cosa significa davvero fare Immersive Storytelling.
Abbiamo scoperto perché è importante, come trova applicazione nei diversi settori, quali dispositivi servono per fruirlo e quali sono i touchpoint fisici e digitali più efficaci per distribuirlo.
Ora abbiamo il quadro completo.
Ma a questo punto, la domanda cruciale è solo una:
Da dove si comincia?
Come si struttura una roadmap efficace per creare il primo progetto di Immersive Storytelling, anche senza esperienza?
Come si passa dall’idea all’esperienza, senza perdersi tra mille tecnologie o rischiare investimenti inutili?
🎯 Nella prossima sezione, risponderemo proprio a questo.
Vedremo la roadmap definitiva per iniziare con il piede giusto:
- Quali sono i passaggi fondamentali
- Come si definisce un obiettivo misurabile
- Come scegliere il formato e il canale giusto
- E quali sono gli errori da evitare
📌 Che tu sia un’azienda, un professionista, o un’agenzia: questa è la bussola pratica per partire e ottenere risultati.
Come iniziare: la roadmap per realizzare un progetto di Immersive Storytelling
Ora che conosci le potenzialità dell’Immersive Storytelling, probabilmente ti stai chiedendo:
“Ok, ma da dove si comincia, davvero?”
Spesso si pensa subito alla tecnologia, alla grafica 3D, ai visori.
Ma la verità è che un’esperienza immersiva efficace parte da molto prima.
Parte da un problema da risolvere.
E da un cliente da capire profondamente.
Ecco la roadmap definitiva, passo dopo passo.
1. Definisci il problema che vuoi risolvere all’interno del percorso dove il tuo utent o cliente interagisce con te
Non partire dalla tecnologia. Parti dal problema.
👉 Dove si blocca oggi il tuo cliente nel processo di acquisto o nella relazione con il tuo brand?
Chiediti:
- Fa fatica a capire il valore del prodotto?
- Ha dubbi su come funziona?
- Si dimentica facilmente del brand dopo l’interazione?
- Trova noiosa o inefficace la comunicazione attuale?
🎯 Individua il momento preciso in cui l’esperienza immersiva può sbloccare un risultato.
2. Definisci obiettivi specifici
Una volta individuato il problema, chiediti:
“Come capisco se l’ho davvero risolto?”
Definisci obiettivi chiari e concreti, ad esempio:
- Far vivere l’esperienza del prodotto prima dell’acquisto
- Aumentare il tempo medio di attenzione su un contenuto
- Ridurre il numero di resi
- Migliorare la percezione del brand dopo un evento o una fiera
📌 Se l’obiettivo è generico, anche il risultato lo sarà.
3. Trasforma gli obiettivi in KPI misurabili
Gli obiettivi devono diventare numeri.
Numeri che puoi monitorare, confrontare, migliorare.
🎯 Alcuni esempi:
- Tempo medio di visualizzazione dell’esperienza
- Percentuale di utenti che cliccano dopo aver visto la demo
- Numero di lead generati dopo l’interazione
- Vendite post-esperienza rispetto al canale tradizionale
👉 Se non puoi misurarlo, non puoi migliorarlo.
4. Definisci il target in modo dettagliato
Chi vivrà l’esperienza?
📍 Dove si trova fisicamente o digitalmente?
📱 Che dispositivi usa?
⏳ Quanto tempo ha a disposizione?
🔍 È già consapevole del problema o sta ancora esplorando?
Più conosci il tuo utente, più potrai costruire un’esperienza su misura per lui.
E quando l’esperienza è perfettamente allineata alla persona… gli obiettivi si raggiungono in automatico.
5. Affidati a un partner specializzato
L’Immersive Storytelling richiede competenze tecniche, creative e strategiche.
Non basta uno sviluppatore. Non basta un grafico. Non basta un copywriter.
Serve qualcuno che sappia tradurre il tuo obiettivo in:
- Una tecnologia adatta
- Una narrazione coinvolgente
- Una distribuzione efficace
🎯 Un partner esperto ti guida, ti aiuta a evitare errori e ti fa risparmiare tempo e budget.
6. Sviluppa il progetto insieme
Ora puoi entrare nella fase operativa.
🔧 Sviluppa il contenuto immersivo giusto: ologrammi, visualizzatori 3D, configuratori, tour, animazioni…
🧠 Costruisci lo storytelling attorno al tuo utente.
📲 Scegli il canale ideale per l’attivazione.
🎯 Collega tutto alla strategia e ai KPI definiti.
Non è solo produzione. È progettazione strategica.
7. Monitora e migliora continuamente
Una volta lanciata l’esperienza, il lavoro non è finito.
💬 Raccogli feedback dagli utenti
📊 Analizza i dati in tempo reale
🔁 Migliora costantemente l’usabilità, i contenuti, le CTA
Un’esperienza immersiva ben progettata è un sistema dinamico: evolve, cresce, si ottimizza.
8. Continua a monitorare l’utente anche dopo aver raggiunto l’obiettivo
Hai raggiunto il risultato? Ottimo.
Ma la relazione con il tuo utente non si ferma qui.
🧠 Continua ad ascoltarlo, analizzare i suoi comportamenti, anticipare i suoi bisogni.
🔁 Ogni interazione può diventare il punto di partenza per una nuova esperienza personalizzata, ancora più efficace.
🎯 E così non costruisci solo un progetto.
Costruisci una strategia immersiva di lungo periodo.
📌 In sintesi:
- Parti dal problema
- Definisci obiettivi e KPI
- Focalizzati sull’utente
- Scegli il partner giusto
- Crea, testa, migliora
- E poi ricomincia, con più dati e più impatto
Vuoi davvero fare la differenza nel modo in cui comunichi e vendi?
L’Immersive Storytelling non è un extra. È il nuovo standard.
Nel prossimo capitolo, vedremo come scegliere il partner o consulente ideale, e quali segnali ti fanno capire se è quello giusto per portarti da A a ROI.
Come scegliere il partner giusto per il tuo progetto di Immersive Storytelling
Gli errori da evitare
Una volta che hai tutto chiaro — obiettivi, pubblico, canale, strategia — arriva il momento delle decisioni operative.
E qui, spesso, si compie l’errore più costoso: tentare di realizzare tutto internamente, oppure affidarsi alla propria agenzia di comunicazione generica.
Sembra una buona idea.
Hai già dei fornitori, magari qualcuno ti propone di “aggiungere” anche soluzioni immersive come la Realtà Aumentata.
E allora perché non provarci?
Il problema è che l’Immersive Storytelling non è un’estensione del marketing tradizionale. È un ecosistema nuovo.
E come ogni ecosistema, ha regole, linguaggi, limiti e opportunità completamente diversi.
Il caso reale di un’azienda produttrice di macchine per l’imbottigliamento del vino
Un nostro cliente, produttore di macchine per l’imbottigliamento del vino, si era innamorato della nostra soluzione:
📲 Un sistema che permette, durante le fiere, di visualizzare tutto il catalogo delle macchine in 3D e in Realtà Aumentata,
🎯 mostrando fisicamente solo i modelli più importanti,
💰 risparmiando spazio espositivo, costi di trasporto e comunicando meglio l’intera offerta.
Tutto perfetto, in teoria.
Solo che, prima di affidarsi a noi, ha voluto “provare” con la propria agenzia di comunicazione abituale.
Questa, tramite qualche freelance, è riuscita a:
- Ricreare il modello 3D della macchina
- Integrarlo nel sito del cliente
- Attivare una funzionalità AR
Peccato che… non conoscesse affatto alcune tra le tante dinamiche tecniche reali della Realtà Aumentata.
Il Risultato? Un disastro che si poteva evitare
Gli asset 3D erano troppo pesanti.
Il caricamento in fiera richiedeva oltre 30 secondi.
E sai cosa succede quando qualcuno deve aspettare 30 secondi davanti a uno stand?
Esatto. Non aspetta.
Nessuno ha vissuto l’esperienza.
Nessuno ha capito il valore della soluzione.
Nessuna conversione.
Ma il peggio non è finito.
Dato che questi assets 3D mal ottimizzati erano stati inseriti anche nelle pagine di prodotto del sito aziendale… il risultato è stato che:
- Il sito è diventato più lento
- I tempi di caricamento si sono prolungati enormemente
- Google ha penalizzato il posizionamento SEO
- L’azienda è uscita dalla prima pagina per parole chiave strategiche
Non solo l’investimento non ha portato risultati, ma ha causato un danno diretto al business: meno traffico, meno richieste, meno vendite.
…e poi?
Quell’azienda — dopo l’esperienza negativa — ci ha ricontattati.
Abbiamo analizzato il problema, progettato una nuova soluzione su misura, ottimizzato gli asset 3D per il WebAR e integrato il tutto in modo performante, veloce, accessibile da qualsiasi dispositivo, anche in condizioni di rete limitata come quelle di una fiera.
🎯 Oggi è un nostro cliente.
💡 Stiamo lavorando insieme su un ecosistema di contenuti immersivi realmente efficaci.
🚀 E i primi risultati stanno arrivando.
Ma il danno — purtroppo — era già stato fatto.
Ha perso visibilità.
Ha sprecato budget.
Ha deluso potenziali clienti.
Ha dovuto ricominciare da zero.
Ed è per questo che lo ripetiamo con forza:
Non è una questione di “se” fare Immersive Storytelling.
È una questione di “come” e con “chi”.
In questo settore, l’improvvisazione non si perdona.
Perché le tecnologie immersive hanno una doppia faccia:
🎯 Se le sai usare, esaltano il valore del tuo brand.
💣 Se le usi male, lo danneggiano in modo invisibile ma concreto.
Non basta “fare la realtà aumentata”.
Bisogna farla bene.
Con:
- Asset leggeri e ottimizzati per il mobile
- Esperienze attivabili senza app
- Integrazioni che non penalizzano SEO o performance, ma anzi come abbiamo visto precedentemente le migliorano
- Flussi utente pensati per massimizzare l’engagement in pochi secondi
Come scegliere il partner ideale
Smarcato il fatto che non puoi improvvisare, la domanda è:
come scegliere il partner giusto?
Nel mondo del marketing moderno, l’attenzione è una risorsa limitata.
Ogni secondo conta.
Ecco perché il tuo partner ideale deve:
✅ Essere specializzato in Immersive Storytelling, non genericamente “digital”
✅ Essere specializzato in tecnologie WebAR o WebXR: attivabili da browser, senza app e senza frizioni varie
✅ Garantire esperienze veloci, intuitive, compatibili con tutti i dispositivi
✅ Conoscere l’impatto su UX, SEO, tempo di caricamento e conversioni
✅ Saper tradurre la tecnologia in valore reale per il cliente finale
Perché non serve stupire. Serve coinvolgere. E convertire.
Costi per la realizzazione di soluzioni di Immersive Storytelling
Quando si parla di Immersive Storytelling, una delle domande che ricevo più spesso è:
Quanto costa creare un’esperienza immersiva di qualità?
La risposta, come sempre, è: dipende.
Dipende da cosa vuoi realizzare, dal livello di qualità che desideri e dalla complessità del progetto.
In questa guida abbiamo visto che l’Immersive Storytelling non riguarda solo la Realtà Aumentata, ma comprende:
🎥 Video realizzati con grafica 3D (Video FOOH, Video 3D animati, Video Anamorfici)
🌐 Soluzioni 3D Web (Visualizzatori 3D, Configuratori 3D)
🕶️ Esperienze di Realtà Estesa (AR, VR, MR)
E ogni categoria ha dinamiche di costo differenti.
Vediamole insieme, in modo chiaro e pratico.
Come cambiano i costi a seconda del tipo di esperienza
Non tutte le soluzioni immersive richiedono lo stesso investimento.
Ci sono 3 grandi variabili che impattano sul budget:
- La complessità dei contenuti (più un’esperienza è realistica, interattiva o personalizzata, più richiede risorse)
- La tecnologia utilizzata (alcune tecnologie richiedono licenze o infrastrutture più complesse)
- Il livello di ottimizzazione e scalabilità richiesto (se vuoi raggiungere tanti utenti o dispositivi diversi, serve un lavoro aggiuntivo)
🎥 Video realizzati con grafica 3D (FOOH, 3D Animati, Anamorfici)
I costi variano in base a:
- Complessità delle animazioni
- Realismo dei modelli 3D
- Durata del video
- Rendering finale (qualità fotorealistica o più stilizzata)
Range indicativo:
🟢 Video semplici (clip breve, grafica base): da € 5.000 a € 10.000
🟠 Video di media complessità (video 3D animati con storytelling completo): da € 10.000 a € 20.000
🔴 Video ad alta complessità (FOOH virali, Anamorfici su maxi-schermi): da € 20.000 a oltre € 50.000
🌐 Soluzioni 3D Web (Visualizzatori e Configuratori 3D)
Qui i costi dipendono da:
- Numero di modelli 3D da integrare
- Livello di interazione richiesto (semplice rotazione o configurazione avanzata)
- Ottimizzazione multi-dispositivo e traffico previsto
Range indicativo:
🟢 Visualizzatori 3D semplici: da € 2.000 a € 6.000
🟠 Configuratori 3D di media complessità: da € 6.000 a € 20.000
🔴 Configuratori 3D avanzati (personalizzazioni profonde, connessione a database o e-commerce): oltre € 20.000
🕶️ Esperienze XR (AR, VR, MR)
Le esperienze immersive in Realtà Aumentata, Virtuale e Mista hanno costi più variabili, perché dipendono da:
- Modellazione 3D dettagliata
- Interazione utente (semplice visualizzazione o esperienza interattiva?)
- Tecnologia (WebAR, App VR su visori, Mixed Reality per dispositivi avanzati)
Range indicativo:
🟢 Esperienze XR semplici (es. visualizzare un prodotto in AR via Web): da € 2.000 a € 10.000
🟠 Esperienze XR di media complessità (tracking avanzato, ambientazioni virtuali, interazioni): da € 10.000 a € 30.000
🔴 Esperienze XR complesse (AI integration, multiplayer VR, esperienze MR su Apple Vision Pro, Meta Quest): oltre € 30.000/50.000
📈 Cosa considerare sempre
Quando si pianifica un progetto di Immersive Storytelling, è importante ricordarsi che:
📊 Non si tratta solo di “fare un contenuto”, ma di progettare un’esperienza che funzioni davvero, che sia accessibile, emozionale e ottimizzata per gli obiettivi di business.
📦 I contenuti 3D sono la base: modellazione, ottimizzazione e rendering incidono moltissimo sul costo finale.
🔧 La tecnologia scelta fa la differenza: ad esempio, soluzioni WebAR costano meno di App AR native;
🎯 In breve
Tecnologia | Range di costo indicativo |
---|---|
🎥 Video 3D (FOOH, Anamorfici) | € 2.000 – € 50.000+ |
🌐 Soluzioni 3D Web (Viewer, Configuratori) | € 2.000 – € 20.000+ |
🕶️ Esperienze XR (AR, VR, MR) | € 2.000 – € 50.000+ |
L’Immersive Storytelling non è più solo per le multinazionali.
Con la tecnologia giusta, il partner giusto e una strategia chiara, oggi anche brand più piccoli o aziende locali possono creare esperienze immersive straordinarie.
Tutto sta nel partire nel modo giusto.
Inoltre, grazie ai progressi dell’Intelligenza Artificiale, questi costi andranno sempre di più a diminuire, poichè serviranno sempre meno tempo e risorse per la realizzazione dei contenuti 3D, delle animazioni e della programmazione delle esperienze.
Il futuro e le prospettive dell’Immersive Storytelling
E’ difficile prevedere con certezza cosa succederà.
Ma da quanto vediamo, big tech come Apple, Google, Meta e Microsoft stanno lavorando per trasformare sempre di piu’ l’hardware in software.
Cosa intendo con questo?
Prova ad immaginare: attualmente hai bisogno di diversi dispositivi fisici per visualizzare contenuti digitali.
📺 La TV fisica per vedere la tua serie TV preferita.
💻 Il laptop o il computer fisico per lavorare.
📱 Lo smartphone per fare entrambe le cose, e molto di più.
Ma ci sono diversi limiti in questi dispositivi, che possiamo notare nella nostra quotidianità.
Ad esempio, tempo fa mi stavo rilassando sul divano mentre la mia ragazza stava leggendo un libro.
Avevo intenzione di vedere un video su YouTube dalla mia smart TV, ma come puoi immaginare non potevo accenderla a tutto volume in quanto avrei disturbato la mia ragazza nella sua lettura.
Quindi, ho preso il mio smartphone, mi sono messo le cuffiette e mi sono guardato il video da lì.
Sono riuscito a vedere tutto ed ascoltare l’audio senza problemi, ma come puoi immaginare è stato molto scomodo.
In primis, lo schermo era piccolo nonostante io abbia un iPhone 13 Pro Max.
E poi, per non tenere sempre lo sguardo rivolto verso il basso, ho dovuto tenere sempre le braccia e le mani in alto, con un’esperienza di visualizzazione più limitata.
In questi casi, un paio di occhiali leggeri che riescano a proiettare uno schermo, nella grandezza che voglio e nella distanza che voglio, sarebbe veramente molto utile.
Ed è lo stesso concetto che ci sta comunicando Apple con il suo nuovo Visore Apple Vision Pro, che vuole portare il livello di intrattenimento ad un livello successivo:
In molti l’hanno criticato e continuano a farlo.
“E’ stato un fallimento”
“Chi metterebbe mai una maschera del genere tutto il giorno”
“Non serve a nulla”
“E’ troppo pesante”
Cosa ne penso? Che, allo stato attuale, è tutto vero… se vediamo oggi dove si trova la tecnologia.
Ora però ti faccio una domanda: utilizzeresti mai tutti i giorni il tuo smartphone senza nessuna applicazione all’interno?
Penso proprio di no.
Sono le App, e i contenuti che troviamo all’interno che fanno la differenza e che ci permettono di utilizzarlo piu’ volte al giorno.
Il Vision Pro presentato da Apple infatti è indirizzato agli sviluppatori, che avranno l’opportunità di creare nuove app che permetteranno alla maggior parte delle persone di trovare utilità nell’utilizzare questi dispositivi piu’ volte al giorno.
Ovviamente anche l’hardware stesso è troppo ingombrante.
Ma prova ad immaginare questo dispositivo tra qualche anno…
Quando tutti i limiti che ci sono oggi verranno superati…
E questi dispositivi ingombranti somiglieranno sempre di piu’ a dei semplici occhiali, che potranno sostituire tutti gli hardware che utilizziamo ogni giorno (smartphone, TV, laptop, computer ecc) in uno solo.
Con questi occhiali potrai:
- Proiettare una TV dove vuoi, alla grandezza vuoi e alla distanza che preferisci.
- Proiettare il tuo PC in modo virtuale, così che tu possa lavorare con una postazione sempre di altissimo livello.
- Utilizzare il tuo smartphone non piu’ come lo utilizzi adesso, ma come telecomando per aprire facilmente le tue applicazioni che vedi tutti i giorni, ma con uno schermo piu’ grande. Proprio come l’esempio che vedi di seguito.
E non solo, potrai fare tutte queste cose insieme ai tuoi amici, ai tuoi colleghi e al tuo partner, sia che siano presenti fisicamente che non lo siano.
Nel video che segue vedi due amici che tramite la realtà aumentata vengono proiettati l’uno all’interno della stanza dell’altro.
Entrambi hanno la possibilità di vedere lo stesso film o qualsiasi altro contenuto, con la possibilità di interagirci in tempo reale.
Pensa quando non si vedranno piu’ a metà, ma verranno proiettati con tutto il loro corpo e ad un livello di realismo indistinguibile dalla realtà, proprio come ho accennato all’inizio di questo video.
Queste sono solo alcune applicazioni concrete che indurrebbero sempre di piu’ i nuovi e i vecchi consumatori all’adozione massiva di questi nuovi dispositivi.
Ma ce ne sono degli altri che mi vengono in mente, come ad esempio:
- Catturare momenti (foto e video) senza distrazioni (come già fanno i Rayban in collaborazione con Meta)
Durante i viaggi, fare foto o video ci obbliga spesso a tirare fuori lo smartphone e distogliere la nostra attenzione dal momento presente.
Un paio di occhiali intelligenti, sarebbero molto utili poichè ci permetterebbero sia di goderci il momento, che di catturare quel ricordo attraverso foto e video.
- Ottenere indicazioni stradali o informazioni senza guardare in basso ogni 200/300m
Quando seguiamo indicazioni verso luoghi sconosciuti, dobbiamo continuamente guardare in basso verso il nostro smartphone per vedere le indicazioni stradali, o le informazioni su una determinata località.
Occhiali con funzionalità AR che proiettano frecce e informazioni nel mondo reale, ci permetterebbero di fare visite complete senza interruzioni e in modo piú completo e coinvolgente.
- Fare shopping online con un’esperienza d’acquisto simile a quella in-store
L’esperienza d’acquisto online attuale è limitata, poiché mostra solo rappresentazioni bidimensionali dei prodotti, e non permette in alcun modo di provarli o vederli indossati.
La Realtà Aumentata troverebbe una grandissima utilità, poichè ci permetterebbe di vivere esperienze d’acquisto online che si avvicinano ad esperienze in-store, direttamente dagli e-commerce dei brand.
Questi sono solo alcuni esempi a cui ho pensato nel mio ultimo periodo e che a me personalmente indurrebbero nell’utilizzare questi dispositivi sempre di piu’ nella mia quotidianità.
Ma pensa quando ne usciranno degli altri ancora più utili, con anche l’integrazione sempre piu’ massiva dell’intelligenza artificiale, come il concetto che ho espresso in questo post su Linkedin tempo fa:
Tutto questo è quello che io mi immagino sul futuro dell’immersive storytelling, dove ognuno di noi sarà sempre piu’ spinto nell’acquistare nuovi dispositivi indossabili leggeri capaci di semplificare la nostra quotidianità.
Starà poi ai professionisti e ai brand capire come integrare strategicamente le nuove strategie di comunicazione che abbiamo visto in questa guida, per comunicare ed interagire con i propri utenti e clienti.
E così come è accaduto con tutte le rivoluzioni tecnologiche, chi si muoverà per prima avrà un vantaggio competitivo enorme.
Molti pensano che il momento adatto sia quando tutti si muoveranno verso queste nuove soluzioni di comunicazione.
Ma la realtà, come abbiamo visto nel corso di questa guida, è che la differenza viene fatta muovendosi in anticipo.
L’Immersive Storytelling ha la capacità ora di catturare l’attenzione, emozionare e coinvolgere in modo unico e ineguagliabile, proprio perché è qualcosa di diverso.
Un indomani questa nuova forma di comunicazione diventerà lo standard, così come è diventato ormai uno standard essere presenti su internet e sui social media.
Chi ha visto l’opportunità prima è stato in grado di anticipare l’onda prima che arrivassero poi tutti, ottenendo un enorme vantaggio competitivo.
Lo stesso accadrà con l’Immersive Storytelling.
E come disse tempo fa Steve Jobs:
“L’innovazione distingue un Leader da un seguace” – Steve Jobs
E tu chi vuoi essere? Un leader o un seguace?
Non c’è tempo per aspettare, il momento giusto per iniziare è ora.
Se ti interessa approfondire questo nuovo mondo e iniziare ad integrare strategicamente tutto quello che abbiamo visto in questa guida, richiedi una consulenza gratuita direttamente con me.
Analizzeremo insieme i tuoi obiettivi ed esigenze per permetterti di trovare la soluzione di Immersive Storytelling ideale per raggiungerli.
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